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Cuffie e musica troppo alta: così un miliardo di giovani rischia la sordità

di Niccolò De Rosa - 09.03.2017 - Scrivici

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La continua esposizione ai troppi decibel potrebbe compromettere seriamente l'udito delle nuove generazioni in tutto il mondo. L'OMS e JNA, società francese impegnata nella prevenzione ai danni acustici, lanciano un appello ai ragazzi e ai locali dove troppo spesso la musica viene sparata a volume troppo alto

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A 25 anni già con problemi d'udito o fastidiosi fischi che rimbombano nel cervello per giorni. Questo è il destino che entro un decennio potrebbe attendere 1,1 miliardi di giovani secondo l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità. La causa? La sovraesposizione a musica troppo alta.

Troppi decibel ed esposizione giornaliera

Il problema è diffuso su scala mondiale e riguarda potenzialmente tutti i ragazzi che, quando non sono impegnati a studiare o a messaggiare, si infilano le cuffiette del lettore MP3 o dello smartphone e ascoltano per ore le loro canzoni preferite a volume esagerato.

Sul lungo periodo, questo continuo bombardamento di decibel "sparato" direttamente nei padiglioni auricolari (e facilitato dalle alte prestazioni delle cuffie di ultima generazione) può portare a conseguenze piuttosto gravi: mal di testa cronico, frequenti fischi nelle orecchie, danneggiamento dei timpani e abbassamento sensibile delle facoltà uditive.

Rinunciare all'Mp3 però, oltre a non essere necessario (basta solo qualche accorgimento in più), potrebbe risultare inutile se si frequentano discoteche o locali notturni.

Molti di questi posti, accusa l'OMS, non rispettano i limiti imposti per l'inquinamento acustico, sforando quasi sempre il tetto dei 130 dB, mentre nelle normative europee il massimo consentito sarebbe fissato a 120dB. Un'enormità se si pensa che una serata in disco dura in media 4-5 ore e che i limiti d'esposizione consigliati a certi livelli acustici è di appena 28 secondi!

Abbassiamo il volume

L'allarme è stato lanciato dall'OMS e dalla società francese responsabile della Journée Nationale de l'Audition, la Giornata nazionale dell'Udito che vuole sensibilizzare i giovani ad un ascolto più responsabile: massimo 60 decibel (per la JNA il limite si può anche innalzare a 80 dB) e per non più di due ore al giorno con le cuffiette nelle orecchie.

L'opuscolo dell'evento francese dà anche qualche dritta per regolarsi e capire quando il volume è troppo alto.

Se ad esempio la musica ci impedisce di parlare con un interlocutore a meno di un metro di distanza, allora si stanno già superando le soglie consigliabili; stesso discorso vale per quando ci troviamo in auto con finestrini e portiere chiuse ma il nostro vicino di corsia riesce comunque a sentire il nostro stereo: in casi simili si farebbe bene ad abbassare subito il volume.

FONTE: OMS; JNA, Francesoir.it, La Stampa

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