Molti padri e molte madri evitano di parlare di sesso con i loro figli. Ma un recente studio condotto dai ricercatori della North Carolina State University ha dimostrato che i discorsi mirati da parte dei genitori agli adolescenti sulla questione hanno come conseguenza lo svolgimento di pratiche sessuali più sicure e non accrescono le probabilità che gli adolescenti si impegnino in attività sessuali.
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Perché è importante parlare di sesso con i figli
Laura Widman, prima autrice della ricerca e professore di psicologia presso la North Carolina State University, ha affermato che «Gli interventi formativi basati sui genitori e relativi alla questione della salute sessuale degli figli sono studiati da decenni: con questa nuova ricerca volevamo capire quanto fossero stati efficaci e scoprire se ci sono caratteristiche specifiche che li rendono ancora più utili».
Infatti, esistono, in particolare, interventi formativi per i genitori: si tratta di programmi ad hoc volti a lavorare con i genitori, e spesso con i loro figli, al fine di aiutarli ad affrontare questioni come la comunicazione relativa al tema del sesso, tra cui l'elargizione, ai ragazzi, di informazioni sulla salute sessuale e, in generale, l'incoraggiamento di comportamenti sessuali più sicuri.
Per la ricerca è stata svolta una meta-analisi di 31 studi che hanno coinvolto, in totale, 12.464 adolescenti di età compresa tra 9 e 18 anni, con un'età media di poco più di 12 anni.
Uno degli effetti più importanti ed evidenti identificati dalla ricerca è stato l'aumento dell'uso del preservativo da parte di adolescenti i cui genitori avevano preso parte a un intervento formativo, rispetto agli adolescenti i cui genitori non avevano partecipato a tale genere di programma ad hoc.
Questo risultato dimostra che è fondamentale discutere correttamente di sesso con i propri figli, insegnando loro le principali informazioni sulla salute sessuale.
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Meglio parlare di sesso ai figli già dalla preadolescenza
In particolare, gli interventi incentrati sugli adolescenti di età pari o inferiore a 14 anni hanno avuto un effetto più significativo rispetto a quelli rivolti agli adolescenti più grandi. In più, gli interventi mirati, allo stesso modo, sia a genitori sia ad adolescenti sono stati più efficaci, così come i programmi di 10 ore o più sono stati più utili degli interventi più brevi.
Ciò significa che:
- occorrerebbe parlare nel modo corretto di sesso agli adolescenti già dalla fase della preadolescenza (tra i 9 e i 14 anni);
- sarebbe necessario coinvolgere, allo stesso modo, sia i genitori sia gli adolescenti;
- sarebbe opportuno spendere più tempo sull'argomento.
Un'altra scoperta interessante è stata la seguente: gli interventi mirati non hanno influenzato l'età in cui gli adolescenti sono diventati sessualmente attivi. «In altre parole, i bambini cui sono state insegnate le informazioni fondamentali sulla salute sessuale non sono diventati sessualmente attivi prima dei bambini cui invece non era stato detto nulla. Anzi, i ragazzi messi al corrente delle tematiche sulla salute sessuale hanno dimostrato di essere in grado di usare di più il preservativo una volta diventati sessualmente attivi», ha chiarito la Widman.
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