Molte donne non si accorgono di avere l’ovulazione, altre la avvertono con particolare intensità, con doloretti al basso ventre e soprattutto in corrispondenza di una delle ovaie. È tutto normale, ma se il dolore è fastidioso si può prendere un antidolorifico.
Durante la prima fase del ciclo, denominata fase follicolare, si producono vari follicoli, contenenti ognuno un ovocita ancora immaturo. Man mano che ci si avvicina all’ovulazione, uno di questi follicoli (denominato non a caso follicolo dominante) aumenta di dimensioni e porta a maturazione il suo ovocita - inibendo al tempo stesso la crescita degli altri follicoli - fino a quando, nel giorno dell’ovulazione, rilascia la cellula uovo ormai matura.
“In genere il follicolo dominante raggiunge i 20-22 millimetri di diametro, ma in alcuni casi può crescere di più, fino a 24-26 mm e far sentire maggiormente la sua presenza poiché distende il peritoneo e provoca quindi dolore” osserva la ginecologa Rossana Sarli. Un'ovulazione può essere più dolorosa se si assumono farmaci per l’induzione dell’ovulazione, oppure per motivazioni anatomiche fisiologiche, ad esempio se un ovaio è posizionato in prossimità dell’utero e quindi fa pressione su di esso.
Che fare quando l'ovulazione è dolorosa?
“Nulla: in genere si tratta di un dolore sopportabile” risponde la Sarli. “Solo se il fastidio è particolarmente avvertito, si può prendere un farmaco antinfiammatorio e antidolorifico, a base ad esempio di ibuprofene”.
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