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15 malattie prevenibili con i vaccini

di Valentina Murelli - 31.08.2018 - Scrivici

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Fonte: itsmejust / Alamy / IPA
Dalla diarrea da rotavirus alla varicella, passando per influenza, malattie da pneumococco, morbillo e altro: che cosa sono, perché sono pericolose e quando vanno vaccinati i bambini  

In questo articolo

Morbillo


È una malattia infettiva esantematica molto contagiosa, causata da un virus del genere morbillivirus. Colpisce spesso i bambini tra 1 e 3 anni ma può manifestarsi a qualunque età.

Come si prende
Il virus si trasmette per via aerea, attraverso le particelle salivari emesse dal naso o dalla bocca durante starnuti e colpi di tosse, ma anche normali atti respiratori. Il contagio indiretto – toccando superfici sulle quali siano finite queste particelle – è più raro.

 

Perché è pericoloso
Perché può comportare complicazioni rare, ma potenzialmente molto pericolose, responsabili di circa 30-100 decessi ogni 100 mila persone colpite. Le complicazioni sono dovute in genere a sovrainfezioni batteriche: otite media, laringite, diarrea, polmonite o encefaliti (infiammazioni del cervello).

 

Quando vaccinarsi
Il vaccino contro il morbillo è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge in Italia. È in genere presente sotto forma di complesso combinato con vaccini contro parotite e rosolia (Mpr, trivalente), oppure parotite, rosolia e varicella (Mprv, tetravalente).

 

Il calendario vaccinale prevede due dosi: una tra 13 e 15 mesi e una intorno ai 6 anni. È opportuno che adolescenti e adulti verifichino di avere effettivamente ricevuto due dosi di vaccino, altrimenti rischiano di non essere protetti in modo adeguato.

 

Pertosse


È una malattia infettiva molto contagiosa provocata dal batterio Bordetella pertussis. Colpisce tutte le età ma soprattutto i bambini, in particolare sotto i cinque anni.
Come si prende
Si trasmette per contagio aereo attraverso goccioline di saliva emesse con i colpi di tosse, gli starnuti o semplicemente parlando.
Perché è pericolosa
Perché può determinare, soprattutto nei bambini con meno di un anno di età, complicanze gravi con danni invalidanti e permanenti. In media, nel 20% dei casi di pertosse è necessario il ricovero. La mortalità è di uno-due casi su 1000, quasi sempre in bambini sotto l’anno di età, ed è provocata da polmonite o encefalite.
Quando vaccinarsi
Il vaccino contro la pertosse è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge. Esiste in forma combinata con altri vaccini, nel cosiddetto esavalente (contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B), nel tetravalente difterite-tetano-pertosse-polio e nel trivalente difterite-tetano-pertosse.

Il calendario vaccinale prevede tre dosi nel primo anno (a tre, cinque e 11 mesi, con esavalente), due richiami in infanzia e adolescenza (a sei anni e tra 12 e 18 anni, in genere con tetravalente) e un richiamo ogni 10 anni nell'adulto con trivalente.

La vaccinazione contro la pertosse è caldamente raccomandata in gravidanza, intorno alle 28 settimane, per proteggere il neonato – che ancora non può essere vaccinato - da possibili contagi.


È una grave malattia infettiva provocata da una sostanza tossica (tossina) prodotta da alcuni ceppi del batterio Corynebacterium diphtheriae. Può colpire a qualsiasi età, ma interessa soprattutto i bambini non vaccinati.

Come si prende
Si trasmette per contatto diretto con una persona infetta - per esempio attraverso le secrezioni aree e nasali - o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni delle lesioni di un paziente.

Perché è pericolosa
Può avere diverse manifestazioni, ma la più tipica è un grave mal di gola, che può rapidamente progredire causando infezioni anche a livello respiratorio, cardiaco e renale e del sistema nervoso. Queste complicanze possono risultare letali.

