C'è un film in streaming su Netflix dal 7 gennaio 2021 che sta riscuotendo molto successo, e meritatamente. Questo perché, nel panorama di film sulla maternità, Pieces of a Woman è senz'altro un tassello importante e di grande impatto culturale ed emozionale per raccontare l'attesa della nascita di un figlio, l'esperienza del parto in casa, la tragedia del lutto dopo la nascita, della morte subito dopo l'aver dato la vita. Il film ha già vinto la Coppa Volpi e ha come protagonista Vanessa Kirby (già vista nelle prime due stagioni di The Crown sulla famiglia reale britannica, sempre su Netflix) e l'attore Shia LeBeouf. Secondo i critici, questo piccolo goiello cinematografico del regista ungherese Kornél Mundruczó è decisamente tra i candidati ai prossimi Oscar.
Non è la prima volta che il cinema racconta il lato oscuro della maternità, in questo caso quello che nasce dopo una perdita così grande. Ma Pieces of a Woman è da vedere per esplorare anche i meandri della mente umana che si ritrova ad elaborare un lutto a tratti inconcepibile. Insieme alla protagonista Martha seguiremo anche il dopo la perdita della sua bambina, avvenuta dopo un travaglio e una nascita avvenuta in casa per volere dei genitori. In questo caso il lato oscuro, la domanda a cui difficilmente si trova risposta è: di chi è la colpa, se ne esiste una? Davvero il parto non in ospedale è ormai un'utopia? E come si fa a risollevarsi da una perdita del genere?
Film sulla maternità, Pieces of a Woman è da vedere
Una piccola anticipazione delle atmosfere di cui questo film d'autore su Netflix è permeato lo si ha già dal trailer di Pieces of a Woman. Eccolo:
La storia è quella di Martha, una donna che decide, dopo una gravidanza serena, di partorire in casa. Tutto sembra procedere per il meglio, ci sono tutte le premesse affinché la nascita della bambina sua e del marito Sean avvengano nel migliore dei modi e senza intoppi, ovviamente con il supporto attivo di un'ostetrica.
E la questione legale - la meno importante, almeno dal punto di vista di Martha - viene ovviamente accompagnata da quella emotiva, in un racconto che esplora anche il rapporto della protagonista con sua madre, col marito e con le persone che cercano di aiutarla a gestire il lutto.
Il regista del film ha raccontato in un'intervista riportata dall'Ansa che lui e sua moglie (la sceneggiatrice Kata Weber) hanno tentato di condividere un'esperienza molto personale, così da rendere l'arte una sorta di cura per il dolore. Un modo catartico per parlarne, per superare il tabù che spesso colpisce non solo i genitori che soffrono un lutto perinatale, ma anche quelli che si ritrovano a fronteggiare le conseguenze della morte in utero. Il regista ha spiegato che la domanda da cui è partito per Pieces of a Woman è.
Vanessa Kirby non è una mamma ma ha saputo affrontare le scene del travaglio con un trasporto fuori dal normale. Ha raccontato in diverse interviste di aver ascoltato le storie delle donne che hanno perso un figlio subito dopo la nascita, non tanto per imitare il loro dolore ma per cercare di capirlo, anche se spesso un tormento simile sfugge alla comprensione umana.
Pieces of a Woman è in streaming su Netflix dal 7 gennaio 2021. Ed è da vedere assolutamente.