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Come gestire il distacco dai figli

di Alice Dutto - 07.09.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Educare i figli alla separazione, dare delle regole, aspettarsi che vengano rispettate e non chiedere loro di essere ciò che noi non siamo stati. Ecco alcuni spunti di riflessione per permettere ai figli di diventare degli adulti sani ed evitare situazioni di disagio

In questo articolo

Separarsi dai figli non è semplice. Bisogna saper tollerare il conflitto e il distacco, rinunciando a chiedere loro di superare i nostri irrisolti. La responsabilità dei genitori è quella di educare i figli alla separazione per permettere loro di crescere e diventare degli adulti autonomi. Un passaggio che si può fare solo se gli stessi genitori sono sufficientemente sereni e "normalmente imperfetti".

Nelle situazioni peggiori, quando questo non accade, si può assistere a episodi di cronaca anche molto gravi: dall'abbandono della scuola e al ritiro nella propria camera, fino al suicidio o all'omicidio dei genitori.

Come gestire la separazione e il distacco

«Uno dei problemi della società attuale è quello di non stimolare la separazione tra figli e genitori – spiega Giovanna Capello, psicologa infantile e responsabile della sezione Infanzia e Adolescenza del CSTCS di Genova –. La nostra è una società sempre più spaventata dalla morte, dalle crisi economiche, dalla miseria, dal dolore e dalla sofferenza. In questa situazione, il nucleo familiare diventa il luogo dove cercare sicurezze».

Questo spiega il fatto che si crescano i figli cercando di tenerli sempre più attaccati a sé: «Si attiva una sorta di simbiosi, che fa sentire più sicuri la mamma e il papà, più che il bambino. Una simbiosi che, però, si contrappone all'esigenza dei ragazzi, soprattutto quando raggiungono l'adolescenza, di crescere e staccarsi dalla famiglia. Più questa separazione è difficile più è probabile che si arrivi a casi anche molto gravi, come quelli che abbiamo visto sui giornali».

PREPARARE IL TERRENO


Per non arrivare a situazioni di questo tipo è fondamentale capire come gestire bene il distacco dai figli.

«Ogni nucleo familiare è portatore di una serie di esperienze vissute dai suoi singoli elementi nel corso delle generazioni – spiega la terapeuta –. In queste esperienze sono comprese anche quelle non ancora elaborate, come tradimenti, morti e segreti; tutti vissuti negativi che non sono stati “digeriti”, ma che vengono trasferiti dai genitori ai figli, come se fossero loro a poterli risolvere». Ma se chiediamo ai nostri figli di superarci e risolvere per noi ciò che ci fa star male, sarà più difficile staccarci da loro.

EDUCARE I FIGLI AL DISTACCO

L'adolescenza è il momento più critico.

«È in questa fase che compare nei figli un'ambivalenza finora mai provata: sentono infatti la spinta a contrapporsi ai genitori per spezzare il legame che li tiene uniti per trovare la loro strada, ma allo stesso tempo sono spaventati e vorrebbero non allontanarsi».

Questo li porta a momenti di aggressività e rabbia anche molto forti. «Per questo, è compito dei genitori educare i figli al distacco fin da quando sono piccoli e insegnarli a gestire il conflitto. Un insegnamento che deve però partire dagli stessi genitori, che devono saper tollerare in prima persona la conflittualità e non esserne spaventati. Devono anche accettare il fatto che il figlio stia crescendo e che si stia allontanando, smettendo di chiedergli di riparare alle loro disfunzioni».

Imparare a rispettare l'identità del figlio



È importante dunque che i genitori comprendano l'esigenza di distacco del figlio e che lo educhino fin dall'infanzia al fatto che dovrà separarsi da loro. «Bisogna rispettare l'identità del figlio, comprendendo che non è nato per darci delle soddisfazioni, ma che è un'entità autonoma rispetto a noi – prosegue Giovanna Capello –. Questo non vuol dire dargliele tutte vinte, coprirlo di attenzioni e regali ma, al contrario, non aver paura di dargli delle regole e farle rispettare. Senza bisogno di litigare, ma esercitando l'autorità che ci saremo costruiti nel tempo nei suoi confronti».

Tanto più i genitori hanno superato i loro irrisolti, tanto più permetteranno ai loro figli di crescere serenamente. «Questo non vuol dire essere genitori perfetti, basta essere “normalmente imperfetti”» conclude l'esperta.

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