Mara Dal Corso, Daniela Volpari, "Amelia che sapeva volare", pp 28, Sottosopra, Giralangolo
Già da bambina, la coraggiosa aviatrice Amelia Earhart - la prima donna ad attraversare in solitaria l'Oceano Atlantico nel 1932 - sogna di volare tra le nuvole e compiere grandi imprese. Vivace e anticonformista, la ragazzina - che indossa i pantaloni, una stravaganza per l'epoca - passa il tempo a scorrazzare all'aperto con la sorellina.
Certo, l'inventiva non le manca: a soli 7 anni, con l'aiuto dello zio, costruisce una rampa di lancio sul tetto del capanno degli attrezzi e si lancia nel vuoto su una cassetta di legno.
Ma è durante una gita con la famiglia alla Fiera dello Iowa che vede per la prima volta un aeroplano e decide che volerà. Testi brevi e incisivi, in prima persona, e illustrazioni poetiche che parlano al cuore, raccontano una bella storia 'vera' di un sogno che vince con tenacia contro le convenzioni.
B. Minne, M. Eyckerman, "Come una principessa", pp. 30, Mondadori
Marika si guarda allo specchio avvolta in una nuvola rosa, l'abito che le ha regalato il papà, e sospira... Lei proprio non si sente una principessa, non somiglia a Cenerentola e, tra l'altro, porta gli occhiali. Per dimostrare alla sua piccola che si sbaglia, il papà la porta in giro per la città. Ecco, allora, che conosce Giovanna, una parrucchiera con le mani morbide ma una cicatrice sulle labbra, la 'Principessa mani d'oro'. Poi, incontra Francesca, una signora grossa, che è la principessa dei bignè al cioccolato. Mentre attraversa il parco, un anziano signore si rivolge alla moglie con lo stesso titolo reale. La bimba è perplessa ma il papà le svela il 'segreto' sorridendo: il mondo è zeppo di principesse, tutte diverse... Con tocco lieve e poetico, dove testo e immagini sono tutt'uno, la storia celebra l'accettazione di sé oltre ogni stereotipo.
F. Degli Innocenti, Andrea Alemanno, "Sam vola tra le stelle", pp. 24, Coccole Books
Linguaggio poetico ed evocativo e illustrazioni di grande impatto visivo, in perfetto equilibrio, raccontano la storia 'vera' di una bambina determinata che decide di coronare il suo sogno. La protagonista di queste pagine si chiama Sam e un giorno, a scuola, dove si reca da sola, prendendo il treno, resta molto impressionata quando l'insegnante spiega il sistema solare. Da quel momento, non ha più dubbi: quando sarà grande, lei riuscirà a volare lassù, tra le stelle, nello spazio infinito. E il lieto fine qui appartiene anche alla realtà perché quella piccola con gli occhi spalancati verso il cielo è Samantha Cristoforetti, la prima donna astronauta italiana.
Un messaggio positivo per tutte le bambine che hanno paura di 'sognare troppo in grande'...
Marinella Barigazzi, "Io e lei", pp. 44, Lo Stampatello
Due bambine sono le protagoniste di una dolce storia di amicizia dove parole e illustrazioni si fondono in un intreccio poetico che parla il linguaggio delle emozioni.
Alice, la voce di questo racconto in prima persona, abita di fronte alla sua migliore amica Beatrice: lei è bellissima, ha i capelli lunghi e tutti la ammirano quando si fa le trecce. I genitori la adorano e la riempiono di regali e ha un bel cane che le fa le feste invece di una sorellina pestifera. E’ stata perfino in vacanza su un’isola meravigliosa ed è tornata con un look da vera star.
Anche se hanno vite diverse, sono inseparabili, ma a volte Alice vorrebbe essere al posto di Beatrice… Il pensiero svanisce dopo le confidenze della compagna che in fondo non è così sicura e perfetta: il legame speciale che le unisce aiuta entrambe ad accettare sé stesse con nuova fiducia.
Silvia Serreli, Tea, "Ma io sono bella?", pp. 35, Giunti Kids
A scuola è in programma una festa in maschera e Tea non vede l'ora di sfoggiare il suo costume da coccinella: ne è orgogliosa e si sente bellissima! Il giorno tanto atteso, la bambina è curiosa di scoprire da cosa si sono travestiti i compagni: il suo amico Cesco si è vestito da Chef, Marco da pirata e Pietro da fetta di pizza. Le compagne, invece, indossano tutte abiti simili, ornati di fiocchi, balze e veli, da principesse, regine o fate... All'improvviso Tea si sente brutta e continua a pensarci anche dopo alla lezione di Judo. Solo la sua maestra, il mattino seguente, riesce a rasserenarla spiegandole che essere belle non significa indossare un vestitino o fare danza perché ognuno è bello in modo unico e speciale. Ecco un messaggio fondamentale per ogni bambina, come la protagonista 6enne della storia (parte di una collana), alle prese con i 'problemi' tipici della crescita.
