24 agosto. Notte fonda. Ore 3.36. La terra si muove per la prima volta. L'epicentro del terremoto è situato lungo la Valle del Tronto tra i comuni di Accumoli, Amatrice (provincia di Rieti) e Arquata del Tronto (provincia di Ascoli Piceno).
Durante la notte si sono verificate altre numerose scosse. Le vittime a oggi sono state 290. 228 le persone estratte vive dalle macerie.
Molti bimbi hanno perso la casa e i giochi, ma a volte, purtroppo, anche genitori, amici e persone care a loro. Come proteggere i soggetti più fragili e vulnerabili, i bambini appunto, da un evento traumatico come un terremoto? (Leggi anche: 10 cose da fare quando c'è un terremoto)
Dal Telefono Azzurro i consigli, soprattutto in questi giorni in cui inizia la fase di presa di coscienza e successiva elaborazione del lutto. Come affrontare le paure e le reazioni, a volte anche molto diverse, dei figli? E che cosa possono fare gli adulti per aiutare i bambini a superare il difficile momento del lutto? (Leggi anche: come spiegare la morte ai bambini)
La perdita di un genitore, di un fratello, di un amico o di un compagno di classe, per un bambino può essere fonte di una grande sofferenza. Spesso gli adulti cercano di celare la realtà della morte agli occhi dei bambini. È un naturale processo di protezione nei confronti dei più piccoli. Per poter superare il difficile momento del lutto, invece, un bambino ha bisogno di adulti con i quali poter parlare della morte, confrontandosi con loro e sviluppando capacità utili ad affrontarla. Ecco alcuni suggerimenti:
- SIATE DISPONIBILI, ASCOLTATE. Siate disponibili in ogni momento, lasciate che parlino della persona scomparsa tutte le volte che ne sentono il bisogno (anche se ascoltarli può essere doloroso); ricordate insieme a loro i momenti belli vissuti con la persona cara: questi sono parte essenziale dell’elaborazione del lutto.
- FATEVI RACCONTARE LE EMOZIONI. Aiutate i bambini a raccontare le proprie emozioni, se non con le parole attraverso immagini o storie: spesso non le esprimono perché vedono genitori o altri familiari soffrire e ritengono che non vi sia spazio per il proprio dolore (oppure temono di farli soffrire ulteriormente). È invece importante passare il messaggio “Se ne può parlare”, “Quando vuoi, io sono qui”.
- RISPETTATE LE EMOZIONI. Ciascuno ha un diverso modo di soffrire e non ce n’è uno ”giusto” per affrontare il lutto. Rispettate le emozioni del bambino, accettandole anche se diverse dalle vostre. Evitate di generalizzare, di “interpretare” o di giudicare i suoi sentimenti, dicendogli cosa “dovrebbe provare”.
- RASSICURATE SUI SENTIMENTI. E' NORMALE ESSERE TRISTI. Rassicurate i più giovani sulla normalità di sentimenti quali tristezza, senso di colpa, paura di morire o di perdere altri membri della famiglia, rabbia e rifiuto. In alcuni casi, può anche essere utile dire che gli adulti provano sentimenti simili.
- SIATE VICINI, ANCHE CON IL CONTATTO FISICO. Siate fisicamente vicini e rassicurateli sulla vostra presenza: bambini e adolescenti in momenti come questi hanno bisogno di maggiori attenzioni e spesso di contatto fisico (soprattutto i più piccoli).
- NON MENTITE. Non mentite e non dite mezze verità circa gli eventi. Date informazioni in un linguaggio comprensibile per il bambino.
- TORNATE ALLA NORMALITA'. Aiutate il bambino a riprendere le proprie normali attività quotidiane: poter sorridere e giocare insieme a qualcuno favorisce la ripresa.
- CON I BIMBI GRANDI, OK PARTECIPARE AL FUNERALE, SE VOGLIONO. Con i bambini più grandi è bene parlare del funerale. Lasciate che il bambino esprima il proprio desiderio o meno di parteciparvi, laddove si decidesse di partecipare fate in modo che abbia accanto una persona fidata, cui vuole bene e che possa monitorare le sue reazioni in ogni momento.
- SE NON VI SENTITE IN GRADO, CHIEDETE AIUTO. Qualora siate particolarmente turbati e non vi sentiate in grado di rispondere alle domande del bambino potete chiedere ad un familiare di supportarvi o chiedere aiuto ad un esperto.
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