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Cittadinanza a chi nasce in Italia, primo sì della Camera

di Lorenza Laudi - 15.10.2015 - Scrivici

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Fonte: Alamy.com
Sì dell'Aula della Camera alla nuova legge sulla cittadinanza. Si chiama "Ius soli soft": consentirà ai figli degli immigrati nati in Italia di ottenere la cittadinanza nel rispetto di alcuni paletti. 

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La Camera approva la nuova legge sulla cittadinanza. Con 310 voti a favore, 189 contrari, 83 astenuti passa all'esame del Senato la nuova legge sulla cittadinanza italiana. Via libera dunque allo ius soli temperato e allo ius culturae: riguardano l'ottenimento della cittadinanza italiana da parte dei minori stranieri.

La novità principale consiste nella combinazione del cosiddetto ius sanguinis, il diritto di sangue su cui si basa oggi la cittadinanza italiana (secondo cui la cittadinanza si trasmette dai genitori ai figli, al di là del luogo in cui questi nascono), e dello ius soli cioè il diritto che si acquisisce per nascita sul suolo italiano. E' stato anche introdotto un nuovo parametro per l'acquisto della cittadinanza in seguito a un certo percorso scolastico (ius culturae).

Chi può ottenere lo ius soli e lo ius culturae?

Ius solis. Acquisirebbero dunque la cittadinanza italiana i bambini figli di stranieri che nascono in Italia se almeno uno dei due genitori "è residente legalmente in Italia, senza interruzioni, da almeno cinque anni, antecedenti alla nascita" o anche se uno dei due genitori, benché straniero, "è nato in Italia e ivi risiede legalmente, senza interruzioni, da almeno un anno".

La cittadinanza italiana verrebbe assegnata automaticamente al momento dell'iscrizione alla anagrafe.

Ius culturae. I minori nati in Italia senza questi requisiti, e quelli arrivati in Italia sotto i 12 anni - in base al testo - potranno ottenere la cittadinanza se avranno "frequentato regolarmente, per almeno cinque anni nel territorio nazionale istituti scolastici appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale idonei al conseguimento di una qualifica professionale".

I ragazzi arrivati in Italia tra i 12 e i 18 anni, infine, potranno avere la cittadinanza dopo aver risieduto legalmente in Italia per almeno sei anni e aver frequentato "un ciclo scolastico, con il conseguimento del titolo conclusivo".

Come scrive il presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla sua pagina Facebook, "Oggi alla Camera approvata la legge sulla cittadinanza in prima lettura".

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