Quando vaccinarsi
Il vaccino contro la difterite è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge. Esiste in forma combinata con altri vaccini, nel cosiddetto esavalente (contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B), nel tetravalente difterite-tetano-pertosse-polio e nel trivalente difterite-tetano-pertosse.

Il calendario vaccinale prevede tre dosi nel primo anno (a tre, cinque e 11 mesi, con esavalente), due richiami in infanzia e adolescenza (a sei anni e tra 12 e 18 anni, in genere con tetravalente) e un richiamo ogni 10 anni nell'adulto con trivalente.

Tetano


È una malattia infettiva non contagiosa causata da una tossina prodotta dal batterio Clostridium tetani.
Come si prende
Sotto forma di spore, il batterio può essere presente praticamente ovunque, in particolare nella polvere e nella terra, da dove le spore stesse possono entrare nel nostro organismo attraverso ferite anche piccole e banali, comprese escoriazioni e piccole bruciature. Anche il morso di animali può essere veicolo di infezione.

Una forma particolare di tetano è quello che colpisce i neonati, soprattutto in Paesi in via di sviluppo. Colpisce bambini nati da madri non vaccinate, in seguito a infezioni del moncone del cordone ombelicale.
Perché è pericoloso
Si tratta di una malattia dolorosa, che comporta spasmi e rigidità muscolari che possono arrivare a interessare la muscolatura respiratoria, provocando addirittura la morte. È letale nel 10-20% dei casi.
Quando vaccinarsi
Il vaccino contro il tetano è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge. Esiste in forma combinata con altri vaccini, nel cosiddetto esavalente (contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B), nel tetravalente difterite-tetano-pertosse-polio e nel trivalente difterite-tetano-pertosse.

Il calendario vaccinale prevede tre dosi nel primo anno (a tre, cinque e 11 mesi, con esavalente), due richiami in infanzia e adolescenza (a sei anni e tra 12 e 18 anni, in genere con tetravalente) e un richiamo ogni 10 anni nell'adulto con trivalente.

Malattie causate da Haemophilus influenzae di tipo B


Si tratta di un gruppo di malattie causate da un batterio chiamato appunto Haemophilus influenzae di tipo B (Hib) che può colpire diversi organi (polmoni, cervello, midollo spinale, sangue, ossa, articolazioni).

Come si prende
La trasmissione avviene attraverso contatto diretto, con inalazione di goccioline emesse con le secrezioni naso-faringee da parte di malati e/o portatori.

Perché sono pericolose
Abitualmente, l’Hib dà una malattia simil-influenzale, che si risolve nel giro di qualche giorno. In alcuni casi, invece, l’infezione può evolvere in malattie quali artrite, otite, polmonite, meningite, infezione del sangue e altro. Alcune di queste malattie possono anche manifestarsi in forma grave, richiedendo ospedalizzazione e lunghe terapie e con possibile rischio di morte.

Quando vaccinarsi
Il vaccino anti-Hib è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge. Esiste in forma combinata con altri vaccini, nel cosiddetto esavalente (contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B). Il calendario vaccinale prevede tre dosi nel primo anno (a tre, cinque e 11 mesi).

Poliomielite


È una grave malattia causata da un virus che attacca il sistema nervoso.
Come si prende
Il contagio avviene per via feco-orale, attraverso l’ingestione di acqua o cibi contaminati, o attraverso la saliva e le goccioline emesse con i colpi di tosse e gli starnuti da soggetti ammalati o portatori sani.
Perché è pericolosa
La malattia può essere asintomatica o lieve, con sintomi di tipo influenzale. In alcuni casi, però, comporta infezioni cerebrali e paralisi che possono anche risultare permanenti. Se sono colpiti muscoli importanti per le funzioni vitali (per esempio i muscoli respiratori toracici) può anche essere mortale.
Quando vaccinarsi
Il vaccino anti-polio è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge. Esiste in forma singola oppure combinata con altri vaccini, nel cosiddetto esavalente (contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B) e nel tetravalente (contro difterite, tetano, pertosse e polio).

