Niente compiti a casa. E neppure zaini. O voti. Un argomento di cui si parla sempre più ultimamente e che prende spunto dalle scuole finlandesi e Montessori.
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A Varese, il prossimo anno scolastico, potrebbe diventare realtà. 90 genitori varesini chiedono infatti questa scuola senza zaino e voti. La proposta è stata presentata al sindaco Davide Galimberti insieme a una raccolta di firme perché ottenga dal ministero l'autorizzazione per sperimentare questa scuola in città. Uno dei luoghi che potrebbe ospitare la proposta è la scuola primaria Galilei ad Avigno, rione di Varese. Ma è ancora tutto da vedere. Il sindaco Galimberti valuterà la proposta.
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Una scuola all'aria aperta
La scuola si ispira varie esperienze pedagogiche europee: per esempio dalla Finlandia si prende lo spunto di trascorrere metà del tempo all'aria aperta, utilizzando attività con animali da cortile, dalla scuola Montessori vengono presi altri riferimenti come anche dalle "scuole senza zaino".
Il progetto prevede che si parta con una scuola elementare che sia ispirata a un manifesto pubblicato da due docenti dell'Università Bicocca (Francesca Antonacci e Monica Guerra) ed elaborato insieme a due insegnanti varesini (Rosi Violi e Luca Tondini). E che si chiama "La Scuola".
Come saranno articolate le lezioni?
Ogni giornata inizia con un'ora di accoglienza in cerchio, nelle quale si accolgono le emozioni dei bambini. La settimana si compone poi di 40 ore, ogni giorno con il tempo pieno dura 8 ore. Al posto dei banchi, ci saranno tavoloni di lavoro e laboratori in cui i bambini sono sempre liberi di muoversi.
La lezione sarà inoltre più dialogata che frontale e non è prevista una scansione rigida dell'orario in discipline. Anche i voti non saranno ammessi, ma una "valutazione compartecipativa" a cui collaborano insegnanti e famiglie.
Oltre all'ok del ministero, per iniziare a settembre 2017 servono ancora gli alunni e due insegnanti in aula la mattina.
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