Eva Montanari, "Inseguendo Degas", pp. 40, Kite Edizioni
In un turbinio di colori delicati che restituiscono a ogni pagina le atmosfere dei grandi Maestri dell'Impressionismo, una giovane ballerina si prepara al debutto all'Opera. Nella borsa custodisce il tutù nuovo che indosserà quella sera: dopo l'ultima lezione, vuole provarlo ma al suo posto ci sono solo tubetti di colore! A quanto pare, il pittore che in quei giorni l'ha ritratta, deve aver preso la sua borsa per sbaglio. Sotto la pioggia, la bambina corre fuori dal teatro a cercare Monsieur Degas per le strade di Parigi... Nel suo affannoso inseguimento, incontra personaggi straordinari e scopre la bellezza dei colori e di una giornata all'aperto.
Ma soprattutto si sente più sicura di sé stessa: quando, finalmente, ritrova il pittore, prende il tutù e lo indossa senza neanche guardarsi allo specchio. In scena, danza felice per il nuovo amico e i pittori incontrati quel pomeriggio.
Patrick McDonnell, "Io... Jane", pp. 40, Il Castoro
Con il suo inseparabile scimpanzé di peluche, una bionda bambina inglese, Jane, trascorre il suo tempo all’aperto, nel giardino di casa, incantata da tutto ciò che la circonda. Osserva gli uccelli fare il nido, i ragni tessere la tela e gli scoiattoli inseguirsi tra i rami. A volte, si appoggia al suo albero preferito e le sembra di percepire la linfa sotto la corteccia.
Jane legge con avidità le avventure di Tarzan delle Scimmie, dove una ragazza con il suo nome vive nella giungla. Anche lei desidera andare in Africa per aiutare gli animali e un giorno quel desiderio diventa realtà…
La protagonista di questo tenero racconto è Jane Goodall, pioniera dell'etologia e della salvaguardia dell'ambiente, che nel 1957 corona il suo sogno, inconsueto per una donna dell’epoca. Un’alchimia di poesia, tra testi e illustrazioni, per una storia ‘vera’ che affascina a ogni pagina.
Delphine Chedru, "La principessa attacco", pp. 40, Franco Cosimo Panini
Al posto di sontuosi abiti scintillanti e gioielli preziosi, l’inconsueta principessa di queste pagine indossa una vera armatura e porta una spada. Certo, non ha paura di nulla, perché intende liberare il suo amato, il celebre Cavaliere Coraggio, prigioniero del terribile ciclope dall’occhio verde.
Ma per riuscire nella difficile impresa, la nobile ragazza deve affrontare molte prove e risolvere misteriosi enigmi che cambiano a ogni rilettura. Tra illustrazioni coloratissime e testi coinvolgenti, la storia si basa sul meccanismo del libro-gioco che rimanda a diverse avventure, in ambiente vichingo e ottomano, in base alle scelte del lettore.
Le vicende della principessa Attacco celebrano il coraggio, l’intelligenza e l’arguzia: tutte qualità con le quali ogni bambina può superare qualsiasi ostacolo.
Robert Munsch, Michael Martchenko, "La principessa e il drago", pp. 28, Sottosopra Giralangolo
Un giorno, un dragone verde rade al suolo il castello dove vive Elizabeth, una elegante principessa che è in procinto di sposarsi con il principe Ronald. La fanciulla si trova improvvisamente circondata da fumo e macerie, bruciacchiata e senza più neanche un vestito. In più, la terribile creatura ha anche rapito il suo promesso sposo. Ma la protagonista di questa storia, in cui l’ironia dei testi si affianca alle illustrazioni quasi classiche, non si perde d’animo.
Si infila un sacchetto di carta per coprirsi e corre a salvare Ronald dal drago: con astuzia, la giovane riesce a metterlo a tappeto. Finalmente libero, il principe non ringrazia la coraggiosa salvatrice, ma la critica per il suo aspetto disordinato… E lei non esita un attimo, lo lascia e saltella verso il sole perché quello che conta davvero è essere sempre sé stessi: un bel messaggio per ogni bambina.
Christine Naumann Villemin, Marianne Barcilon, "Il ciuccio di Nina", pp. 32, Il Castoro
Un dialogo divertente tra la protagonista, Nina, e la sua mamma apre questa storia che celebra la determinazione e strappa subito il sorriso: la bambina è decisa a non rinunciare al suo ciuccio. Non lo farà da grande, quando andrà in piscina o al lavoro e neanche per il suo matrimonio.
A ogni obiezione materna, Nina ha la risposta pronta. Poi, esce a passaggio con il suo amato succhiotto e incontra un lupo feroce che la minaccia ma lei non fa una piega e gli intima, urlando, di lasciarla stare. Il bestione, però, non capisce una parola fino a quando Nina si toglie il ciuccio e gli dice che è brutto, cattivo e puzza. Infuriato, il lupo ulula a pieni polmoni: la bimba, veloce, gli infila il ciuccio in bocca perché pensa che ne abbia più bisogno di lei e lui si calma all’istante. La gentilezza e la fiducia in sé stessi sono, infatti, ‘armi’ preziose di fronte alle difficoltà.