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Maniglie dell'amore: che cosa sono e come si eliminano

di Alessia Calzolari - 11.09.2017 - Scrivici

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Fonte: IPA
Il chinesiologo e personal trainer Marco Testa spiega cosa sono le maniglie dell'amore e come sconfiggerle attraverso gli esercizi e l'alimentazione

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Saldi. Shopping. L’ultimo paio di jeans di quel colore che manca proprio nel guardaroba. La zip si chiude, ma sbucano delle antipatiche maniglie dell’amore proprio lì sui fianchi, appena fuori dal bordo del pantalone. Vi riconoscete in questa situazione?

Marco Testa, chinesiologo e personal trainer, titolare del Cento Chinesiologico Wellness & Performance Lab di Savigliano (CN) e collaboratore della piattaforma vivereinforma.it ci svela la strategia migliore per combattere le maniglie dell’amore con l’attività fisica.

Maniglie dell’amore: cosa sono e perché si chiamano così

La ciccetta che tutte le donne si ritrovano a pizzicare sui fianchi davanti allo specchio altro non è che un deposito di adipe sottocutaneo localizzato. Il loro nome - forse per consolarci della presenza di questo inestetismo – rimanda al rapporto amoroso e a una zona che può essere afferrata in situazioni particolarmente passionali.

A volte può capitare che l’adipe di questa zona, venga chiamato “grasso viscerale”, ma, come spiega Marco Testa, in realtà questa definizione è solo parzialmente esatta: «Il grasso viscerale vero e proprio è il tessuto adiposo localizzato tra gli organi interni. Questo tipo di grasso è quello più pericoloso per la salute, perché maggiormente associato al rischio cardiovascolare e ad altre patologie. Le maniglie dell’amore, invece, sono costitute semplicemente da tessuto grasso sottocutaneo localizzato nella regione dei fianchi. È, però, stato anche dimostrato che il grasso sottocutaneo addominale è più correlato a problemi di salute rispetto a quello localizzato in altri distretti corporei».

Maniglie dell'amore, un fastidio per le donne e per gli uomini

Le maniglie dell’amore si formano proprio come si forma la pancetta o qualsiasi altra zona più morbida. «Ingrassiamo, in primis, perché il bilancio calorico è positivo». Questo significa che ingrassiamo perché si mangia troppo e/o male, ma anche perché non si fa sufficiente attività (a meno che non ci siano problematiche metaboliche o ormonali).



La predisposizione ad accumulare grasso proprio sui fianchi è genetica e – mal comune mezzo gaudio – le maniglie dell’amore sono un punto critico sia per lei che per lui, sono un inestetismo democratico: affliggono indistintamente uomini e donne, anche se, anche in questo caso c’è un’influenza genetica. «Se gli uomini tendono ad accumulare maggiormente sulla fascia addominale, le donne ingrassano di più su fianchi e cosce» dice il chinesiologo e personal trainer.

Il (falso) mito del dimagrimento localizzato

Partiamo dalle cattive notizie: «A oggi la scienza dice che, in linea di massima, il dimagrimento localizzato non esiste. Fare migliaia di addominali a settimana, ad esempio, non ci farà perdere la pancia. In linea di massima, quindi, il dimagrimento è generale: possiamo fare in modo di dimagrire, ma non possiamo decidere dove in particolare».

Ma una soluzione c'è e prevede un piano d’attacco congiunto: «Il nostro compito, per eliminare le maniglie dell’amore, sarà quindi quello di instaurare un deficit energetico tramite l’allenamento o la dieta (o, idealmente, tramite entrambe insieme) così da avviare un processo di dimagrimento che ci permetterà di perdere adipe anche sui fianchi, ma non solo da lì».

Detta così sembrerebbe ancora abbastanza semplice ma, in realtà, la faccenda si complica un po’: bisogna considerare, infatti, che le zone sulle quali ingrassiamo prima, saranno le ultime a dimagrire.

Per entrare nel dettaglio, Marco Testa usa un esempio semplice, ma efficace: «Immaginate di avere un magazzino con un unico portone. Gli scatoloni che andremo a stipare per primi, saranno messi contro il muro in fondo al magazzino. Poi andremo avanti a riempire il magazzino, mettendo una scatola davanti all’altra, finché lo spazio non sarà colmo. Per svuotare il magazzino dovremo necessariamente togliere in primo luogo gli scatoloni che sono davanti, prima di arrivare a quelli in fondo. I primi scatoloni a entrare sono i depositi preferenziali e, perciò, il corpo opporrà resistenza nel momento in cui vorremo andare a svuotarli».

Eliminare le maniglie dell'amore: gli esercizi

«La questione non è così tragica: se impostate uno stile di vita sano e attivo, riuscirete sicuramente a eliminare anche le maniglie dell’amore».

L’importante è non credere a leggende e voci di corridoio: «La corsa non è l’unico modo per dimagrire. Può essere uno dei mezzi utili, ma ce ne sono anche altri altrettanto (se non più) efficaci. Le donne, ad esempio, spesso temono il lavoro con i pesi, ma se viene impostato correttamente può essere un metodo molto efficace per migliorare la propria composizione corporea».

Se non esiste il dimagrimento localizzato allora anche gli esercizi specifici non sono utili? «No, non è del tutto vero. Fare mille addominali non fa perdere la pancia e passare ore a fare esercizi per gli addominali obliqui non elimina le maniglie dell’amore, ma comunque aiutano. Di solito le zone in cui c’è maggiore accumulo di adipe, sono anche le zone in cui la circolazione sanguigna non è ottimale. Con gli esercizi per gli addominali obliqui, si richiamerà sangue proprio in quella zona, migliorandone di conseguenza la circolazione e facilitando quindi almeno in parte la perdita di adipe e lo smaltimento delle tossine».

Andando più sullo specifico: «Ben vengano, quindi, i lavori mirati sul “core”, la parte centrale del nostro corpo, che comprende tutta la fascia addominale, compresa la zona laterale».

La dieta per eliminare le maniglie dell'amore

Proprio come il dimagrimento, anche l’alimentazione non può evitare di accumulare grasso solo in determinati distretti: è la genetica a determinare le zone preferenziali di accumulo di grasso. «L’alimentazione deve essere corretta a livello globale e anche i fianchi ne gioveranno. Difficile individuare, però, l’alimentazione giusta per tutti: esistono diversi approcci, a prima vista diametralmente opposti, che però portano tutti a ottimi risultati. In generale bisogna instaurare un deficit calorico e prediligere alimenti “puliti”. Ogni caso, però, va valutato a sé, quindi la cosa migliore è affidarsi ad un professionista della nutrizione».

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