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Adolescenti e violenza di genere: di cosa si tratta e come aiutare i nostri ragazzi

di Giulia Foschi - 13.06.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Adolescenti e violenza di genere: in un mondo sempre connesso, questo tipo di sopruso trova nuovi canali per espandersi. Come prevenire e contrastare questi episodi

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Adolescenti e violenza di genere

La violenza di genere all'interno delle coppie di adolescenti, comunemente indicata come Teen Dating Violence, è oggi un fenomeno riconosciuto come diffuso e pervasivo della nostra società. Se ne è parlato nel corso del convegno "Supereroi fragili: adolescenti tra nuove sfide e costruzione di futuro", a cura di Erickson, in particolare nell'incontro in plenaria "Incontrarsi senza farsi male: prima e oltre la violenza all'interno delle giovani coppie" di Laura Pomicino, psicologa e psicoterapeuta, docente presso l'Università degli Studi di Trieste. Del tema, la stessa terapeuta aveva già discusso nel workshop presentato allo stesso convegno introducendo il progetto "D.A.T.E. violenza di genere online" che mira ad indagare questo fenomeno e a formare figure educative esperte per farvi fronte, partendo anche dal coinvolgimento attivo di ragazzi e ragazze.

Adolescenti e violenza di genere: di cosa si tratta?

Professoressa Pomicino, cosa intendiamo quando parliamo di violenza di genere tra gli adolescenti e che cos'è il progetto D.A.T.E.?

"La Teen Dating Violence include tutte quelle forme di violenza – fisica, psicologica, sessuale o verbale - caratterizzate da una volontà di controllo, prevaricazione o dominazione, che avvengono all'interno di una coppia non legata da vincoli strutturali, quindi non coniugata e che non convive, formata da persone adolescenti (quindi tra i 12 e i 22/23 anni). Il progetto D.A.T.E. (Develop Approaches and Tools to End online teen dating violence), realizzato da Save The Children in collaborazione con centro studi Erickson, affronta il tema della violenza di genere nelle relazioni intime tra giovani con particolare attenzione al comportamento abusivo messo in atto attraverso la tecnologia. L'obiettivo è sensibilizzare i giovani e offrire loro strumenti per prevenirla e contrastarla".

Adolescenti e violenza di genere: esempi pratici

La Teen Dating Violence si manifesta attraverso comportamenti violenti o aggressivi tra adolescenti o come forme di maltrattamento che si presentano durante le prime relazioni affettive.

Tali comportamenti possono rientrare in diverse categorie.

  • Dominazione e controllo. La forma più diffusa, anche se meno visibile, è quella della dominazione e del controllo, che implica comportamenti che possono essere fraintesi con attenzione e interessamento da parte del partner: voler sapere sempre dove l'altro si trova, isolare socialmente, selezionare le persone da frequentare, controllare la vita online del proprio partner, utilizzare la geolocalizzazione per monitorare ogni spostamento.
  • Manipolazione psicologica e insulti. Accanto a questo, può essere presente una violenza psicologica caratterizzata da insulti e umiliazioni, soprusi e manipolazioni, meno immediatamente decodificabili ma altrettanto lesivi di una violenza fisica.
  • Violenza fisica. Anche questa forma può essere riscontrata nelle coppie giovani al pari che nelle coppie adulte: calci, pugni, spintoni, bruciature di sigarette così come la minaccia di tali atti possono abitare la vita di molti adolescenti.
  • Violenza sessuale. La teen dating violence comprende anche la violenza sessuale, di cui si parla ancora troppo poco. Oltre ad atti sessuali non voluti, è necessario comprendere in questa tipologia anche un uso non condiviso della contraccezione, come l'esporre l'altro a specifiche pratiche sessuali da lui o lei non desiderate.

Violenza di genere tra adolescenti: che numeri ha in Italia?

Quando si è sviluppata e che numeri presenta in Italia?

"È un fenomeno che c'è sempre stato, ma sul quale oggi ricade maggiore attenzione. Inoltre, i ragazzi e le ragazze oggi hanno modalità di interazione completamente nuove, non paragonabili a quelle di alcune decine di anni fa. Il dilagare della dimensione della permanenza sul web e dei social ha fatto sì che questo fenomeno si estendesse, sfruttando il digitale come veicolo. Intendo dire che oggi non c'è più confine: una volta se ti chiudevi la porta alle spalle potevi sentirti al sicuro. Oggi no, la vita prosegue online. Per quanto riguarda i numeri non abbiamo cifre specifiche su questo fenomeno, ma un'indagine di Telefono Azzurro e Doxa Kids del 2014 riporta che il 23% dei ragazzi e delle ragazze tra i 12 e i 18 anni è stato esposto ad aggressioni verbali da parte del o della propria partner".

Cosa succede a chi ne è vittima

Cosa succede a chi ne è vittima e a chi la provoca?

"Intanto, la violenza è trasversale, in quanto siamo tutti immersi nella stessa cultura, nello stesso periodo storico. L'origine di chi la provoca, quindi, è da ricercare nella società, oltre che nelle storie personali. Ne sono vittime più di frequente le ragazze (ma non solo) e questo abuso può causare in loro diverse conseguenze, dai disturbi nel comportamento alimentare all'autolesionismo, dagli sbalzi di umore fino ai tentativi di suicidio. Naturalmente dipende dall'intensità e dalla frequenza degli episodi, quindi occorre valutare caso per caso".

A che segnali devono prestare attenzione i genitori

A che segnali devono prestare attenzione i genitori e come possono aiutare i loro figli?

"Per quanto riguarda i segnali, preferisco non fornire indicazioni specifiche perché dietro ad un segnale si possono celare numerosi disturbi o ragioni, quindi rischiano di essere fraintendibili. Posso però dire che, a monte, è sempre necessario creare un contesto comunicativo e affettivo che lasci ai figli spazio per esprimersi. Apertura, ascolto e dialogo sono le chiavi. E non bisogna mai dare nulla per scontato, perché la violenza spesso non è esplicita, non è evidente e chiara. Inoltre, è qualcosa che spesso preferiremmo non vedere, quindi tendiamo ad evitarla. Occorre stare in ascolto per cercare di comprenderla".

L'intervistata

Psicologa e psicoterapeuta, docente a contratto presso l'Università degli Studi di Trieste, da anni Laura Pomicino è impegnata nel contrasto alla violenza contro donne e minori in ambito di prevenzione, intervento clinico e formazione, con particolare attenzione alla violenza all'interno delle giovani coppie.

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