Sulla rivista Pediatrics è stato pubblicato un interessante studio riguardo la sempre più presente pubblicità di prodotti alimentari o direttamente collegati al cibo, all'interno di palinsesti televisivi per piccini.
I ricercatori guidati dalla Dott.ssa Jennifer Emond, della Dartmouth School of Medicine, hanno infatti analizzato per un anno (dal 2012 al 2013) le réclame di 51 prodotti alimentari all'interno dei canali statunitensi più seguiti dai bambini (Nickelodeon, Disney XD ecc...), studiandone la tipologia di messaggio e l'incidenza sul comportamento dei piccoli spettatori.
Pubblicità mirate e molto efficaci
Osservando i vari spot, si è notato che quasi la metà di essi (25, ovvero il 49%) erano stati pensati direttamente per i genitori, enfatizzando il lato salutare e genuino del prodotto, mentre quelli ricolti ai bambini prediligevano un approccio più giocoso.

Generazione spot
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Ciò che è saltato all'occhio degli esaminatori è però l'effetto indiretto che simili lanci pubblicitari sortivano sui giovani soggetti sottoposti al test: era stato chiesto infatti a 60 bambini dai 2 ai 5 anni di guardare un programma di 14 minuti intervallati dalle pubblicità sopracitate, dando anche loro un certo numero di snack da consumare a piacimento durante la visione.
Ne è emerso che i bimbi che vedevano pubblicità di cibi, alla fine del programma avevano consumato una maggiore quantità di snack rispetto agli altri piccoli spettatori.

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Gli esperti hanno sottolineato il ruolo dei genitori che, potrebbero prevenire malsane abitudini alimentari semplicemente controllando e restringendo il tempo dei bambini lasciati davanti alla tv.
FONTE: Pediatrics