La parola giusta
Per aiutare un bambino ad acquisire un lessico ricco e preciso dovete cercare di usare termini precisi. Ad esempio, se c'è un uccello in giardino specificate che è una gazza e non un volatile qualsiasi: la realtà acquista maggior rilievo se la descrivete con le parole giuste.
La scelta dei libri
I libri sono un ottimo supporto del linguaggio ma bisogna sceglierli con attenzione. Spesso i libri per piccolissimi sono troppo chiassosi: pieni di colori, luccichi, tante immagini... Prendete pochi libri ma belli. Inoltre, prima dei tre anni, è preferibile che l'argomento si basi sulla realtà: perché a questa età il bambino deve scoprire il mondo. Le storie vere sono le più utili non solo per il linguaggio, ma anche per sviluppare un'immaginazione creativa.
La lettura quotidiana
I benefici della lettura sono molteplici: aiuta il piccolo a organizzare il pensiero, ne stimola la memoria uditiva e sviluppa l'immaginazione. Per questo è fondamentale dedicarne un momento ogni giorno. Attenzione: i libri non vanno tenuti dove ci sono i giochi, ma in appositi scaffali all'altezza del piccolo. Insegnategli anche a trattare e maneggiare con cura l'oggetto libro e a metterlo a posto dopo averlo guardato.
Le famiglie di animali
Una volta che il bambino ha acquisito il nome degli animali, potete formare assieme le famiglie, ad esempio raggruppando insieme toro, mucca, vitello; gallina, gallo, pulcini... Con i bambini più grandicelli potete, invece, fare la suddivisione in base all'habitat. In questo modo il bambino impara le classificazioni.
Carte e oggetti in miniatura
Verso i 18 mesi il bambino inizia a essere capace ad associare l'oggetto in miniatura e la sua immagine. Questo esercizio è fondamentale per capire il passaggio all'astrazione. Dategli dei modellini (animali, frutti, fiori...) e spiegategli come associarli alla carta corrispondente.
Le miniature
Appena il bambino impara a parlare, proponetegli dei vassoietti di oggetti in miniatura che il bambino è ormai in grado di associare all'oggetto reale. Lasciate che il piccolo maneggi e osservi le miniature.
Carte della nomenclatura
Queste carte possono essere usate a partire dai due anni e sono utilissime per il linguaggio, per imparare a classificare la realtà e per avvicinarsi, indirettamente, alla scrittura. L'importante è che siano caratterizzate da immagini reali (oggetti, parti del corpo, animali, ambienti della casa...). Sfogliate le carte una ad una insieme al piccolo ripetendo il nome corretto. Lasciate che le maneggi. Dopo averle guardate potete chiedergli "Dov'è il gatto?". Quando il bambino ha acquisito sicurezza con il linguaggio, potete prendere due o più mazzi di categorie diverse, mischiarli e chiedergli di raggruppare le carte per categoria.
Gli oggetti reali
Fin dal primo anno potete organizzare delle lezioni di vocabolario riunendo in un cestino alcuni oggetti di una medesima categoria: utensili da cucina, oggetti del bagno... Prendete ogni oggetto in mano, poi datelo al bambino e mentre il piccolo lo esamina, voi pronunciate il nome dell'oggetto così da fargli associare la parola all'esperienza sensoriale.
Il gioco dei suoni
Dai tre anni circa i bambini iniziano a interessarsi dei suoni che compongono le parole. Si tratta della "coscienza fonologica" che prepara all'apprendimento della lettura. Per sviluppare questo apprendimento proponete un gioco: dategli un gruppo di oggetti che iniziano con suoni diversi. Prima nominateli voi, poi chiedete al piccolo di pescare l'oggetto che inizia con un determinato suono (non dite la lettera, ma solo il suono che produce). Quando si sarà impratichito, potrà essere lui a chiedervi di indovinare.
Il gioco del silenzio
Questo piccolo gioco serve a imparare e ad apprezzare il silenzio. Chiedetegli di non muoversi e tenere gli occhi chiusi per una trentina di secondi. Quando riesce a stare zitto chiedetegli di prestare attenzione a tutto quello che c'è nel silenzio: una macchina che passa, un uccellino...