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Perché non riesco a rimanere incinta? Tutte le risposte

di Nostrofiglio Redazione - 20.03.2023 - Scrivici

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Non riesco a rimanere incinta: quando iniziare a preoccuparsi se non si resta incinta e cosa fare se non si riesce a rimanere incinta

In questo articolo

Non riesco a rimanere incinta

Quando una coppia si sente pronta per avere un bambino e non ci riesce può essere molto frustrante. Soprattutto se sono stati provati già tutti i metodi per favorire la gravidanza e le strategie per riuscire a concepire senza successo. Perché non riesco a rimanere incinta? Le possibili cause sono davvero numerose e vale la pena di analizzarle più a fondo.

Quando iniziare a preoccuparsi se non si resta incinta?

Viene definita infertilità l'incapacità di rimanere incinta dopo un anno di rapporti sessuali non protetti per le donne sotto i 35 anni e sei mesi per le donne dai 35 anni in su.

Quanti mesi ci vogliono in media per rimanere incinta? La stragrande maggioranza delle persone resta incinta entro i primi 12 mesi dal primo tentativo di concepire con rapporti regolari non protetti. Dopo sei mesi o un anno di tentativi, a seconda dell'età di una donna, i medici consigliano una valutazione clinica della situazione.

Paolo Emanuele Levi Setti, responsabile dell'unità operativa di medicina della riproduzione all'istituto clinico Humanitas, spiega, quindi che:

Se dopo 12 mesi di rapporti liberi e quindi non influenzati dalla ricerca costante e quasi maniacale di un figlio, non si è ancora instaurata una gravidanza, sarebbe meglio iniziare a rivolgersi a uno specialista specifico della fertilità. Se l'età della donna supera i 36 anni o c'è stato in passato qualche evento che potrebbe aver creato dei problemi (operazioni, malattie) questo limite dovrebbe essere abbassato a sei mesi

Quando si ricorre alle tecniche di procreazione medicalmente assistita?

Non c'è una regola assoluta: è l'esperto a valutare, caso per caso, anche in base all'età della coppia e all'esito degli esami, se e quando procedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita

Perché non si rimane incinta subito

Lo stile di vita influisce moltissimo sulla fertilità tua e del tuo partner. I medici sostengono che tra i fattori da considerare vi sono:

  • lo stress,
  • il consumo eccessivo di alcol e caffè
  • e il fumo.

Nella donna inoltre, l'ovulazione può essere influenzata dall'obesità o dall'eccessiva magrezza. Prima di preoccuparti, quindi, fai un esame critico del tuo stile di vita. In Italia circa il 20% delle coppie ha problemi di fertilità.

Valutare quale sia l'impatto dei diversi fattori di infertilità è molto difficile.

Una stima affidabile, benché relativa solo a una parte della popolazione, proviene dai dati riguardanti le coppie che si rivolgono ai centri per la procreazione assistita. I dati raccolti dal Registro Nazionale sulla Procreazione Medicalmente Assisita sono i seguenti:

  • infertilità maschile: 35,4%
  • infertilità femminile: 35,5%
  • infertilità maschile e femminile: 15%
  • infertilità idiopatica: 13,2%
  • altro: 1%

Guarda anche il video su che cosa fare quando il figlio non arriva

Perché non riesco a rimanere incinta: le cause

Ecco alcuni fattori che possono rendere più difficile rimanere incinta e ostacolare il concepimento:

  • età tardiva nell'intraprendere una gravidanza: il periodo più fertile per una donna è infatti tra i 20 e i 25 anni (100%), resta alto fino ai 35 (circa il 50%), subisce un notevole calo dai 35 ai 40 (20%), è bassissimo oltre i 40 (5-7%). L'età dell'uomo è molto meno significativa. Tuttavia uomini in età avanzata hanno un eiaculato peggiore sia in termini qualitativi sia quantitativi;

  • problemi di peso: sia l'obesità sia l'eccessiva magrezza possono condizionare la fertilità. Sia le donne obese che le donne sottopeso possono avere un'alterazione nella produzione degli ormoni steroidei, che interferisce con la regolazione del ciclo;

  • stile di vita, inquinamento ambientale: sull'infertilità femminile e maschile sembrano influire anche le condizioni ambientali e lo stile di vita (incluso lo stress). Anche se giungere a conclusioni certe è difficile perché i fattori da valutare sono molti ed eterogenei. Anche il fumo di sigaretta può nuocere alla fertilità maschile e femminile, così come l'esposizione agli inquinanti prodotti dal traffico urbano può agire negativamente;

  • malattie sessualmente trasmesse: sifilide, gonorrea e anche la più insidiosa clamidia da una parte rendono spesso dolorosi i rapporti sessuali, dall'altra hanno un effetto tossico sugli spermatozoi e alterano l'equilibrio chimico della vagina. Se compare qualche sintomo, non esitare, vai dal ginecologo/andrologo;

  • endometriosi: malattia molto diffusa in Italia e una delle prime cause d'infertilità femminile. E' originata dalla presenza anomala dell'endometrio, il tessuto che riveste la superficie interna dell'utero, in altri organi come ovaie, tube o vagina;

  • steroidi anabolizzanti: sono quelle sostanze dopanti, usate nello sport, che servono ad aumentare la massa muscolare. Dosi elevate assunte con regolarità hanno effetti negativi sulla fertilità e sulla salute;

  • condizioni lavorative: l'esposizione a radiazioni, sostanze tossiche o a microtraumi, aumentano il rischio di infertilità.

Problemi medici

Uno o più fattori medici che possono contribuire alla sterilità sono, nella donna:

Nell'uomo:

  • tutte le patologie in grado di alterare la struttura e la funzione del testicolo o del pene (come per esempio, criptotorchidismo o ipospadia).
  • Il tumore al testicolo, in particolare è sia un fattore di rischio in sé stesso sia in conseguenza del trattamento chemioterapico o radioterapico.
  • Un fattore noto, ma non sempre determinante, d'infertilità maschile è il varicocele (ingrossamento della vena del testicolo). Sono considerati anche fattori genetici. Per esempio, si è ipotizzato che un'alterazione sul braccio lungo del cromosoma Y porti a un aumentato rischio di oligozoospermia.

In questo caso si parla di infertilità secondaria: le cause possono essere diverse.

  • Età della donna:con la tendenza a posticipare sempre di più sia la prima gravidanza che quelle successive, è una delle condizioni limitanti più frequenti e influenti
  • Invecchiamento riproduttivo maschile: anche negli uomini la qualità seminale diminuisce,
  • Stile di vita: problemi di peso, come obesità o magrezza estrema, consumo di tabacco/alcol, esposizione a tossici e sostanze chimiche ambientali
  • Interventi medici o chirurgici generali o l'uso di farmaci che alterano la funzione delle ovaie o dei testicoli,
  • Complicanze dopo la precedente gravidanza: per esempio infezioni o chirurgie che potrebbero aver danneggiato l'utero, le tube di Falloppio o le ovaie
  • Malattie croniche non controllate: come diabete, alterazioni della tiroide e altri disturbi endocrinologici insorti dopo la prima gravidanza.

Fonti

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Revisionato da Francesca Capriati

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