Il calendario vaccinale prevede tre dosi nel primo anno (a tre, cinque e 11 mesi, con esavalente), una quarta dose a sei anni (con singolo o tetravalente) e un ulteriore richiamo in adolescenza, in genere con tetravalente.


È una malattia infettiva causata da un virus appartenente al gruppo dei Paramyxovirus, conosciuta anche con il nome comune di "orecchioni" perché il suo sintomo caratteristico è proprio il gonfiore della zona posta sotto un orecchio (o entrambi). La malattia è tipica dei bambini tra i 5 e i 10 anni, mentre è molto rara in quelli con meno di due anni.

Come si prende
Il virus responsabile si trasmette attraverso goccioline infette di saliva o di muco nasale, dunque principalmente attraverso colpi di tosse e starnuti, oppure per contatto diretto con superfici contaminate.

Perché è pericolosa
In genere è fastidiosa ma innocua, ma in alcuni casi possono esserci complicazioni anche gravi, tra le quali encefalite, meningite, pancreatite e danni all'udito: in circa 5 casi ogni 100 mila di malattia si verifica la perdita dell'udito. Negli adulti le complicazioni sono più frequenti e nei maschi comprendono anche l'orchite, cioè un'infiammazione dei testicoli che può portare ad atrofia testicolare e, in alcuni casi, anche a sterilità.

Il contagio nelle prime 12 settimane di gravidanza è associato a un aumento del rischio di aborto spontaneo, che arriva al 25%.

Quando vaccinarsi
Il vaccino contro la parotite è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge in Italia. È in genere presente sotto forma di complesso combinato con vaccini contro parotite e rosolia (Mpr, trivalente), oppure parotite, rosolia e varicella (Mprv, tetravalente).

Il calendario vaccinale prevede due dosi: una tra 13 e 15 mesi e una intorno ai 6 anni.

Rosolia


È una malattia infettiva esantematica virale, causata da un virus della famiglia Rubivirus. Colpisce soprattutto i bambini, specialmente tra i 5 e i 14 anni.
Come si prende
La rosolia si trasmette attraverso goccioline di saliva emesse con la tosse, gli starnuti o semplicemente parlando. Nel caso delle donne in gravidanza, il virus riesce ad attraversare la placenta e può così trasmettersi all'embrione o al feto. Un neonato che abbia contratto l'infezione durante la gravidanza rimane contagioso per diversi mesi.
Perché è pericolosa
In genere si manifesta in modo lieve, ma specialmente negli adulti può comportare complicazioni rare ma pericolose, per esempio encefalite. Il rischio maggiore tuttavia riguarda la gravidanza: se viene contratta nei primi mesi di gestazione può infatti essere molto pericolosa per il feto. In questo caso aumenta il rischio di aborto spontaneo e di morte fetale. Inoltre, aumenta il rischio per il bambino di sviluppare la cosiddetta sindrome della rosolia congenita, che può comportare difetti della vista, sordità, malformazioni cardiache e ritardo mentale.
Quando vaccinarsi
Il vaccino contro la rosolia è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge in Italia. È in genere presente sotto forma di complesso combinato con vaccini contro parotite e rosolia (Mpr, trivalente), oppure parotite, rosolia e varicella (Mprv, tetravalente).

Il calendario vaccinale prevede due dosi: una tra 13 e 15 mesi e una intorno ai 6 anni. Il vaccino è vivamente consigliato anche alle donne che desiderano una gravidanza e non hanno mai contratto la malattia.

Epatite B


È una malattia infettiva causata dal virus dell’epatite B, che colpisce il fegato causando perdita di appetito, nausea, ittero e dolori articolari.

Come si prende
Si trasmette attraverso sangue e fluidi corporei, dunque in genere attraverso rapporti sessuali, trasfusioni o uso di droga. Può essere trasmessa anche ai neonati da madri infette.

Perché è pericolosa
In alcune persone che contraggono la malattia l'infezione epatica può cronicizzare e portare alla cirrosi, che talvolta può evolvere fino alla morte.

