Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un vero boom di allergie alimentari tra i soggetti più giovani, con ben un bambino europeo su quattro che si trova costretto ad astenersi dal contatto con alcuni cibi per evitare effetti spiacevoli come occhi arrossati, pruriti incessanti o peggio.
Ma qual è l'origine di tutte queste allergie?
Secondo uno studio americano apparso sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, la causa non sarebbe una sola.
La ricerca condotta dalla Northwestern University (USA) ha infatti evidenziato come all'origine delle allergie alimentari ci sia un mix di circostanze concomitanti derivate dalla combinazione di fattori genetici con l’esposizione molto precoce della pelle dei neonati a sostanze potenzialmente allergeniche.
Tali sostanze possono variare dalla polvere, alle tracce di residui alimentari fino ai saponi che non vengono sciacquati con cura e che contribuiscono ad indebolire la barriera lipidica della pelle. Tutto ciò, in un soggetto geneticamente predisposto, può innescare la reazione allergica.
Gli esperimenti che hanno portato i ricercatori a simili conclusioni sono stati condotti su alcuni topi da laboratorio, i quali hanno palesato una disfunzione della barriera cutanea come premessa necessaria per l'insorgere di alcune allergie alimentari.
Connessione tra pelle e allergie nei bambini
Alla luce di quanto scoperto, gli scienziati hanno potuto approfondire il rapporto tra allergia e cura della pelle, osservando come quasi il 35% dei bambini con allergia alimentare soffra anche di dermatite atopica, una patologia cronica della pelle che spesso è riconducibile a tre mutazioni genetiche che indeboliscono la barriera cutanea.

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«Riducete l’esposizione cutanea del bambino agli allergeni alimentari lavando le mani prime di prendervi cura del bambino - consiglia Joan Cook-Mills immunologa e firma principale dello studio - Limitate anche l’uso di salviettine per bambini che lasciano sapone sulla pelle. Risciacquate il sapone con l’acqua come si faceva in passato».