L'alimentazione del bambino tra il primo anno di vita e i tre anni è un'altalena di prove ed errori per capire i gusti del piccolo e ampliare il più possibile il range di alimenti nei suoi pasti quotidiani. Mangiare sano è un'abitudine che si impara da piccoli, ma il carattere, i capricci oppure semplicemente i gusti non permettono ad alcuni genitori di integrare nuovi cibi o semplicemente di uniformare i pasti per tutta la famiglia. Far mangiare sano i bambini con la carne ad esempio è spesso una sfida come quella per le verdure: anche il piatto più appetitoso non riesce ad attirare l'attenzione del piccolo che, anzi, quando vede carne in ogni forma nel piatto comincia a fare capricci, a ruotare vorticosamente la testa se è piccolo oppure a spingere via la pietanza come gesto di rifiuto.
La dieta mediterranea, regina della dieta sana per tutta la famiglia, prevede una grande varietà di alimenti che includono anche carne e pesce nella famiglia delle proteine. Per chi ha scelto di portare avanti questo tipo di alimentazione, un bambino che non mangia la carne può diventare difficile da gestire. Ecco quindi qualche piccolo trucco per aiutarli ad apprezzarla.
In questo articolo
Far mangiare la carne ai bambini, perché la rifiutano?
Partiamo subito col dire che non c'è una regola, ogni bambino è a sé. E così anche ogni mamma e papà, che hanno modi di fare e un approccio al cibo personale il quale, ovviamente, si trasferisce sulle abitudini familiari. In alcuni casi, come quelli di alimentazione selettiva, il bambino sceglie di mangiare alcuni alimenti evitando accuratamente una lunga lista di cibi. I genitori entrano in una spirale che avalla questa abitudine "pur di vederlo mangiare". Sebbene intorno ai due anni la neofobia, ovvero la paura del nuovo, può essere strettamente correlata al cibo ma anche all'ambiente familiare, come lascia ben intendere la ricerca "Food neophobia in children and its relationships with parental feeding practices/style" pubblicata su Woodhead Publishing Series in Food Science, Technology and Nutrition.
Spesso è fisiologica e non deve destare preoccupazione, sia che si rivolga a un alimento come la carne, sia che preveda l'interesse del bambino verso un piccolo elenco di cibi.
I bambini che non mangiano carne in questa fascia d'età possono ritrovare in questo alimento diversi limiti. Il primo, ovviamente da non sottovalutare, è una questione di gusto: alcuni studi sulle preferenze che i bambini hanno da piccoli hanno rivelato che sono decisi a mostrare ciò che gli piace e cosa no anche quando ancora non sanno parlare. Altri motivi per cui i bambini non mangiano carne? La sua consistenza, la poca variazione sul tema (quando ad esempio un genitore la propone sempre allo stesso modo).
Se il bambino non mangia carne sta facendo i capricci o no?
Molti genitori passano alla linea dura e costringono il bambino a mangiare carne controvoglia perché credono che si tratti di capricci sterili, senza alcun fondamento. Il bambino si "impunterebbe" a non mangiare la carne quando la vede nel piatto senza alcuna base (gusti, consistenza o piatto che non piace). In alcuni casi, soprattutto intorno ai Terrible Two, può certamente essere così. In altri invece è bene valutare il comportamento del bambino perché costringerlo a mangiare la carne può portare a disturbi più gravi (come appunto quelli di alimentazione selettiva che si possono protrarre anche in adolescenza).
Trucchi e consigli per far mangiare (e apprezzare!) la carne ai bambini
Un primo passo da fare per variare la abitudini familiari rispetto al consumo della carne è variare. Questo vuol dire che magari il bambino intorno ai 3 anni vede la fettina di carpaccio di vitello nel piatto, la riconosce subito come "carne" e la rifiuta a priori per vari motivi. Insistere non porta di solito i genitori a vedere realizzato il loro proposito di integrare la carne nell'alimentazione del figlio.
Anzi, come abbiamo visto questo atteggiamento può persino peggiorare la situazione.
Tra i trucchi e i consigli che abbiamo raccolto per aiutare i bambini ad apprezzare la carne c'è quella che è valida anche per le verdure: camuffarla. Regalargli un nuovo aspetto, proporla in versioni sempre nuove e originali che diventano interessanti per il bambino in quanto nuove. Alla base di questi consigli ce n'è solo uno: meglio non parlare davanti al bambino del suo rifiuto. Discuterne tra mamma e papà e provare nuove tattiche in cui tutta la famiglia è coinvolta è la strada per aiutare il bambino ad accettare le novità quando magari non è propenso a farlo.
- Frullare la carne, aumentandone le dimensioni man mano che il bambino mostra interesse
- Farlo mangiare a tavola con gli altri della famiglia, così che l'esempio (cioè vedere che gli altri mangiano tutto senza storie, assaggiano e gustano) possa fare effetto a lungo termine
- Trasformare la carne in polpettine o hamburger da condire in base ai gusti del bambino
- Inserire la carne nella pasta fresca come i ravioli oppure nel ragù che va a condire le tagliatelle
- Variare la tipologia di carne: non solo vitello o pollo ma anche coniglio e tacchino sono gustose per i bambini
- Uniformare i pasti per tutta la famiglia, così da non creare differenze evidenti tra i vari membri della famiglia
Ricette per far mangiare la carne ai bambini
Secondi di carne per bambini
Pollo con mela
Una fettina ai ferri condita con un po' di purea di mela che dolcifica il piatto e lo rende più delicato al palato dei bambini, anche quelli più piccoli.
Polpettine di pollo e patate senza uova
Lessato il pollo, si frulla e poi si mescola con una patata lessa schiacciata e formaggio grattuggiato. Dopo averle impanate nel pangrattato si mettono in teglia con un filo d'olio e vengono cotte a 200 gradi nel forno statico per circa 15 minuti.
Cotoletta o scaloppina di vitello
Anche questa può essere fatta senza uovo, con una leggera panatura di farina o pangrattato e cotta in forno. Il tocco in più è aggiungere poco aglio granulare e formaggio grattuggiato nella panatura così risulterà più gustosa.
Bocconcini di carne con purea di verdure
Preparate delle polpettine con il trito di vitello, si possono decorare con delle purea colorate in base ai gusti del bambino: verde con spinaci, arancione con la zucca o la carota, giallo con la patata. Così da rendere il piatto più divertente, diverso dal solito.
Fonti per l'articolo: Woodhead Publishing Series in Food Science, Technology and Nutrition, "Food neophobia in children and its relationships with parental feeding practices/style2