Il mio bimbo col cibo gioca e basta: che cosa posso fare?
Nei primi due anni di vita, pasticciare col cibo è del tutto normale: i bimbi vogliono capire perché i piselli rotolano, quanto è morbido il purè di patate, quanto sono elastiche le penne della pasta e quanto sono dure le patate. Mettiti l'animo in pace: compra un bavaglino grande e metti un panno di cerata sulla tovaglia.
Fino a due-tre anni bisogna lasciare sperimentare, a quattro-cinque è utile un po' di bon ton a tavola
Se però i bimbi di quattro o cinque anni mettono ancora le mani nel cibo, pasticciano perché sono sazi, annoiati o perché vogliono provocare. Allora, in questo caso, aiuterà la fermezza: "Hai finito e non vuoi più mangiare? Allora tiro via il piatto, alzati pure!”
I bimbi hanno bisogno di mangiare carne regolarmente?
Non è necessario! Dipende da cos’altro mangia il bimbo.
Occhio alla dieta vegana, più restrittiva di quella vegetariana, perché non consente neanche latticini e uova. Il bambino rischia una forte carenza di ferro, calcio e vitamina B12
Sarebbe un problema solo se avessi intenzione di alimentarlo secondo una dieta di tipo vegano, ossia rinunciando a tutti i cibi animali, e quindi anche a latticini, uova e pesce: in questo caso verrebbero a mancare ferro, calcio e vitamina B12. Se questi prodotti sono comunque e sempre nel menù, un’alimentazione senza carne va bene. Inoltre, chi mangia alimenti ricchi di vitamina C (come succo d’arancia o verdura cruda) aiuta il corpo ad assumere il ferro dai cereali. Un po’ più difficile è un’alimentazione priva di pesce nel caso di bambini dai sei ai 12 mesi: faresti meglio a farti consigliare da un esperto.
E' necessario almeno un pasto caldo al giorno?
Mangiare un pasto caldo o freddo è indifferente. Ma i cibi cotti sono importanti per variare il menù. In più i pasti caldi sono quasi automaticamente più ricchi di sostanze nutritive rispetto ai pasti freddi: pasta, patate, carne e uova, alimenti che si possono consumare solo se cotti, contengono molti carboidrati.
Bere mentre si mangia: rovina l’appetito?
Al contrario: spesso il cibo "scivola" meglio e si deglutisce più volentieri. In più bere mentre si mangia rappresenta la possibilità più semplice di coprire il fabbisogno giornaliero di liquidi. I bambini fino ai dieci anni hanno bisogno di circa 800 – 1000 ml al giorno, ma se fa caldo o se fanno sport, anche di più.
Continua a masticare il cibo e impiega ore per finire: che cosa fare?
Forse lo hai sgridato un po' troppo e si sente offeso!
Mangiare in compagnia di qualche piccolo amico, fa venire un po' di appetito anche ai bambini più inappetenti. Provare per credere
Invita a pranzo la cuginetta o l'amico preferito: in compagnia ritroverà l'appetito! Puoi anche provare a preparargli dei piatti unici: sono completi da un punto di vista nutritivo e senza ombra di dubbi molto più veloci da finire.
Che cosa faccio se mio figlio vuole sempre dolci?
La voglia di dolce non è innata, ma è assorbita con il dolce del latte materno: vietare quindi non porta a niente. Sarebbe però opportuno stabilire un po’ di regole, come ad esempio una “pausa dolce” il pomeriggio sul divano. E poi subito a lavare i denti! Poi calmare anche la voglia di dolce cucinandogli un bombolone con la marmellata o una bella torta fatta in casa.
I bimbi qualche volta possono bere un sorso di vino?
Assolutamente no.
L'alcol deve essere tabù per i bambini. Potrebbe danneggiare il fegato non ancora maturo
Secondo Bernd Simon, pediatra tedesco, anche se con un sorso non si ubriacano, per i bambini l’alcol è un tabù per tre motivi: non dovrebbero venire abituati al gusto dell’alcol, per non abbassare la soglia della tollerabilità favorendo quindi la tendenza alla dipendenza; i bambini devono imparare sin da piccoli che l’alcol è qualcosa solo per gli adulti, così come solo gli adulti possono guidare le automobili; l’alcol è un veleno per i bambini, perché danneggia il loro fegato non ancora maturo.
Il bimbo per lunghi periodi vivrebbe solo di latte e biscotti. Che fare?
Non ti preoccupare troppo e accetta questa "mania" che, di solito, è transitoria. Può esserci il periodo del "latte e biscotti" come il periodo del "voglio i passati di quando ero piccolo". Analizza comunque il bambino per vedere se prova qualche disagio particolare.
Per invogliare un po' il bambino a mangiare usa un po' di fantasia nella presentazione dei cibi. Es. con le rondelle di banana fai un fiore, il parmigiano sulla pasta diventa la neve che cade e cade ... brrrr, che freddo!
Che cosa fare se in certi periodi il bambino mangia pochissimo?
Non insistere, ma soprattutto non ricorrere ai ricatti: non serviranno a nulla. Nel bambino ci sono dei periodi fisiologici di inappetenza soprattutto nel secondo anno di vita, dato che l'accrescimento sia in peso che in altezza subisce un netto rallentamento.
E se spilucca ma non finisce mai quello che ha nel piatto?
Probabilmente il tuo bambino non dà molta importanza al cibo. Potresti provare a coinvolgerlo nella preparazione della cena: qualche volta giocare insieme al cuoco offre buoni risultati. Inoltre, piuttosto che obbligarlo ai pasti, offrigli durante la giornata dei piccoli spuntini.
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