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Imparare l'uso di qu, cu o cq con esercizi e giochi

di Marzia Rubega - 04.04.2013 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Nella classifica delle difficoltà ortografiche che i bambini incontrano nel corso della scuola primaria, un posto d'onore spetta alle parole con qu, cu e cq. Ecco giochi e strategie per aiutare i bambini a superare lo scoglio. Il divertimento è assicurato

Nella classifica delle difficoltà ortografiche che i bambini incontrano nel corso della scuola primaria, un posto d'onore spetta alle parole con qu, cu e cq. Certo, non è semplice riconoscerle, e scriverle correttamente, perché hanno lo stesso suono. Aquilone o acuilone?

Per fortuna, tempo, 'allenamento' e pazienza possono aiutare ogni piccolo scolaro a superare anche questo scoglio. A patto, naturalmente, di conoscere bene le regole grammaticali ed esercitarsi un po' a casa. Come? Con attività e giochi divertenti, capaci di stimolare l'apprendimento del bambino senza farlo sbottare: 'Uffa, mamma, ancora roba di scuola!'.

Ecco le regole, giochi e strategie per coinvolgere vostro figlio a casa e aiutarlo a 'digerire' l'ortografia delle parole più antipatiche.

Impara bene le regole sull'uso di qu, cu e cq

A sentirle sembrano uguali... E, purtroppo, è vero: i suoni qu e cu sono identici (corrispondono, cioè, allo stesso fonema), non si distinguono 'a orecchio'. Le ragioni di questa doppia versione dipendono dall'origine latina di molte parole, quindi è possibile avere qualche dubbio e difficoltà su come scriverle giuste. Per fortuna, anche se non conosciamo la lingua dei nostri antenati, alcune regole generali possono venirci in soccorso.

  • La consonante q è sempre seguita dalla u e da un'altra vocale, a, o, i, e.

  • All'inizio di parola si usa sempre la forma qu: quaderno, quesito, quinto, quota, quadro. Attenzione! Ci sono 5 eccezioni a questa norma: cui, cuocere, cuore, cuoco, cuoio.

Filastrocca della Q

Ti ricordi della consonante q? Quella che dopo di lei vuole sempre la u! E siccome le piace essere originale oltre alla u vuole anche un'altra vocale. Attento però a non sbagliare: ci sono parole che solo con la c vogliono stare! (Da M. R. Benelli, Vacanze nello zaino, Italiano II, Cetem)

  • Se la u è seguita da consonante, la grafia corretta è CU. Ma, ahimè, ci sono alcune parole 'capricciose' (certo, molto antipatiche a tutti i bimbi!) che non seguono la regola e fanno eccezione: cuore, cuoco, cuoio, scuola, circuito, taccuino, innocuo, cui, vacuo, arcuato, cospicuo, acuire, proficuo, promiscuo, riscuotere, scuoiare, scuotere, cuocere, evacuare, percuotere. Provate a recitare insieme (imparandola, poi, a memoria!) la filastrocca Gli Indiani CU CU, consigliata da Paola Cassani, insegnante della scuola primaria. “Di solito presento questa filastrocca in seconda elementare - dice la maestra milanese, ma nulla vieta di impararla, in modo divertente, anche a casa con i genitori.

    Invito gli alunni a memorizzarla anche attraverso momenti di drammatizzazione... E loro si divertono un mondo a far finta di cucinare o raccogliere le more e così via”.

Gli Indiani CU CU Conosci la tribù degli indiani CU CU? C'è l'indiano CUORE che raccoglie le more. C'è l'indiano CUOCO che accende il fuoco. C'è CUOIO, un indianone che fa lo stregone. C'è SCUOLA, l'indiana che fila e tesse la lana. Conosci la tribù degli indiani CU CU? Se li scrivi con la "Q" ride tutta la tribù. (Da Come un gioco, ed. Bemporad-Marzocco)

  • Si usa cqu nella parola ACQUA e in tutti i suoi derivati e composti acquazzone, acquedotto, acquitrino, acquaio, acquolina, acquaragia, acquario, acquamarina, risciacquare. Oltre a queste si usa in poche altre parole: acquistare, acquisire, nacqui, tacque, acquirente, piacque, giacque.

  • Il suono cq può sembrare uguale a quello di una doppia c o q: attenzione, non facciamo confusione! Nella nostra lingua non si raddoppiano quasi mai queste due lettere (c e q). Il rafforzamento della consonante avviene sempre con cq. Solo due parole, un po' birichine, fanno eccezione a questa regola: taccuino è l’unica parola con due c. Soqquadro è l’unica parola con due q.

