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Palloncini: nemici dell’ambiente e della sicurezza, soprattutto quella dei bambini

di Nostrofiglio Redazione - 27.05.2022 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Da un'indagine Altroconsumo sulla sicurezza dei palloncini risulta che spesso sono pericolosi perché non rispettano le norme di sicurezza e i controlli

Indagine Altroconsumo sulla sicurezza dei palloncini

Il lancio dei palloncini è il simbolo per eccellenza di feste e momenti gioiosi, sono immancabili alle feste dei bambini e non passano mai di moda. Vengono venduti per pochi euro, soprattutto online, ma spesso arrivano a casa senza etichetta e contengono sostanze dubbie. Sfuggono facilmente alle regole di sicurezza chimica e ai controlli. 

E' per questo motivo che Altroconsumo ha effettuato un'indagine acquistando 12 confezioni di palloncini, per la maggior parte online (su Amazon e Wish) e in due negozi su strada e li ha fatti analizzare in laboratorio.

7 palloncini su 12 contengono composti chimici potenzialmente cancerogeni in concentrazione superiore al limite di sicurezza previsto dalla normativa dei giocattoli.

Si tratta di nitrosammine o nitrosabili (che sono precursori delle prime, cioè sostanze che possono trasformarsi in nitrosammine).

In questo articolo

Cosa sono le nitrosammine?

Sono composti classificati dalla Airc, l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, che ha un'autorità indiscussa in questo campo, come probabili cancerogeni. Possono aumentare il rischio di tumori gastrici e all'esofago, se ingeriti oltre la soglia di sicurezza.

La correlazione non è stata dimostrata con assoluta certezza, tuttavia il principio di precauzione impone che si faccia molta attenzione alla loro presenza nei prodotti, specialmente se destinati ai bambini.

Nel caso dei palloncini, le nitrosammine si formano durante la lavorazione della gomma, naturale o artificiale, quando viene sottoposta al processo di vulcanizzazione, un procedimento che richiede temperature elevate e che garantisce che la gomma sia resistente.

Se il bambino gonfia il palloncino mettendolo in bocca, la gomma potrebbe rilasciarle con il rischio che vengano così ingerite.

Da notare che questa non è l'unica fonte di nitrosammine cui siamo esposti. Queste sostanze sono comuni anche nel cibo che consumiamo, in particolare nella birra, nei salumi e nelle conserve ittiche sotto sale e si formano all'interno del nostro organismo quando consumiamo carni conservate e insaccati che contengono nitriti e nitrati.

Per garantire la salute, esistono limiti di legge sia per la presenza di nitrosammine nei giocattoli, sia per l'uso di nitriti e nitrati come conservanti.

Una direttiva (2009/48/CE) impone a tutti i giocattoli un limite di sicurezza massimo di 0,05 mg di nitrosammine e di 1 mg di sostanze nitrosabili per kg di materiale:

  • 3 prodotti sono risultati entro le soglie accettabili;
  • 2 sono a cavallo
  • 7 le hanno superate.

La quantità di nitrosammine rilevata in questi prodotti va da 0,01 a 0,96 mg/kg: i palloncini con le analisi peggiori contengono nitrosammine in quantità 19 volte superiore al limite di legge. La quantità di sostanze nitrosabili va invece da 0,11 a 5,85 mg/kg: i palloncini peggiori contengono sostanze nitrosabili in quantità 6 volte superiore al limite di legge.

Trattandosi di oggetti che sono spesso gonfiati a bocca, anche se non si dovrebbe, la possibilità che queste sostanze vengano almeno in parte ingerite è tutt'altro che remota.

Come in altri casi analoghi, sono stati segnalati alle autorità i prodotti che, a seguito delle verifiche di Altroconsumo, sono risultati non conformi alla legge, chiedendone il ritiro immediato dal mercato. La presenza di nitrosammine e sostanze nitrosabili oltre i limiti in questi giocattoli non è un problema nuovo: altre organizzazioni di consumatori in Unione Europea, facendo le stesse verifiche, hanno rintracciato diversi palloncini che sforano le soglie di sicurezza.

Per questo motivo, Altroconsumo ha scritto al Ministero dello Sviluppo Economico chiedendo una verifica dei suddetti materiali al fine di garantire la massima tutela e sicurezza dei consumatori, ma soprattutto dei bambini dato che si tratta di prodotti che finiscono spesso nelle loro mani.

Inoltre, Altroconsumo ha contattato le due piattaforme di shopping online dove è stata acquistata la maggior parte delle confezioni di palloncini: a seguito della segnalazione, Amazon si è prontamente attivata e ha rimosso i prodotti in questione.

Cosa deve riportare l'etichetta?

L'etichetta dei palloncini deve riportare per legge una serie di avvertimenti importanti, oltre al classico marchio CE che indica la conformità alle normative europee.

Sono giocattoli potenzialmente pericolosi, perché potrebbero essere ingeriti dai più piccoli. Devono riportare: 

  • l'indicazione del divieto di utilizzo per bambini con meno di tre anni
  • un'avvertenza per prevenire l'asfissia da ingestione di palloncini non gonfiati o scoppiati, che si possono attaccare facilmente alla gola dei bambini, impedendo il respiro.

In Olanda e Germania è obbligatorio anche indicare che, per motivi di sicurezza, è preferibile non portare i palloncini alla bocca, ma gonfiarli solo con una pompa. I prodotti che Altroconsumo ha acquistato non sempre hanno etichette in regola. In particolare, 2 sacchetti di palloncini, entrambi acquistati online su Wish, non riportano nessuna indicazione e 1 non riporta le informazioni in italiano.

Per quanto riguarda l'avvertenza di utilizzare la pompa e non la bocca per gonfiarli, questa precisazione, che è volontaria in Italia, ma obbligatoria in altri Paesi Ue, è presente in 7 confezioni di palloncini su 12.

L'impatto dei palloncini sull'ambiente

I  palloncini che volano hanno un impatto negativo sull'ambiente. Inquinano e possono essere letali per la fauna selvatica.

Secondo i dati dell'University of Tasmania, pubblicati da Ocean Conservancy, i frammenti di palloncini sono il terzo rifiuto più pericoloso per tartarughe, uccelli marini e foche, che li scambiano per cibo.

L'Unione Europea non li ha però vietati: la direttiva SUP (Single Use Plastic) sulla plastica monouso, in vigore dal 3 luglio 2021, vieta soltanto la vendita dei bastoncini di plastica utilizzati come sostegno e prevede che abbiano un'etichetta che riporti come bisogna smaltirli.

È quindi molto importante non disperderli mai nell'ambiente. Dopo le festicciole all'aperto, bisogna sempre raccogliere da terra i palloncini rotti e buttarli nell'indifferenziata.

Consigli per usare i palloncini in sicurezza

Ecco qualche consiglio per usare i palloncini in sicurezza:

  • Verifica che il prodotto abbia almeno un'etichetta a norma (controlla il marchio CE e le indicazioni di utilizzo)
  • Per gonfiarli usa una pompa
  • Se sgonfi, non lasciarli in mano a bambini di età inferiore agli otto anni
  • Non lasciare che siano messi in bocca
  • Butta immediatamente quelli rotti o scoppiati nel bidone dell'indifferenziata
  • Segnala al venditore se i palloncini emanano un odore forte e non utilizzarli

Per info Altroconsumo

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