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Uccide la moglie: al centro della discussione il figlio illegittimo dall'uomo

di Luisa Perego - 17.01.2017 - Scrivici

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Le violenze andavano avanti da vent'anni. Secondo gli investigatori, i litigi tra Luigi Messina, 53 anni, e la moglie, Rosanna Belvisi, 50, erano aumentati da novembre, quando la donna aveva scoperto la relazione extraconiugale del marito, che aveva avuto anche un figlio.

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Vent'anni di violenze. Non era la prima volta che Luigi Messina, 53 anni, ex guardia giurata con piccoli precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e oltraggio, se la prendeva con la moglie, Rosanna Belvisi, 50 anni, dipendente dell'Inps.

I carabinieri erano già intervenuti a casa della vittima lo scorso novembre, chiamati dai vicini allarmati per le urla provenienti dalla casa. E nel 1995, l'uomo aveva già accoltellato la moglie, provocandole ferite guaribili in dieci giorni.

Fino ad arrivare all'omicidio. Rosanna è stata massacrata domenica mattina con 23 coltellate nella camera da letto della loro casa di Lorenteggio, sud di Milano. A scatenare la discussione quella mattina, i tradimenti dell'uomo e il figlio illegittimo. (Leggi anche: contro la violenza, come educare figli maschi)

I tradimenti e il figlio avuto dall'amante

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la coppia avrebbe avuto un violento litigio nella mattinata di domenica. Uno dei motivi? Il figlioletto illegittimo dell'uomo, avuto da un'amante e scoperto da Rosanna a novembre, quando la donna si era presentata a casa loro.

Come ha poi confessato Messina, il litigio è sfociato in uno scontro fisico. La moglie lo avrebbe minacciato con u ferro da stiro e lui l'ha massacrata con un coltello da cucina.

Poi, il tentativo di trovarsi un alibi: l'uomo ha vagato fuori di casa per tre ore, tra slot machine, la spesa e pasticcini da comprare alla moglie.

Dopo essere tornato a casa alle 15:00, ha chiamato il 118 dicendo di aver trovato la porta aperta e la moglie accoltellata.

Luigi Messina ha negato per ore un suo coinvolgimento nel delitto. Ha poi confessato alle 4 di ieri mattina.

Leggi anche: femminicidi, 116 vittime in 10 mesi

Nella deposizione, l'omicida racconta: "Sono stato io. L'ho colpita ripetutamente con un coltello che ho preso in cucina nel corso di una lite: lei si trovava davanti a me nella stanza da letto quando stavamo discutendo per la mia storia extraconiugale".

"Donne, denunciate"

Come dichiara Antonio De Iesu, questore di Milano, durante la conferenza stampa per il fermo di Luigi Messina: "Questo ennesimo femminicidio è un campanello d'allarme e impone una riflessione sulla necessità di una maggiore cultura della denuncia da parte delle donne".

Bisogna fermare la violenza prima e non aspettare l'omicidio, "bisogna valorizzare le campagne per le donne e avere il coraggio di affidarsi ai centri antiviolenza. Il loro ruolo è fondamentale, così come quello delle amiche e dei vicini.

Bisogna creare una rete, altrimenti ci troveremo sempre di più a parlare di questi episodi - aggiunto il questore. -Purtroppo ci stiamo incontrando troppo spesso".

Quello di Milano è il secondo caso di femminicidio a Milano, in pochi giorni. Lo scorso venerdì Tiziana Pavani, 55 anni, era stata ritrovata morta nella sua abitazione. L'assassino sarebbe un ospite occasionale della vittima, Luca Raimondo Marcarelli.

Leggi anche: violenza sulle donne, racconti di donne che ce l'hanno fatta a dire no

Maltrattamenti in famiglia, cosa fare per uscirne



La violenza sulle donne è un dramma ancor oggi attuale. Le statistiche sono agghiaccianti. Le Nazioni Unite stimano che nel mondo una donna su tre abbia subito violenze fisiche o sessuali, nella maggioranza dei casi da parte del partner o di un familiare. E l'Italia non è certo esclusa da questo fenomeno. Sono centosedici le donne che sono state uccise nei primi 10 mesi del 2016. Più di una ogni 3 giorni e rispetto all'anno precedente appena il 3,3% in meno (erano state 120). Uccise da mariti, fidanzati, compagni. Perché a uccidere sono per la maggior parte uomini, uomini che hanno un legame con la vittima.

Abbiamo intervistato la psicologa Luisanna Porcu, dell'associazione Onda Rosa di Nuoro, uno dei centri antiviolenza della rete D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza), per sapere quali passi bisogna fare per uscire da una situazione di violenza domestica. Leggi qui l'intervista e cosa fare.

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