(Fonti: M. Birattari, Benvenuti a Grammaland, Feltrinelli; B. Braga, Imparo l'ortografia e la punteggiatura, Centro Studi Erickson; F. Musso, N. Prandi, Scioglilingua e ortografia, Lattes & C.)

L'ortografia si impara giocando

Anche l'ortografia può diventare più semplice e divertente con l'approccio giusto. Secondo Beatrice Braga, maestra della scuola primaria e autrice di diversi libri (Imparo l'ortografia e la punteggiatura, Centro Studi Erickson), ogni occasione è perfetta per stimolare i bambini a imparare in modo divertente.

Rime e filastrocche, brevi racconti, giochi con le parole a voce alta o scritte sono strumenti fondamentali per fare amicizia con la scrittura superando le difficoltà. “Giocare non è solo un verbo all'infinito, ma dovrebbe diventare, per ogni genitore, un ... imperativo!”, consiglia l'autrice. “L'aspetto ludico è fondamentale per l'apprendimento, soprattutto in questa fascia d'età”, dice l'insegnante che ha ideato apposta per Nostrofiglio il gioco. Proponetelo a vostro figlio per aiutarlo a superare le sue difficoltà con QU e CU.

Un esempio di gioco semplice semplice. Eccolo qua.

  • Prima di tutto impara la rima per la q

RIMA PER LA Q

Qui, Quo, Qua, Que come vedi sono sempre in tre,se dopo la U c’è una vocale,allora la Q è quella che vale!

  • Adesso cerchia, nelle parole qui sotto, la lettera che viene dopo “U”.

li … uido … uadro li … uore a … uila Pas … ua … uello … uesto in … uilino s …uallido

  • Rileggi la filastrocca e decidi tra Q e C, scrivi la lettera sui puntini.

  • Leggi le parole che hai scritto.

Pesca e... completa con QU o CU!

Una gara in famiglia o tra compagni è sempre un ottimo stratagemma per coinvolgere il bambino, aiutandolo a esercitarsi con l'ortografia, senza farlo 'sbuffare'. Preparate una serie di bigliettini con alcune parole difficili che contengono CU e QU (quelle qui sotto creano ancora dubbi in quarta) e lasciatele incomplete come nell'elenco. a___ilone per___otere ris___otere pro___rare tac___ino ___lturale s___allido ___estura tran___illo ese___zione pas___ale ma___lato ___lmine dis___ssione rin___orare ___rare ___adro ___cito a___to s___ola A questo punto, infilate tutti i foglietti in un sacchetto e invitate i giocatori a pescare a turno completando la parola. Alla fine del gioco, vince chi è riuscito a scrivere il maggior numero di parole senza errori. Un'altra idea: portandovi dietro il sacchettino, potete giocare anche in auto durante un lungo viaggio. Una possibile variante più eccitante, adatta a un gruppetto di amici, è una sfida a tempo: chiedete a ogni bambino di pescare, per esempio, tre foglietti e poi, al via, tutti devono completare le parole velocemente. In questo caso, si classifica la primo posto chi compila in modo corretto più foglietti nel minor tempo possibile...

Gioca a carte con le parole capricciose

All'inizio, non è semplice per i bambini delle prime classi scrivere in modo corretto quelle parole che fanno eccezione a una regola. Un classico esempio sono cuore, cuoco, scuola, cuoio che vogliono la C e non la Q anche se seguite da vocale. Con quelle ancora più difficili (circuito, taccuino, innocuo, vacuo, arcuato, cospicuo, proficuo, promiscuo), poi, i dubbi vengono quasi a ogni piccolo scolaro.

Secondo Braga, proprio attraverso il gioco linguistico, il bambino riesce ad afferrare meglio la regola fino a farla sua ('interiorizzandola') in modo consapevole.

“Solo dopo questa importante tappa dell'apprendimento, si arriva all'automatizzazione, il momento in cui scrivere correttamente diventa una pratica acquisita e consolidata”, dice la maestra.

Quindi, se vostro figlio pare allergico all'ortografia, incoraggiatelo, dategli fiducia e non ridicolizzate mai i suoi errori (per esempio, è sbagliato dirgli “Ma è possibile che non riesci a imparare a scrivere cuoco con la cu?').

