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La ministra Fedeli: scuole aperte anche d'estate

di Federica Baroni - 12.06.2017 - Scrivici

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Fonte: Pixabay
La ministra dell'Istruzione ha annunciato di voler mettere a punto un piano per tenere le scuole aperte anche in estate e venire così incontro alle richieste di molti genitori. 

La scuola è finita, e per molti genitori inizia il problema: cosa fare con i bambini?

Coprire tre mesi di vacanza per chi lavora, e di ferie ha al massimo tre settimane, non è facile. Non sempre ci sono i nonni o babysitter disponibili, e allora parte la corsa ai centri estivi, ai campus, all'oratorio...

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Da qualche anno è nato un movimento di genitori che chiede di tenere le scuole aperta anche nei mesi estivi.

E ora la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha preso in mano questa richiesta con l'intenzione di sostenerla, mettendo a punto un piano che potrebbe essere pronto già dalla prossima estate.

Certo, gli ostacoli per mettere in pratica questo progetto non sono pochi.
Primi fra tutti i sindacati dei professori.

"Per noi quello che conta è tenere ben distinta l’assistenza dalla scuola vera e propria. Sono due funzioni distinte. Dal mio punto di vista la scuola non è un servizio assistenziale e sociale ma una funzione dello Stato molto precisa che attiene alla formazione degli studenti. La scuola forma i bambini, non li assiste. Se questo è il significato, pensare di tenere le scuole aperte tutto l’anno è una stupidaggine" ha detto Pino Turi, segretario generale della Uil scuola al quotidiano La Stampa.

Altro ostacolo potrebbero essere i genitori, non tutti favorevoli alla scuola aperta d'estate.

"Non vogliamo che le scuole diventino un parcheggio", spiega Rosaria Danna, presidente dell’Age, associazione italiana genitori alla Stampa.

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Il timore è anche un altro, secondo Angela Nava Mabretti, presidente del Coordinamento Genitori Democratici: "Se le scuole restano aperte e a farsene carico sono le associazioni in convenzione come già avviene in molti casi, il rischio è che tutto questo ci porti in una giungla. È necessario che si stabiliscano delle regole su chi e come può occuparsi degli studenti. Ci devono essere linee guida chiare per evitare che si creino spiacevoli incidenti".

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