In tutta Italia siamo nel pieno dell'epidemia di influenza.
A fare il punto della situazione è l'ultimo rapporto Influnet del Sistema di sorveglianza dell'Istituto superiore di sanità, appena rilasciato e relativo alla prima settimana di gennaio.
Il bollettino annuncia che dal 2 all'8 gennaio sono stati stimati oltre 550 mila nuovi casi di influenza, con 9,11 italiani su 1000 colpiti dalla malattia, portando a quasi 2,5 milioni i casi stimati dalla seconda metà di ottobre.
Scuole chiuse, lieve calo. Ma con la riapertura i casi salgono
In realtà c'è stata una lieve flessione dei casi rispetto alla settimana precedente: una flessione che ha riguardato soprattutto i bambini, da 0 a 14 anni - per altro i più colpiti dall'influenza, soprattutto tra 0 e 5 anni - e dovuta alla chiusura delle scuole per il periodo natalizio. Come ambienti affollati, chiusi e poco aerati, infatti, le scuole sono perfette per la circolazione dei virus influenzali, ed è chiaro che se vengono a mancare queste condizioni i bambini si ammalano meno.
"Ora che le scuole hanno riaperto, però, ci si aspetta una risalita dei casi" commenta il virologo Fabrizio Pregliasco, professore all'Università di Milano. "In generale, i casi continueranno ad aumentare ancora per un paio di settimane, raggiungendo il picco verso fine gennaio, per poi calare progressivamente fino alla fine del mese di febbraio".
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Una stagione influenzale particolare
Rispetto alle stagioni influenzali precedenti, questa epidemia ha presentato due caratteristiche particolari. La prima è stata un inizio anticipato: di solito l'impennata di casi si ha a fine gennaio, ma quest'anno è arrivata un mese prima, a fine dicembre. Spiega Pregliasco: "In genere l'inizio della stagione scatta quando le temperature si abbassano e rimangono stabili per alcuni giorni, proprio come è successo nell'ultima settimana del 2016".
La seconda è stata una maggior diffusione: rispetto al 2015/2016, infatti, sono già più numerose le persone colpite. "Come previsto - ricorda il virologo - la stagione è più vivace per la presenza di due virus relativamente nuovi, e quindi più portati a diffondersi, in particolare l’H3N2 Honk Kong e il B Brisbane ".
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