Per aiutarlo a 'digerire' le parole dispettose con la CU, provate a creare un mazzo di carte con i disegni o le immagini ritagliate che le riproducono (es. il disegno di quadro, il disegno di un cuoco). Potete anche plastificare i cartoncini per renderli più robusti e usarli, per esempio, anche per un gioco in auto.

L'idea, infatti, è semplice ma si presta a numerose varianti: fate pescare al bimbo una carta e invitatelo a scrivere la parola corrispondente su un foglio cronometrando il tempo.

Naturalmente, se l'attività si trasforma in una gara in famiglia o tra amichetti (ogni giocatore pesca le carte e chi scrive più velocemente le parole giuste, vince) è più divertente.

Ricomponi le non-parole

Per stimolare vostro figlio ad allenarsi con le parole con cu e qu, provate a organizzare una gara a non-parole. In base alle esigenze del bambino, potete rendere la sfida più difficile aggiungendo parole poco usate e altre con cqu.

Preparate dei cartoncini con le non-parole, tipo le 10 dell'elenco qui sotto.

1 DROQUA (soluzione: QUADRO)

2 DRASQUA (SQUADRA)

3 ORECU (CUORE)

4 CECUORE (CUOCERE)

5 RETESCUO (SCUOTERE)

6 QUAINIRTT (QUATTRINI)

7 STIOQUENE (QUESTIONE)

8 UOCCO (CUOCO)

9 TOCIRCUI (CIRCUITO)

10 DERQUANO (QUADERNO)

Al via, invitate vostro figlio a individuare le parole e a comporle giuste su un foglio nel tempo più breve possibile. Il gioco si presta bene a una sfida a squadre o tra un paio di bambini. In questo caso, potete consegnare a tutti i giocatori (o squadre) una tabella con le stesse non-parole chiedendo di trovare la soluzione in un tempo prestabilito.

In alternativa, tenete i cartoncini, infilateli in un sacchetto e fate pescare a turno un bigliettino a ogni gruppo. Alla fine, vince chi ha ricomposto le parole correttamente a tempo record!

Indovina, indovinello...

In genere, ai bambini gli indovinelli piacciono molto: proponete una gara 'scritta' un po' speciale per allenare l'ortografia. Consegnate ai giocatori carta e penna, stabilite un tempo (tipo 30 secondi a parola) e invitate tutti a trovare la parola esatta (e a scriverla correttamente!).

Fornite indicazioni tipo quelle qui sotto, dedicate alle parole con cqu, ispiratevi e, naturalmente, inventate indovinelli simili per i vocaboli più antipatici a vostro figlio.

  • È una pioggia forte e improvvisa che dura poco.

  • Ti viene in bocca quando non vedi l'ora di mangiare un dolce buonissimo.

  • A scuola e a casa, li usi per dipingere con un po' di acqua.

  • Porta acqua in tutta la città.

  • È il posto dove abitano i pesci quando non sono più liberi!

  • Un uomo che può andare in profondità sotto il mare.

  • Una palude, ma molto più piccola, con acqua stagnante.

Anche in questo caso, la gara degli indovinelli è un'idea divertente per una sfida a casa, in famiglia - magari in un pomeriggio piovoso! - tra amici o durante un viaggio in auto. Attenzione, naturalmente vince chi indovina il maggior numero di parole, scrivendole giuste!

Una canzone animata per le parole 'acquatiche'!

È inutile negarlo, qualsiasi tipo di 'schermo' attrae (e ipnotizza) i piccoli nativi digitali. Per una volta, allora, sfruttiamo pc e Youtube per una 'ottima causa', l'ortografia! Immagini e musica sono sempre alleati super efficaci per 'far entrare in testa' regole ed eccezioni anche a casa. In questo caso, due pupazzi spiegano la regola del cqu e la canzone Acquarello Acquatico aiuta a memorizzare facilmente queste parole difficili.

Il video del brano Acquarello Acquatico è disponibile sul canale Youtube di Mela Music (casa editrice specializzata in progetti didattico-musicale) al link http://www.youtube.com/watch?v=-8luVx7caTk&list=PLzAuN_OrBCblj5H06tvQnxzjI9Cl0Ial8&index=7

Guardate l'animazione con vostro figlio e ascoltate la canzone attentamente fino a quando l'avrà imparata. Il testo è divertente e molto utile per ricordare le parole 'acquatiche' che spesso suscitano dubbi ai più piccoli. Canticchiatela e ripetetela insieme ogni volta che il vostro bimbo vi chiederà: 'Mamma, ma come si scrive acquitrino?'.

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Aggiornato il 09.10.2017

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