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Lo sviluppo di tuo figlio tra i 15 e i 17 anni

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Fonte: Di oneinchpunch - shutterstock
Figli adolescenti. A questa età continuano i cambiamenti, fisici e non solo. Cambiamenti non sempre facili da vivere e accettare.  Ecco alcuni consigli per aiutare tuo figlio/figlia nella crescita  

Figli adolescenti? A questa età continuano i cambiamenti, fisici e non solo. Cambiamenti non sempre facili da vivere e accettare e che possono anche creare ansia e inquietudine.

In piena adolescenza cambia il modo in cui tuo figlio/figlia interagisce con te e gli altri. Il corpo assume sempre più le forme di un uomo e di una donna, ma c’è chi matura prima e chi dopo, e il confronto con gli altri e con i modelli stereotipati maschili e femminili possono creare disagio, insicurezza… Non fargli mancare il tuo sostegno e non perdere l’occasione per un confronto onesto sulle piccole grandi sfide della crescita.


Ecco alcune tappe dello sviluppo tipiche di questo periodo:

A livello emotivo e sociale

• Hanno più interesse per il sesso opposto.
• Si attenuano un po' i conflitti con i genitori.
• Mostrano più indipendenza dai genitori.
• Hanno una maggiore capacità di sviluppare relazioni intime.
• Trascorrono meno tempo con i genitori e più tempo con gli amici.
• Sono vulnerabili alla tristezza e alla depressione, che possono compromettere il rendimento scolastico e avvicinarli all’alcol o alla droga, al sesso non sicuro....

A livello cognitivo

• Diventano bravi nell'acquisire ed eseguire procedure di lavoro
• Mostrano maggiore interesse per il futuro scolastico e lavorativo: si interrogano su cosa fare da grandi.
• Sono maggiormente capaci di motivare le proprie scelte, anche su ciò che è giusto o sbagliato.

Consigli a mamma e papà
Di seguito alcuni suggerimenti che i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi danno ai genitori per supportare la crescita di figli adolescenti


• Parla con tuo figlio/figlia, ascolta quali sono le sue preoccupazioni e presta attenzione a qualsiasi cambiamento nel suo comportamento. Chiedigli se ha avuto pensieri suicidi, soprattutto se sembra triste o depresso. Il suicidio non deve essere un tabù: parlarne non innescherà pensieri suicidi, ma gli/le farà sapere che ti interessa come si sente. Se necessario, chiedi aiuto a un medico/psicologo.
• Mostra interesse per la sua vita scolastica e le attività extrascolastiche. A proposito incoraggialo a partecipare ad attività legate a sport, musica, teatro e arte.
• Incoraggia tuo figlio/figlia a impegnarsi in attività di volontariato e di comunità.
• Non far mancare lodi a tuo figlio: elogia il suo impegno e i suoi sforzi.
• Mostra affetto. Trascorrete insieme del tempo e fate insieme attività che vi piacciono

 

• Rispetta il suo parere.

E non sottovalutare le sue preoccupazioni.
• Incoraggialo a trovare soluzioni ai problemi o ai conflitti. Aiutalo nel cercare di prendere delle buone decisioni. Dagli l’opportunità di ragionare da solo ma sii presente e disponibile per consigli e aiuto.
• Parlate di come gestire internet, chat room, messaggistica e social network: cosa postare e non, i rischi connessi alla rete, l’importanza della privacy, il tempo da dedicare a queste attività.
• Se lavora, parlate di aspettative, responsabilità e di come comportarsi rispettosamente in un ambiente pubblico.
• Aiutalo a prevedere situazioni difficili o scomode. Discutete di cosa può fare se qualcuno fa uso e gli propone l'uso di droghe o gli offre un passaggio dopo aver consumato alcol.
• Rispetta il suo bisogno di privacy.

 

Per la sua sicurezza
• Parlate dell’importanza della guida sicura, dell’importanza dell’uso delle cinture di sicurezza e del casco, di non mettersi al volante né tanto meno accettare un passaggio da chi ha bevuto alcolici

 

• Ricordagli di indossare il casco anche quando va in bicicletta o pratica sport di contatto.
• Parlate di suicidio, non fate di questo tema un tabù, e presta attenzione ad eventuali segnali di disagio. Il suicidio, comunica l'Organizzazione Mondiale della Sanità, è la seconda causa di morte nel mondo tra i giovani di 15-29 anni.
• Parlate dei pericoli connessi a droghe, alcol, fumo e sesso non protetto. Confrontatevi su questi temi, chiedi cosa ne sa, cosa ne pensa e rispondi in modo onesto e diretto alle sue domande.
• Confrontatevi sull'importanza di scegliere amicizie sane.
• Quando non siete insieme, devi sapere dove si trova e se è presente un altro adulto. Stabilisci orari in cui deve chiamarti e rientrare a casa.

 

Per il suo benessere
• Incoraggia tuo figlio a dormire adeguatamente, mangiare sano e fare attività fisica ogni giorno.

 

• Tieni il televisore fuori dalla sua camera da letto

 

• Cerca di condividere i pasti. Mangiare insieme favorisce pasti più sani e il dialogo in famiglia

 

Alberto Pellai, medico, psicoterapeu­ta dell’età evolutiva e ricercatore del Dipartimento di scienze bio­mediche del­l’Università di Milano, interpellato da Nostrofiglio per dare alcuni consigli alle mamme e ai papà, ribadisce:

 

1 - Imparate a rinegoziare le regole: ascoltate le richieste dei figli e non sottovalutate il loro bisogno di autonomia e indipendenza. Favorite le attività di socializzazione in contesti protetti, definendo naturalmente ora del rientro e informandovi su dove va e con chi va. "Il punto è che a questa età è molto importante che abbiano una vita sociale molto attiva, per cui ricordatevi non solo di chiedere come vanno a scuola, ma anche come va la loro vita sociale, quali passioni perseguono...".

 

2 - Preparatevi a essere genitori zen: a questa età sono molto impulsivi e le discussioni in casa possono sfociare facilmente in crisi di rabbia e urla. Attenzione a non urlare più forte.

3 – Meglio non interferire troppo sul fronte delle amicizie, ma quando entrano nella zona del rischio conclamato (quindi alcol, uso di sostanze stupefacenti e comportamenti sessuali promiscui) bisogna porre limiti e confini chiari. Ricordate però che il dispositivo genitoriale che protegge non è quello che spia ma quello che osserva a distanza e intercetta le trasgressioni mentre avvengono e in modo fermo e autorevole interviene.

4- Abbiate una casa accogliente. Cercate di aprire la vostra casa al suo mondo, lasciate che possano invitare a pranzo, a cena, a vedere un film i propri amici, dando loro la possibilità di organizzarsi in autonomia (concordano che poi siano loro a mettere in ordine): lasciar loro campo d'azione in casa può essere gratificante e fa percepire il mondo adulto sintonizzato con i loro bisogni di crescita.

Accoglienza, rispetto, dialogo e confronto sono elementi fondamentali per far sì che la famiglia diventi un punto fondamentale nel processo di crescita, come Pellai illustra nel libro Questa casa non è un albergo!

E per supportare le mamme e i papà nel gestire il rapporto con i figli, qualora si avventurino nei territori di scelte pericolose (uso di sostanze psicotrope, tabacco e alcol, gioco d’azzardo e internet addiction), nel libro E ora basta! Pellai suggerisce alcune strategie educative da mettere in pratica.

Fonte

Teenagers (15-17 years of age)

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