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Sale e bambini: quando usarlo e cosa dice l'Oms

di Francesca De Ruvo - 03.10.2020 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Un eccessivo apporto di sale rappresenta un serio rischio per la salute, motivo per cui dovremmo stare attenti alle nostre abitudini a tavola. Quando si tratta dei bambini poi, è necessario qualche accorgimento in più per garantire loro il giusto apporto di sale, sostanza di cui troppo spesso tendiamo ad abusare.

In questo articolo

È la dose che fa il veleno

Ipertensione arteriosa, problemi cardiovascolari e obesità sono i principali rischi connessi a un consumo smisurato di sodio, il principale costituente del sale. Per prevenire tali patologie è buona norma fare attenzione alla quantità di sodio che assumono non solo gli adulti, ma anche i bambini.


Poiché i dubbi sull'utilizzo del sale nell'alimentazione dei bimbi sono assai comuni (e assolutamente leciti), proviamo a chiarirne alcuni.

Da che età è possibile aggiungere il sale negli alimenti?

Se assaggiando la pappa preparata per i vostri bimbi questa vi sembra insipida, non cadete nella tentazione di aggiungere anche solo un pizzico di sale!


Prima dei 9 mesi il sale aggiunto è assolutamente da evitare perché i reni non sono ancora pronti a far fronte a questa sostanza. Meglio ancora, secondo i pediatri, se rimandiamo l'introduzione del sale nella dieta dopo il primo anno di età. I bambini necessitano di quantità di sale molto ridotte che nei primi mesi di vita vengono soddisfatte grazie al latte materno o a quello formulato appositamente. I prodotti per lo svezzamento, ad esempio, non ne contengono ed è bene che anche mamma e papà limitino il più possibile la quantità di cibi ad alto contenuto di sale proposta ai bambini.


Non disperate quindi se la pappa vi sembra poco gustosa, i bambini amano i sapori delicati ed è bene non abituarli fin da piccoli ad alimenti troppo salati.

Quanto sale aggiungere alla pappa?

Dopo il primo anno di età del bambino dunque è possibile iniziare ad aggiungere gradualmente il sale, facendo attenzione a non esagerare. Ecco qui i quantitativi consigliati dal Dipartimento di salute e assistenza sociale inglese:

  • Fino a 12 mesi: meno di 1 g di sale al giorno (meno di 0,4 g di sodio).
  • Da 1 a 3 anni: 2 g di sale al giorno (0,8 g di sodio).
  • Da 4 a 6 anni: 3 g di sale al giorno (1,2 g di sodio).
  • Dopo i 7 anni: 5 g di sale al giorno (2 g di sodio).


A partire dal settimo anno di età, i bambini dovrebbero introdurre attraverso la dieta non più di cinque grammi (un cucchiaino) di sale al giorno. La raccomandazione fatta dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) vale anche per gli adulti.

Attenzione al sale nascosto

Attenzione al sale nascosto
Ricordiamoci che il sale molto spesso si nasconde tra alimenti che comunemente acquistiamo. Il sodio si trova in alimenti come:

  • Latte vaccino,
  • formaggi, soprattutto in quelli stagionati,
  • carne,
  • pesce,
  • pane, cracker, grissini,
  • affettati e, più in generale, in tutta la carne processata,
  • cereali per la colazione,
  • salse come ketchup e maionese.


Al supermercato è buona norma consultare le tabelle nutrizionali. Se al posto del sale viene fornito il valore del sodio, ricordiamoci che gli alimenti che contengono più di 0,6 grammi di sodio ogni 100 grammi sono da considerarsi ricchi di sale e quindi è meglio evitarli.

Quale sale è meglio acquistare?

Quando facciamo la spesa la scelta da compiere è molto semplice: è meglio preferire sempre il sale iodato, come consigliato anche dall'Istituto Superiore di Sanità. Lo iodio è un prezioso alleato per la salute di grandi e piccini. Questo micronutriente contribuisce al funzionamento della tiroide ed è indispensabile per il corretto sviluppo del bambino.

Cosa comporta un eccessivo apporto di sale nella dieta dei bambini?

Un uso smodato del sale è dannoso per la salute presente e futura. L'eccesso di sale, e quindi di sodio, è associato anche nei bambini a un aumento della pressione arteriosa. Recenti studi indicano infatti una relazione tra consumo di sale in età infantile e aumento del rischio di ipertensione e di obesità. Educare i bambini a mangiare meno sale li aiuterà a essere in futuro degli adulti più sani.

Come sostituire o ridurre l’apporto di sale nell’alimentazione dei bambini

In cucina esistono vari alleati per diminuire in modo significativo l'utilizzo del sale. Per esaltare il sapore di un piatto è possibile utilizzare spezie, erbe aromatiche, limone, cipolla e aglio.


Altri accorgimenti da adottare possono essere:

  • limitare l'acquisto di cibi pronti.
  • Sciacquare bene verdure e legumi in scatola prima di mangiarli, ricordando che è sempre meglio prediligere quelli freschi.
  • Imparare a leggere le etichette per scegliere i prodotti con meno sale.
  • Cucinare la pasta senza o con poco sale, o salare solamente il condimento.
  • Limitare il consumo di carne processata come wurstel e salumi.
  • Limitare l'acquisto di patatine in sacchetto e altri snack salati.


Il suggerimento migliore però rimane dare il buon esempio ai propri figli, scegliendo per tutta la famiglia cibi poco salati e salutari.

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