Quando vaccinarsi
Il vaccino anti-epatite B è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge. Esiste in forma combinata con altri vaccini, nel cosiddetto esavalente (contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae tipo B, epatite B). Il calendario vaccinale prevede tre dosi nel primo anno (a tre, cinque e 11 mesi).

Varicella


È una malattia infettiva esantematica molto contagiosa, causata da un virus del gruppo degli Herpes.
Come si prende
La trasmissione avviene attraverso le goccioline respiratorie che vengono prodotte ed emesse durante la tosse e gli starnuti; inoltre ci si può infettare anche tramite il contatto diretto con le lesioni cutanee. Qualora ci si infetti in gravidanza, il virus è in grado di attraversare la placenta e infettare l’embrione o il feto.
Perché è pericolosa
La varicella è di solito una malattia relativamente benigna, ma può avere un decorso più aggressivo in adolescenti, adulti o persone immunodepresse. Tra le complicanze più frequenti figurano sovrainfezioni batteriche come polmoniti e meningiti, trombocitopenia (diminuzione del numero delle piastrine nel sangue), epatite.

Se la malattia viene contratta durante la gravidanza sia la mamma che l’embrione/feto possono andare in contro a serie complicanze, compresa mortalità neonatale.
Quando vaccinarsi
Il vaccino contro la varicella è uno dei 10 vaccini obbligatori per legge in Italia. È presente in forma singola, oppure combinato con vaccini contro morbillo, parotite e rosolia (Mprv, tetravalente). Il calendario vaccinale prevede due dosi: una tra 13 e 15 mesi e una intorno ai 6 anni.

Malattie da meningococco


Sono malattie infettive invasive causate da alcuni ceppi di un batterio chiamato Neisseria meningitidis. Le forme più comuni sono meningite, un'infiammazione delle meningi, e la sepsi meningococcica, infezione generalizzata dell'organismo. Le meningiti da meningococco sono tra le forme più gravi e pericolose di meningite.

Come si prendono
La trasmissione avviene attraverso goccioline nasali e faringee di persone infette o portatori.

Perché sono pericolose
Perché sono malattie potenzialmente molto gravi, che possono guarire ma spesso lasciano danni permanenti, se non sono addirittura letali.

Quando vaccinarsi
Esistono diversi vaccini contro vari ceppi di meningococco (MenC, MenB e tetravalente ACWY).

Il calendario vaccinale prevede quattro dosi di MEN B entro i 13 mesi di vita; una dose di MenC tra 13 e 15 mesi, in concomitanza con il vaccino MPRV e un richiamo in adolescenza del MenC, meglio se con tetravalente ACWY. Queste vaccinazioni non sono obbligatorie ma caldamente raccomandate.

Infezioni da Pneumococco


Sono infezioni che possono colpire vari organi e distretti del corpo, provocate dal batterio Streptococcus pneumoniae o pneumocococco.
Come si prendono
Lo Pneumococco circola con facilità da soggetto a soggetto: la trasmissione avviene tramite le goccioline di saliva emesse con starnuti, tosse o semplicemente parlando o per contatto diretto con materiale contaminato da saliva infetta.
Perché sono pericolose
Perché queste infezioni possono dare origine a malattie molto gravi, soprattutto in bambini con meno di un anno o in adulti con più di 65 anni, come infezione del sangue, polmonite, meningite, osteomielite (infezione delle ossa).

Queste gravi forme di infezione possono progredire fino alla sepsi, una condizione altamente letale caratterizzata dall'invasione disseminata di batteri nel sangue, con compromissione della funzionalità di molti organi.
Quando vaccinarsi
Il vaccino contro lo pneumococco è vaccino polivalente che protegge contro numerosi ceppi responsabili di malattia. Il calendario vaccinale prevede tre dosi nel primo anno (a tre, cinque e 11 mesi), in concomitanza con l'esavalente. Un'ulteriore dose è prevista dopo i 64 anni. Questa vaccinazione non è obbligatoria ma caldamente raccomandata.


È un'infezione gastrointestinale di origine virale.

