Suicidi tra gli adolescenti
Gli effetti indiretti sulla pandemia sul fenomeno dei suicidi tra gli adolescenti. Tra l'ideazione, al tentativo, fino a suicidio, che è la quarta causa di morte tra i ragazzi nella fascia di età tra i 15 ed i 19 anni.
Uno studio dei Dipartimenti di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche e Scienze Cliniche e Biologiche dell'Università di Torino, coordinato dalla Prof.ssa Paola Dalmasso e dalla ricercatrice Rosanna Irene Comoretto, ha indagato l'impatto della pandemia da COVID-19 sul fenomeno suicidario nei giovani. I risultati sono stati pubblicati a novembre sulla prestigiosa rivista scientifica eClinicalMedicine
I risultati: il pensiero tra 1 ragazzo su 6
La ricerca ha stimato la dimensione del fenomeno suicidario nei ragazzi e ragazze con meno di 19 anni durante la pandemia da COVID-19, attraverso una revisione sistematica della letteratura e la meta-analisi dei dati pubblicati fino a fine luglio 2022, facendo un confronto dell'andamento del fenomeno nei periodi pre- e post-pandemia. Sono stati raccolti i dati riportati da studi condotti in vari paesi del mondo per un totale di circa 70 milioni di ragazzi e ragazze osservati in diversi contesti, come ad esempio nelle scuole (attraverso l'uso di questionari formulati ad hoc) oppure nelle strutture sanitarie.
I risultati sono impressionati. Durante la pandemia,
- 1 ragazzo su 6 ha avuto almeno un pensiero suicidario
- 1 su 33 ha tentato il suicidio, con un incremento del 10% del numero dei suicidi nel 2020 rispetto al 2019.
Anche i casi di ideazione suicidaria e di tentato suicidio sono aumentati rispetto al periodo pre-pandemico, con un incremento più accentuato nella fase post-acuta della pandemia.
Una priorità da affrontare con urgenza
"Il nostro lavoro rappresenta la prima sintesi disponibile di letteratura sul fenomeno della suicidarietà nei giovani a livello mondiale a seguito dello scoppio della pandemia – afferma Rosanna Irene Comoretto.
Nei giovani con vulnerabilità psichiatrica, non si è osservato un incremento significativo del fenomeno suicidario nella fase acuta della pandemia. Tuttavia, dalla seconda metà del 2020, abbiamo evidenziato un aumento del 15% dei casi di ideazione suicidaria e del 26% dei comportamenti suicidari".
"Questi risultati – spiega Paola Dalmasso - sono di grande interesse per la sanità pubblica in quanto evidenziano l'impatto globale delle conseguenze indirette del COVID-19 sulla salute mentale e sul benessere dei giovani, soprattutto i più vulnerabili, e rappresentano una priorità da affrontare con urgenza".
Bibliografia
Suicide spectrum among young people during the COVID-19 pandemic: A systematic review and meta-analysis, Michela Bersia, Emanuele Koumantakis, Paola Berchialla, Lorena Charrier, Andrea Ricotti, Piercesare Grimaldi; Published: 31 ottobre 2022, DOI: https://doi.org/10.1016/j.eclinm.2022.101705
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