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L'allenamento alla consapevolezza nei bambini li aiuta a dormire

di Penelope Greco - 12.08.2021 - Scrivici

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Prendere coscienza del proprio corpo e delle proprie doti mentali migliora autostima e sicurezza. L'allenamento alla consapevolezza nei bambini li aiuta a dormire

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La consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti aiuta a stare bene con se stessi, a vivere in modo più sereno, a prendere le decisioni giuste affrontando meglio timori e sconfitte. Vale anche, anzi soprattutto, per i più piccoli, che nella delicata fase tra i 12 mesi e i 3-4 anni circa, vivono nel quotidiano esperienze nuove e stimolanti, che si possono però tradurre in paure e insicurezze. Queste sensazioni non vanno ignorate o sottovalutate. È anzi importante fornire al tuo bambino gli strumenti per prendere coscienza di esse, gestirle e infine superarle. Per raggiungere questo obiettivo, l'allenamento alla consapevolezza nei bambini è uno strumento importante di crescita e maturazione.

L’allenamento alla consapevolezza nei bambini contro le paure

Le paure durante la crescita sono del tutto normali e fanno parte del processo di evoluzione. Attorno al 18-24 mesi, il tuo bimbo può avere timore dell'allontanamento dai genitori e dalla casa perché non ha ancora la consapevolezza che li rivedrà presto. Più avanti, dai 2-3 anni in poi, il bambino vive paure più animate: per esempio teme i mostri, i fantasmi, l'uomo nero. Figure spaventose e immaginarie, per lui del tutto reali, che derivano dalla una fervida fantasia in grado di tradurre le nuove esperienze del quotidiano in qualcosa di concreto. In questa fase, il tuo bambino può avere problemi nel sonno, faticando ad assopirsi e risvegliandosi nel cuore della notte. Fare finta di nulla, rimproverarlo non serve e può essere controproducente. È invece molto utile in questa fase l'allenamento alla consapevolezza nei bambini o mindfulness, che li aiuta a prendere coscienza delle sensazioni, a padroneggiarle e a viverle appieno se positive, a dominarle senza farsene sopraffare se negative.

L’allenamento alla consapevolezza nei bambini attraverso il gioco

L'allenamento alla consapevolezza nei bambini aiuta ad affrontare in modo equilibrato, contando sulle proprie forze, la rabbia, la frustrazione e anche la solitudine che il tuo piccolo può sperimentare nel momento di andare a riposare, da solo nella sua stanza.

Sarà infatti più calmo e sereno, si abituerà a concentrarsi sui rumori rassicuranti in sottofondo come le auto che passano in strada, le voci dei genitori nell'altra stanza, il suono del televisore in un appartamento vicino, ignorando invece il silenzio che può fargli paura. Inoltre vedrà nelle ombre sul soffitto, proiettate dalla rassicurante lampada sul comodino, figure amiche e allegre e come qualcosa di spaventoso. Difficile arrivare a tutto questo? Tutt'altro, perché l'allenamento alla consapevolezza nei bambini è alla portata di tutti e passa attraverso la modalità che i piccoli conoscono meglio: il gioco.

L’allenamento alla consapevolezza nei bambini è un momento di condivisione

La modalità ludica riesce infatti ad amplificare nel tuo bambino la percezione delle sensazioni attraverso la calma e il benessere, in un percorso semplice e divertente che il piccolo imparerà a mettere in atto in modo autonomo. Prima di dormire, quando può avvertire un momento di smarrimento, oppure alla scuola dell'infanzia in occasione di un po' di nostalgia di casa, o tutte le volte che ne sentirà il bisogno, il tuo bambino riuscirà ad attingere alle proprie risorse interiori per raggiungere uno stato di calma, fonte di serenità e di benessere. L'allenamento alla consapevolezza nei bambini si insegna quindi attraverso giochi e percorsi che si possono compiere insieme a tutta la famiglia, ai fratellini, ai nonni e anche agli amichetti, trasformandosi anche in un importante momento di condivisione.

L’allenamento alla consapevolezza nei bambini, in casa o all’aperto

Ed ecco qualche idea per giocare con il tuo bambino, attuando al tempo stesso un importante percorso di consapevolezza. Iniziamo da quello che si può fare in casa, nella cameretta del piccolo o anche davanti alla finestra, guardando il mondo esterno. Invita il bimbo a chiudere gli occhi e fallo anche tu. La percezione del buio, solitamente pauroso, assume una valenza diversa insieme alla mamma, se inviterai il bambino a concentrarsi sulle sensazioni uditive che provengono dalle case vicine, o dalla strada.

Possono essere piacevoli come le voci allegre di altre persone o lo stormire delle fronde e in questo caso le potete commentare insieme per aumentarne la percezione positiva e rassicurante: "senti come ride la signora al piano di sopra", "il vento tra gli alberi, ascolta…sembra una musica", "oggi gli uccellini solo allegri, sarà perché è una bella giornata". Lo stesso si può fare con le sensazioni odorose o tattili, invitando il bambino, soprattutto se si è all'aperto, ad annusare i fiori e le erbe, l'odore del mare, a toccare la corteccia degli alberi, la sabbia, i sassi.

L’allenamento alla consapevolezza e il momento di andare a dormire

Una volta che il tuo bambino avrà imparato a vivere le sensazioni positive, puoi insegnargli a gestire quelle meno piacevoli, che ingenerano le paure. I rumori fastidiosi, le ombre scure vanno reinterpretati su un piano a misura della sua età, per portarli fuori dalla dimensione dell'ignoto in modo che il piccolo li possa comprendere e interpretare. Il chiasso di una moto che lo fa sobbalzare sarà meno fastidiosa, quando il bambino la sentirà da solo nella stanza, se mamma e papà impareranno a riderci sopra insieme a lui, spiegando che "forse quella moto è vecchia e rotta" e veicolando il pensiero su qualcosa di buffo. Le nuvole in cielo, che somigliano a fiori, ad agnellini, possono essere paragonate alle ombre che la lampada proietta sul soffitto della stanza. Con esse, il bambino imparerà a crearsi storie rassicuranti, riportando le sensazioni a una dimensione concreta che lui stesso sa gestire. E scivolare nel sonno sarà più sereno e piacevole.

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