 

Come si prende
Il contagio da rotavirus è facilissimo e avviene per via oro-fecale, attraverso cibi, acqua o oggetti contaminati da feci, oppure tramite le goccioline di saliva. Il virus si può trovare su tante superfici ed è piuttosto resistente nell’ambiente.

 

Perché è pericolosa
Nei paesi sviluppati si tratta di una malattia tipicamente non grave, anche se vanno messi in conto la facilità del contagio, il malessere, le giornate perse di scuola o, per i genitori, di lavoro. Inoltre, per i bambini più piccoli c'è da considerare il rischio, sia pure basso, di ricovero se la diarrea si prolunga e il bambino non viene sufficientemente idratato.

 

Nei paesi in via di sviluppo la disidratazione conseguente alla diarrea può essere molto grave e addirittura letale.

 

Quando vaccinarsi
Il calendario vaccinale prevede due o tre dosi a seconda del tipo di vaccino anti-rotavirus, da eseguire tra tre e sette mesi. Questa vaccinazione non è obbligatoria ma caldamente raccomandata.

 

Infezioni da papilloma virus


Sono infezioni provocate da una classe di virus chiamati complessivamente papillomavirus (HPV), che interessano in particolare organi riproduttivi sia nella donna sia nell'uomo.
Come si prende
Si trasmettono soprattutto attraverso i rapporti sessuali, o anche semplici contatti cutanei nell’area genitale
Perché sono pericolose
Molti sottotipi di papillomavirus sono in realtà inoffensivi. Altri possono causare malattie fastidiose ma benigne, come le verruche cutanee o genitali (condilomi). Altri ancora sono cancerogeni: alcuni sottotipi sono responsabili del 99% dei casi di tumore della cervice uterina, il quarto tumore più comune nella popolazione femminile a livello mondiale.
Quando vaccinarsi
Il calendario vaccinale prevede due o tre dosi, a seconda del vaccino, a partire dai 12 anni di età, sia nei maschi sia nelle femmine. Ma può essere fatto anche dopo (ma preferibilmente prima dell'inizio dell'attività sessuale). Questa vaccinazione non è obbligatoria ma caldamente raccomandata.

Influenza

Si tratta di una nota e comune malattia infettiva stagionale provocata da virus influenzali.

Come si prende
Il contagio avviene attraverso le goccioline di saliva che vengono prodotte ed emesse durante la tosse, gli starnuti e la fonazione (il semplice parlare). Ma ci si può ammalare anche tramite il contatto con oggetti o superfici (anche le mani) sui quali si sono depositate le goccioline di saliva o le secrezioni di persone ammalate.

Perché è pericolosa
Nella grande maggioranza dei casi l'influenza è solo un grosso fastidio. A volte, però, può causare complicazioni anche molto gravi e, talvolta, mortali, specialmente in persone con un sistema immunitario compromesso o indebolito, come anziani o donne incinte.

Quando vaccinarsi
All'inizio della stagione influenzale, in genere a partire da settembre-ottobre. Per alcuni soggetti a rischio, come anziani, persone – anche bambini - colpite da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza (malattie respiratorie, cardiache, renali, epatiche, del sangue, del sistema immunitario, tumori ecc.), donne incinte, la vaccinazione è gratuita. Altrimenti va acquistata (costa intorno ai 10-20 euro a seconda del vaccino).

La vaccinazione contro l'influenza è caldamente raccomandata in gravidanza (in questo caso va effettuata nel secondo o terzo trimestre). Al momento, in Italia i bambini non sono considerati una categoria a rischio e quindi non sono sottoposti a vaccinazione gratuita. Questo però non significa che la vaccinazione in questa fascia d'età sia inutile, anzi: ci sono paesi (Stati Uniti, Canada. Gran Bretagna) in cui viene effettuata e molti pediatri la raccomandano anche nel nostro paese.

Fonti per questo articolo: sito web Vaccinarsi; sito web Epicentro; Il bambino nella sua famiglia, guida della Società italiana di pediatria preventiva e sociale

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