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I neonati italiani sono tra quelli che piangono di più al mondo

di Federica Baroni - 06.04.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
I neonati piangono, si sa, ma quanto dipende da Paese a Paese. E uno studio inglese rivela che tra i più piagnucoloni ci sono i bambini italiani, al terzo posto, preceduti da inglesi e canadesi. Mentre Danimarca, Germania, Giappone, sono i Paesi dove si piange di meno.

Nel mondo i bambini non piangono tutti nello stesso modo: c'è chi piange di più e chi meno.

Al primo posto dei piagnoni ci sono: britannici, canadesi e italiani.

A dirlo è un gruppo di ricercatori dell’Università di Warwick, Gran Bretagna, dopo aver preso in esame quasi 9.000 bambini. Mentre, sempre secondo lo studio, i Paesi dove i neonati piangono di meno sono: Danimarca, Germania e Giappone.

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Lo scopo della ricerca era di determinare quanto piangono i bambini nei loro primi tre mesi di vita, e capire se esista un andamento tipico del pianto.

Il risultato è stato che il livello più alto di “pianto eccessivo” , un pianto a dirotto per più di tre ore al giorno per almeno tre giorni a settimana, è stato rilevato in Gran Bretagna, con il 28% di neonati affetti da questo fastidio dalla prima alla seconda settimana;

secondi i neonati canadesi, terzi gli italiani.

“I neonati mostrano molte diversità in base a quanto piangono nelle prime settimana di vita. C’è una serie vasta ma normale di variazioni. Possiamo imparare molto osservando le culture dove si registra meno pianto e se questo può dipendere dal ruolo dei genitori o da altri fattori che riguardano l’esperienza della gravidanza o la genetica” ha spiegato il professor Dieter Wolke, autore della ricerca.

Nello studio si analizzano anche le ragioni delle differenze tra i diversi Paesi che vanno dal livello di disuguaglianza sociale, allo stile di accudimento dei figli, alle modalità per calmare i neonati o al tipo di allattamento.

Su quest’ultimo punto, per esempio, l’allattamento misto o con latte artificiale è associato a una riduzione del “pianto eccessivo” dalla terza alla quarta settimana di vita in avanti.

Il tasso più basso di “pianto eccessivo”, è stato rilevato in Danimarca (5,5% tra la terza e la quarta settimana) e in Germania (6,7% tra la terza e la quarta settimana).

Un precedente studio aveva rilevato una differenza di accudimento tra i genitori di Londra e quelli di Copenhagen, con questi ultimi che avevano maggiore contatto con i loro bambini nella varie fasi della giornata.

La buona notizia per tutti i genitori, sia dei neonati piagnoni sia degli altri, è che, secondo l’analisi dell’università di Warwick, la durata del pianto raggiunge il suo massimo nelle prime sei settimana di vita e si riduce drasticamente nelle successive sei. In media i neonati piangono per circa due ore al giorno nei primi 15 giorni dalla nascita, alla sesta settimana si raggiunge il picco di due ore e 15 minuti che si riduce gradualmente per arrivare a un a media di un’ora e 10 minuti entro la 12esima. Questa, però, è la media: ci sono neonati che piangono soltanto 30 minuti e altri anche cinque ore al giorno.

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