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Mamma anche se c'è un fibroma

di Mariateresa Truncellito - 30.06.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
I fibromi solo raramente sono di per sé causa di infertilità. Tuttavia, peggiorano la situazione nel caso in cui la coppia abbia altri problemi che la rendono poco fertile. Ecco che cosa si può fare.

In questo articolo

Mamma nonostante un fibroma

La parola fibroma (o mioma o fibromioma) indica una crescita del tessuto muscolare dell'utero: è la più frequente neoplasia benigna femminile, tanto che una donna su tre dopo i 35 anni ha una o più piccole formazioni miomatose. I fibromi possono essere minuscoli, e restare così per sempre, o crescere rapidamente: le cause non sono ancora note.

Allo stesso modo, possono non dare alcun sintomo ed essere scoperti solo durante una visita ginecologica. La diagnosi può essere confermata da un'ecografia transvaginale, che permette di stabilire dove si trovano i fibromi, le dimensioni e le caratteristiche. Per quanto riguarda la cura, i fibromi possono essere eliminati chirurgicamente, ma non è possibile dare regole generali.

Ci sono molti elementi variabili da donna a donna da considerare, e solo la paziente con l'aiuto del suo medico può prendere la decisione migliore per il suo caso, considerando i pro e i contro che ogni intervento chirurgico ha di per sé (rischio chirurgico, sanguinamento, anestesia, formazione di aderenze...). Anche perché, purtroppo, negli uteri che tendono a formare più fibromi anche un'asportazione chirurgica impeccabile in almeno il 30% dei casi è spesso seguita da una recidiva.

I SINTOMI 

Oltre alle dimensioni, l'aspetto più importante da considerare è il "luogo" in cui il fibroma si è formato: se si trova sotto l'endometrio - la mucosa che riveste la cavità uterina e si sfalda con la mestruazione - oppure all'interno della parete muscolare anche se è piccolo può causare mestruazioni particolarmente abbondanti (menoraggie) e a volte dolorose, perché interferisce con il meccanismo della contrazione delle pareti uterine.

Le mestruazioni abbondanti possono provocare anemia - cioè carenza di ferro – e quindi debolezza, perdita di capelli, depressione. Se il fibroma è cresciuto verso l'esterno dell'utero può non causare alcun sintomo, mentre più rari fibromi sul collo dell'utero possono stimolare le secrezioni vaginali o piccole perdite di sangue.

FERTILITA' E GRAVIDANZA

 I fibromi solo raramente sono di per sé causa di infertilità. Tuttavia, peggiorano la situazione nel caso in cui la coppia abbia altri problemi che la rendono poco fertile. Inoltre, possono dare problemi durante la gravidanza, quando aumenta la concentrazione di estrogeni nel sangue, ormoni che – tra le altre funzioni – stimolano la crescita dell'utero per accogliere il feto.

Se la donna ha fibromi, possono crescere insieme alla muscolatura della parte uterina e aumentare da due a tre volte il loro volume, causando malposizionamenti del feto o difficoltà del suo accrescimento. Talvolta l'aumento di volume è così esplosivo che il fibroma si "rompe", provocando dolore e quindi contrazioni che impongono il ricovero in ospedale per il pericolo di parti prematuri o perdite abortive.

Tutto ciò però non sempre e non necessariamente si verifica: quindi, la decisione di asportare chirurgicamente il fibroma in vista di una gravidanza va presa caso per caso, in base alla sua posizione, dimensione e "storia" medica della donna.

LA CHIRURGIA

 La rimozione chirurgica del fibroma, se necessaria in caso di mestruazioni che compromettono la qualità della vita o per avviare serenamente una gravidanza, può avvenire tramite una laparotomia, cioè un'ampia incisione della parete addominale, o tramite una laparoscopia, cioè con l'aiuto di una sonda ottica che consente solo un piccolo taglio. Questa seconda tecnica, meno invasiva, non è sempre possibile per i fibromi perché dipende dal loro posizionamento: la rimozione può rivelarsi difficile e lunga, causando addirittura una maggiore perdita di sangue.

C'è un'ulteriore tecnica, e cioè l'emobolizzazione: per via radiografica si identifica l'arteria che nutre il fibroma e la si occlude, facendolo "morire". La procedura però non è semplice come sembra, e spesso il riassorbimento del fibroma comporta per la donna dolori e disturbi per la struttura dell'utero.

Ogni tecnica va quindi usata in modo selettivo e la decisione spetta sempre al medico.

I FARMACI

 La pillola contraccettiva si è dimostrata utile nel ridurre la velocità di crescita dei fibromi, la quantità di flusso per ciclo e il dolore mestruale. Non ci sono però farmaci per eliminare i fibromi in maniera definitiva, anche se la somministrazione di progesterone naturale o progestinico in taluni casi può rallentarne la crescita, ma solo durante la loro assunzione. Lo stesso vale per altri farmaci (un'iniezione mensile che blocca la produzione di ormoni femminili) che creano alla donna una menopausa "chimica" riducendo rapidamente i fibromi in vista di un intervento chirurgico per asportarli con minori perdite di sangue: sulla loro effettiva utilità, però, non c'è accordo tra i medici.

(Consulenza scientifica di Enrico Semprini, ginecologo e immunologo riproduttivo)

STORIA DA MAMMENELLARETE - INCINTA. NONOSTANTE I FIBROMI MULTIPLI

Volevo raccontare la mia storia per dare speranza alle donne e mamme che sono un po’ demoralizzate! Il mio cammino inizia a 24 anni quando dopo una normale visita ginecologica mi dicono che non avrei potuto avere figli a causa di un indebolimento delle pareti dell’utero dovuto a 17 fibromi. Panico!!! Ora, ho 34 anni e le mie principesse, Eleonora 4 anni e Arianna 15 mesi sono la mia vita!

Questa è la mia storia

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