Il tempo passato davanti alla TV a quattri anni di vita è fortemente associato al rischio di obesità qualche anno dopo, a sette anni. A sottolineare ancora una volta l'effetto deleterio di un eccesso di esposizione agli schermi, in particolare alla televisione, sono i risultati di uno studio spagnolo che ha coinvolto 1480 bambini delle città di Sabadell e Valencia, pubblicati a dicembre sulla rivista Pediatric Obesity.
L'obiettivo dei ricercatori era valutare l'effetto di cinque ambiti tipici dello stile di vita – livello di attività fisica, ore di sonno, tempo davanti alla TV, consumo di alimenti di origine vegetale e consumo di cibi ultra-processati (molto ricchi di zuccheri, sale e grassi e di scarso valore nutrizionale) – sulla comparsa durante l'infanzia di fattori di rischio cardiometabolico come sovrappeso e obesità. I fattori relativi allo stile di vita sono stati documentati tramite questionari ai genitori quando i bambini avevano quattro anni, mentre le valutazioni cliniche sul rischio cardiometabolico sono state condotte all'età di sette anni.
È emerso chiaramente che l'adesione a quattro anni a uno stile di vita più salutare – con un buon livello di attività fisica e di sonno notturno, un consumo adeguato di frutta e verdura ma limitato di cibi ultra-processati e un tempo limitato passato davanti alla TV – si associa a un rischio minore di manifestare a sette anni sovrappeso o obesità. Non solo: tra tutti i fattori presi in considerazione, i ricercatori hanno scoperto che è proprio il tempo passato davanti alla TV quello che pesa di più.
Ma attenzione, non è solo questione di sedentarietà: i risultati dello studio mostrano infatti che il tempo passato in altre attività sedentarie, come leggere, scrivere, disegnare o fare puzzle, non risulta associato a un aumento del rischio di obesità.
"Il fatto è che quando i bambini guardano la televisione, sono anche esposti a una gran quantità di spot pubblicitari relativi a snack, merendine e bevande decisamente poco salutari, che ovviamente li incoraggiano a consumarli" ha spiegato Dora Romaguera, una delle coordinatrici della ricerca. E secondo un'altra ricercatrice, Silvia Fernandez, guardare la tv "disincentiva l'attività fisica e riduce o disturba il tempo che dovrebbe essere dedicato al sonno". Invece, dormire un adeguato numero di ore durante la prima infanzia è fondamentale per un adeguato controllo del peso corporeo qualche anno dopo.