La celiachia è una malattia cronica che colpisce tantissimi bambini e ragazzi in Italia. Oltre 32.000 studenti delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado convivono con questa condizione e affrontano ogni giorno le sfide che ne derivano, soprattutto a scuola. Qui, uno dei momenti più difficili è spesso rappresentato dal pranzo in mensa, dove il rischio di contaminazione è alto e dove i compagni non sempre comprendono la necessità di una dieta priva di glutine.
L'Associazione Italiana Celiachia (AIC) lavora da anni per garantire che la scuola sia un ambiente sicuro e inclusivo per tutti gli studenti, anche per quelli celiaci. Attraverso iniziative come "In fuga dal glutine" e "A scuola di celiachia", l'associazione si impegna a formare insegnanti, personale scolastico e studenti non celiaci, con l'obiettivo di diffondere una corretta informazione sulla celiachia e preparare i ristoratori del futuro a gestire le necessità di chi convive con questa malattia.
La storia di Martina: accettare la celiachia in giovane età
Martina è stata diagnosticata celiaca a 7 anni e mezzo, e accettare la malattia non è stato facile. "Odiava andare alle feste o portare la merenda a scuola in una borsa speciale," racconta sua madre Sara. "Non voleva aprirla davanti agli altri, tanto che spesso non mangiava affatto." Oggi, Martina ha 10 anni ed è più serena: "Abbiamo imparato tutti a convivere con la malattia, e io, che sono insegnante, ho deciso di promuovere i progetti di AIC nella mia scuola per migliorare la conoscenza della celiachia tra docenti e studenti."
Martina è solo una dei tanti giovani studenti italiani che convivono con questa malattia. Secondo i dati del Ministero della Salute del 2022, i bambini e ragazzi celiaci rappresentano circa il 13% del totale delle persone diagnosticate.
Il diritto al pasto senza glutine: un obbligo nelle mense scolastiche
Grazie alla Legge quadro n. 123/2005, le mense scolastiche in Italia sono tenute a fornire pasti senza glutine, previa richiesta. Questo diritto fondamentale è cruciale per i bambini celiaci, per i quali la dieta senza glutine rappresenta l'unica terapia efficace.
Tuttavia, come spiega la presidente di AIC, Rossella Valmarana, ci sono ancora situazioni in cui questa legge non viene applicata in maniera completa. "In quei casi, AIC interviene immediatamente per assicurarsi che i diritti degli studenti celiaci siano rispettati. I pasti senza glutine devono essere di pari valore nutrizionale rispetto a quelli degli altri bambini, affinché nessuno si senta escluso."
Progetti per un'inclusione consapevole: "In fuga dal glutine" e "A scuola di celiachia"
AIC ha sviluppato due progetti rivolti alle scuole e agli istituti alberghieri per sensibilizzare e formare su questa tematica.
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"In fuga dal glutine": dedicato alle scuole dell'infanzia e primarie, offre giochi, favole e materiali didattici per insegnare ai bambini cosa sia la celiachia. Si tratta di un progetto completamente gratuito, che include anche un incontro formativo per i docenti sui temi della gestione della celiachia a scuola e in mensa.
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"A scuola di celiachia": rivolto agli Istituti Alberghieri, mira a formare i futuri ristoratori sulla gestione di una cucina senza glutine. Gli studenti hanno anche l'opportunità di fare progetti di alternanza scuola-lavoro presso locali aderenti al programma Alimentazione Fuori Casa di AIC, che raccoglie oltre 4.000 esercizi commerciali formati su questo tema.
Rientro a scuola: consigli per genitori e insegnanti
Per aiutare i genitori di bambini celiaci a gestire al meglio il ritorno a scuola, AIC ha stilato una serie di consigli pratici:
- Richiedere la dieta senza glutine: rivolgersi all'ATS, al Comune o alla scuola per compilare la modulistica necessaria. È indispensabile una certificazione del medico che attesti la diagnosi di celiachia.
- Mangiare insieme agli altri compagni: i bambini celiaci possono e devono mangiare insieme agli altri, prestando attenzione a evitare la contaminazione. Gli insegnanti possono sensibilizzare i compagni, aiutando a prevenire comportamenti rischiosi come scambi di posate o lanciare briciole di pane.
- Partecipazione ad attività manuali: i materiali come argilla, creta o pastelli sono sicuri, mentre per le farine è meglio optare per versioni senza glutine, in modo che tutti i bambini possano partecipare senza rischi.
- Gite scolastiche: è fondamentale collaborare con la scuola per scegliere strutture che garantiscano pasti senza glutine, e AIC offre una guida di locali certificati per aiutare nella scelta.
Come far aderire la propria scuola ai progetti "In fuga dal glutine" o "A scuola di celiachia"?
Segnalate la vostra scuola all'AIC Locale che provvederà a presentare il progetto ai dirigenti scolastici, e l'istituto, se interessato, potrà aderire.
Fonti
- Legge quadro n. 123/2005 a favore dei soggetti con celiachia
- Celiachia.it