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Autismo: un progetto che aiuta pediatri e operatori d'asilo nella diagnosi precoce

di Nostrofiglio Redazione - 08.04.2015 - Scrivici

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Fonte: alamy
Diagnosi e terapia a due anni di vita migliorano la vita dei bambini con autismo. Lo sostiene il progetto "Otto passi avanti" rivolto a operatori di asili nido e genitori. Lo scopo del progetto è formare pediatri, operatori affinché riescano a riconoscere i primi sintomi dell'autismo per ridurre l'età media della diagnosi sotto i primi due anni di vita.

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Una diagnosi precoce dell'autismo, entro i primi due anni di vita del bambino, permette di ottenere migliori risultati con le terapie di riabilitazione. Lo sostiene il progetto pilota "Otto passi avanti", rivolto a operatori di asili nido e ai genitori e presentato il 2 aprile in Campidoglio, a Roma. L'iniziativa si sta allargando anche ad altre regioni.

I primi corsi sono terminati la scorsa settimana e hanno coinvolto 300 funzionari di asili nido e 400 educatori dell'infanzia, oltre a centinaia di genitori. Le lezioni sono state realizzate con un finanziamento arrivato arrivato dall'assessorato alle Politiche Sociali della Regione Lazio e al contributo di Istituto Superiore di Sanità, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e Associazione Culturale Pediatri.

Lo scopo del progetto è formare pediatri, operatori affinché riescano a riconoscere i primi sintomi dell'autismo per ridurre l'età media della diagnosi sotto i primi due anni di vita. Il nodo centrale è infatti la diagnosi, che spesso avviene troppo tardi. (Leggi anche: autismo, 10 cose da sapere)

L'idea del progetto è nata dal docu-film argentino 'Ocho Pasos Adelante' delle sorelle Selene e Sabina Colombo, che insegna attraverso l'esperienza di 5 bambini con autismo a riconoscere i segni della malattia.

Diagnosi e riabilitazione precoce: le strade da percorrere per migliorare l'evoluzione del disturbo

''C'è un'evidenza crescente che l'individuazione precoce del rischio di autismo e un tempestivo intervento, ancor prima che il disturbo si esprima nella sua pienezza, possano significativamente limitare l'instaurarsi ed il consolidarsi delle anomalie socio-comunicative e comportamentali tipiche'', ha spiegato Maria Luisa Scattoni, ricercatrice dell'Istituto Superiore di Sanità. ''In assenza di terapie mirate, una diagnosi e una riabilitazione precoce sono le uniche strade percorribili per migliorare sensibilmente l'evoluzione del disturbo'', ha aggiunto.

Fonte: Ocho Pasos Adelante

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