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Quando introdurre i frutti di mare nella dieta dei bambini?

di Giorgio Crico - 22.05.2023 - Scrivici

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Alimento gustoso da consumare con moderazione in un'alimentazione varia ed equilibrata: quando introdurre i frutti di mare nella dieta dei bambini piccoli?

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Quando introdurre i frutti di mare nella dieta dei bambini?

Andiamo a grandi passi verso l'estate, stagione che porta tantissimi benefici ai bambini ma, sulle nostre tavole, anche un caleidoscopio di alimenti che gustiamo molto meno, durante la stagione fredda. Tra questi, ci sono anche i frutti di mare. Abbiamo chiesto a Romina Cervigni, nutrizionista e responsabile scientifico della Fondazione Valter Longo Onlus, di parlarci dei pregi nutritivi del mondo delle cozze, delle vongole e dei polpi, provando anche a indicarci degli abbinamenti e, soprattutto, delle ricette. Non solo: la dottoressa ci ha anche indicato come e soprattutto quando introdurre i frutti di mare nella dieta dei nostri bambini.

Frutti di mare: proprietà nutrizionali e dieta della longevità

Dottoressa Cervigni, cosa sono i frutti di mare da un punto di vista nutritivo? Che ruolo hanno all'interno della dieta della longevità?

I frutti di mare sono fonte di proteine ad alto valore biologico, di acidi grassi buoni polinsaturi della famiglia omega 3 e di diverse vitamine del gruppo B e minerali, quali ferro, iodio, zinco e selenio. Per questo, possono essere assunti in un'alimentazione varia ed equilibrata come la dieta della longevità, con qualche piccola accortezza.

Frutti di mare: quanto spesso fa bene mangiarli?

Sono un alimento inseribile a piacimento all'interno di un regime nutrizionale oppure ci sono limitazioni e accorgimenti da tenere presenti? Quante volte alla settimana è meglio mangiarli?

Per quanto riguarda quantità e frequenze di consumo, bisogna fare una distinzione in base alle diverse tipologie. È possibile consumare i molluschi classici (polpo, seppie ecc.) anche tre o quattro volte alla settimana, mentre bisogna fare attenzione ai molluschi bivalvi (cozze, vongole, ecc.) sia nella pulizia che nella frequenza di consumo; è consigliabile un singolo apporto settimanale.

Introdurre i frutti di mare: i rischi di un consumo eccessivo o errato

Sono spesso fonte di inquinanti ambientali, inoltre se non vengono cotti adeguatamente, possono rappresentare un serbatoio di infezione se contenenti il Toxoplasma, parassita responsabile della Toxoplasmosi nell'uomo, particolarmente pericolosa nei riguardi delle gestanti. Sono dunque da consumare con moderazione e ben cotti.

Per quanto riguarda i crostacei, non bisogna eccedere nelle quantità a causa del loro elevato apporto di colesterolo, più che altro nei casi di soprattutto in individui ipercolesterolemici.

Frutti di mare: ricette migliori e buoni abbinamenti

Ci può fare degli esempi di buoni abbinamenti e, soprattutto, di ricette da consigliare che contengano frutti di mare, magari ispirate alla dieta della longevità?

Come per le altre fonti proteiche, si consiglia di consumare i frutti di mare all'interno di un piatto completo, accompagnati da una fonte di carboidrati complessi quali pasta, riso, patate, da una di grassi buoni, come l'olio extra vergine d'oliva, e a una di fibre, come le verdure di stagione. È lo stesso approccio che troviamo nelle seguenti ricette:

  • Polpo con crema di patate dolci e olio evo, cime di rapa e pomodorini secchi
  • Riso rosso con gamberetti, broccoli, olio evo e mandorle in scaglie
  • Insalata gamberi e zucchine

Ricetta dell'insalata di gamberi e zucchine:

Ingredienti

  • 100 g di gamberi o gamberetti
  • 1 zucchina
  • 6 pomodorini gialli
  • 10 g di mandorle in scaglie
  • Il succo di mezzo lime
  • Menta

Procedimento:

Se non si è sicuri della provenienza dei gamberi, meglio procedere con la marinatura con olio evo e limone, da lasciare a riposo per qualche ora in frigorifero. Cuocete poi in padella per qualche minuto. Contemporaneamente, tagliate la zucchina in fettine molto sottili e procedete con la marinatura in olio e limone o lime. Aggiungete i pomodorini tagliati a metà, i gamberi, qualche fogliolina di menta, se gradita, e mescolate il tutto. Infine, guarnite con scaglie di mandorle e consumare con crostini o una fetta di pane integrale tostato, per bilanciare il pasto e accompagnare l'insalata con una fonte di carboidrati.

Quando introdurre i frutti di mare nella dieta dei bambini

Essendo i frutti di mare alimenti allergizzanti, è consigliato introdurli gradualmente durante lo svezzamento del bambino, non prima del quarto-sesto mese e preferibilmente dopo l'ottavo mese, sebbene attualmente non ci sia alcuna evidenza che l'introduzione tardiva di tali alimenti possa prevenire l'allergia.

Un'esposizione più avanzata nell'età del bambino, invece, sembra possa aumentare il rischio di sensibilizzazione. Inoltre, essendo i frutti di mare spesso fonti di inquinanti ambientali, si consiglia un consumo e una frequenza ancor più moderata durante la prima infanzia.

L'intervistata

L'intervistata

Romina Inès Cervigni, biologa nutrizionista della Fondazione Valter Longo Onlus, ha al suo attivo un dottorato di ricerca alla Open University nel Regno Unito conseguito focalizzando i suoi studi in ambito oncologico. Ha collaborato, inoltre, con il Comitato Nazionale delle Ricerche (CNR) di Napoli e con l'Università VitaSalute San Raffaele di Milano, occupandosi di malattie neurodegenerative. Grazie ai suoi studi in Nutrizione e Dietetica, con un Master di secondo livello all'Università Politecnica delle Marche, integra fra le sue competenze le terapie farmacologiche per diverse patologie attraverso una terapia alimentare. Collabora con la Fondazione Valter Longo Onlus fin dalla sua creazione e assiste quotidianamente pazienti con diverse patologie provenienti da tutto il mondo.

 

Sei un'azienda virtuosa? la Fondazione Valter Longo Onlus incoraggia le aziende a sostenere gli eventi di raccolta fondi. Questi aiuti contribuiscono alla realizzazione dei progetti di assistenza sanitaria nutrizionale per le persone più fragili o in situazione di difficoltà.

La Fondazione può organizzare per le aziende: assistenza nutrizionale, consulenza alla mensa aziendale, studio clinico per i dipendenti, libretti della longevità, webinar ad hoc e molto altro ancora.

Per approfondimenti:

https://www.fondazionevalterlongo.org/programmi-di-welfare-aziendale/

Oppure scrivi a corporate@fondazionevalterlongo.org all'attenzione di Rita Bonzio.

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