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Censis: i ragazzi italiani poco informati sui rapporti sessuali

di Niccolò De Rosa - 09.02.2017 - Scrivici

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Il Centro Studi Investimenti Sociali riporta che mediamente i giovani italiani si approcciano al sesso intorno ai 17 anni, ma sanno poco o nulla di prevenzione e malattie trasmissibili: "Quasi 3 su 10 non temono infeziosi sessuali"

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Che approccio hanno gli adolescenti di oggi con il mondo della sessualità? Un'indagine del Censis ha provato a far luce su questo importantissimo (e naturale) aspetto che catapulta i più giovani in un nuovo universo di sensazioni ed esperienze che però, se esplorato senza l'adeguata consapevolezza, può portare a conseguenze anche gravi.

Contrariamente all'opinione più diffusa, la "prima volta" dei Millenials non è così precoce come si crede, ma è la disinformazione sulle malattie trasmesse sessualmente a preoccupare gli esperti .

I dati Censis

La ricerca Conoscenza e prevenzione delle patologie sessualmente trasmesse tra i giovani in Italia ha, infatti, rilevato che mediamente gli adolescenti (lo studio ha preso in esame un campione tra i 12 e i 24 anni) sperimentano il primo rapporto sessuale intorno ai 17 anni, dato valido sia per i maschi che per le femmine. Solo il 20% ha avuto esperienze prima dei 16 anni.

Confusione tra prevenzione e contraccezione

Il 92,9% di chi ha avuto rapporti sessuali completi ha poi dichiarato di stare sempre attento per evitare gravidanze, ma solo il 74,5% di questi lo fa si anche per evitare infezioni e malattie a trasmissione sessuale. Pare infatti che il problema non sia molto percepito e anche la distinzione tra contraccezione e prevenzione non è sempre chiara: Il 70,7% usa il profilattico come strumento di prevenzione, ma il 17,6% è erroneamente convinto che la pillola anticoncezionale sia uno strumento per contrastare malattie e infezioni.

Il 6% degli intervistati inoltre non adotta mai precauzioni perché sicuro che certe malattie si possano contrarre solo avendo rapporti con delle prostitute.

«Questo di fatto indica che quasi 3 ragazzi su 10 - dice Ketty Vaccaro, responsabile Area Welfare e Salute del Censis - non temono infezioni sessuali»

I giovani non conoscono i rischi

Per molti adolescenti esiste solo l'Aids, ma non sa distinguere tra le molte altre infezioni e patologie che si possono contrarre durante un rapporto sessuale.

L'83% delle ragazze conosce il Papilloma Virus (Hpv), potenziale veicolo di vari tipi di tumore (cervice uterina, anale, orofaringeo, del pene ecc.

.), ma se ci si sposta sulla sponda maschile, solo il 45% del campione ha una vaga idea dell'argomento.

La stessa assenza di consapevolezza si riscontra nel fatto che si possa trasmettere una malattia anche attraverso rapporti sessuali non completi (solo il 58% lo sa), che i tumori derivanti da essa possano colpire anche l'uomo (37%) o che esista un vaccino efficace per tutta la vita (71%).

«L'insufficiente conoscenza di queste infezioni e di come prevenirle è tra i principali problemi - dice nel comunicato Censis Andrea Lenzi, professore ordinario di Endocrinologia dell'Università La Sapienza di Roma - La maggior parte delle informazioni che i giovani hanno derivano infatti dagli amici, seguiti dai media e dai social network, lasciando spazio a molta spazzatura sul web. Parlando di Papillomavirus e di maschi, per esempio, spesso i ragazzi non sospettano minimamente di poter essere portatori di una infezione che può anche causare un tumore»

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