Home Bambino

Baci in bocca tra bimbi, il parere della pedagogista

di Angela Bisceglia - 26.08.2024 - Scrivici

baci-in-bocca-tra-bimbi
Fonte: Shutterstock
Fino ai 2-3 anni si può dire che i bambini conoscono il mondo principalmente attraverso la bocca e i baci possono rientrare in questa forma di 'conoscenza'. Ma è corretto consentire i baci in bocca tra bambini? Il parere della pedagogista

In questo articolo

A vederli fanno tanta tenerezza, ma come genitori il dubbio ci viene: facciamo bene a consentire effusioni affettive come i baci in bocca tra bambini o sarebbe meglio rivolgerli verso alternative più 'light', come un bacio sulla guancia o sulla fronte?

Il tema è molto dibattuto ed in gioco entrano varie considerazioni, di carattere igienico, emotivo, ma anche di valori propri di ogni famiglia. Ne parliamo con la pedagogista Elena Cortinovis, che ci spiega perché alcuni bambini si baciano sulla bocca e quale l'atteggiamento più adatto da parte nostra se preferiamo che non lo facciano.

Per i più piccoli, il bacio è una forma di conoscenza

"Sin da quando sono nella pancia della mamma e fino ai 3 anni circa, i bambini scoprono mondo attraverso la bocca e baciare un altro bambino è per loro un modo per conoscerlo meglio" risponde Elena Cortinovis.
"È il periodo della cosiddetta fase orale, in cui i bambini mettono tutto in bocca, dalle proprie manine ai piedi, dai giocattoli alle guance o la bocca della mamma".

Per i più grandicelli, è soprattutto una forma di imitazione

Man mano che crescono, i bambini agiscono soprattutto per imitazione ed i loro comportamenti hanno origine principalmente dai comportamenti dei genitori o degli altri adulti che li circondano: "Se vedono mamma e papà o altre persone a loro vicine che si baciano sulla bocca, saranno portati spontaneamente ad imitarli" prosegue la pedagogista. "Stesso discorso se vedono che mamma o papà utilizzano il bacio sulla bocca come effusione d'affetto nei confronti del figlio: il bambino recepirà il messaggio che è normale che anche con gli amichetti si scambi baci sulla bocca".

Distinguere tra bacio romantico e bacio amichevole

Proprio per questa loro naturale tendenza all'imitazione, è bene far comprendere ai bambini la differenza tra un bacio romantico, che è quello che si dà tra innamorati, e bacio amichevole che ci si scambia tra persone che si vogliono bene, dove non c'è amore ma solo amicizia.

"Dal punto di vista pedagogico, è bene che il bambino impari a capire la differenza tra questi due tipi di baci, che corrispondono a due diversi tipi di emozioni" sottolinea la Cortinovis. "Non per niente la lingua italiana ci ha regalato due espressioni distinte per indicare i due sentimenti: ti amo e ti voglio bene. Ti amo si dice al partner di cui siamo innamorati, ti voglio bene si dice a persone verso le quali non nutriamo un sentimento di amore romantico ma di affetto. Senza che questo 'bene' venga considerato di serie B. Dire ti voglio bene al nostro figlio non significa sminuire il sentimento che proviamo per lui, ma esprimere un sentimento di natura diversa. Così come di natura diversa è un bacio sulla bocca rispetto ad un bacio sulla guancia".

È anche una questione di igiene

Il tema bacio sulla bocca va analizzato anche da un punto di vista igienico-sanitario. Il contatto con la saliva del genitore può trasmettere al figlio virus e batteri, soprattutto se si considera che i bambini piccoli hanno un sistema immunitario ancora immaturo. Per questo sono sconsigliati non solo i baci in bocca ai propri figli, ma anche la consuetudine di mettersi in bocca il ciuccio del bambino per disinfettarlo se cade a terra o gli assaggi di pappa con le stesse posate. Discorso simile per i baci tra bambini, che tra l'altro si trovano in un'età in cui si ammalano molto facilmente proprio perché vengono in contatto per la prima volta con certi germi ed è facile che ne restino contagiati. È vero che i bambini possono trasmettersi il contagio anche mettendo in bocca gli stessi giocattoli o mettendosi in bocca le mani sporche, ma evitiamo almeno quel che possiamo!

Che cosa dire al bambino prima dei 3 anni…

Se siamo dell'idea che, per vari motivi, i baci in bocca siano da evitare, come convincere i nostri figli a non baciare gli altri bambini? "Dipende dall'età" risponde la pedagogista.

"Con i più piccoli, al di sotto dei 3 anni circa, possiamo agire solo con l'esempio, facendo vedere loro che noi per primi li baciamo solo sulla guancia, sulla fronte o sulla manina e non sulla bocca. Per il resto, siamo nella fase in cui scoprono il mondo attraverso la bocca e, se il loro istinto li porta a baciare un compagno sulla bocca, non possiamo far altro
che chiudere un occhio!"

Che cosa fare dai 3 anni in poi

Quando il bambino comincia ad avere l'età adatta per capirci, ossia all'incirca dai 3 anni in poi, possiamo provare a fare un discorso molto breve e semplice, spiegandogli che il bacio sulla bocca è un gesto bello, ma lo mette in contatto con la saliva di un altro bambino, che insieme al suo affetto gli può passare anche i suoi microbi. E possiamo provare a fargli capire anche la differenza dal punto di vista emotivo tra un bacio sulla bocca, che si scambiano solo mamma e papà e in generale le persone che si amano, mentre gli amici si baciano sulla guancia. Dopo aver chiesto il permesso di farlo.

Il rispetto per il proprio corpo

La 'questione baci in bocca' può essere anche l'occasione per insegnare ai bambini il concetto di rispetto del proprio corpo e l'educazione al consenso. "Un bacio, anche solo sulla guancia, si dà solo se entrambi gli interessati sono d'accordo" spiega Elena Cortinovis. "Questo significa che se nostro figlio vuole tanto bene all'amichetto, prima di baciarlo fa bene a chiedergli se può farlo. Allo stesso modo deve imparare che se viene baciato da altro bambino contro la sua volontà, deve bloccarlo. Un'educazione al consenso che dovrebbe partire dai primi mesi di vita: anche se il bambino non capisce le nostre parole, sarebbe bello che anche noi prima di baciarlo o di cambiargli il pannolino gli preannunciassimo quel che stiamo facendo, quasi a chiedergli il permesso di farlo.

Sembrano banalità, ma una certa mentalità e certi valori vengono trasmessi anche così e noi per primi in questo modo ci 'alleniamo' ad avere rispetto del suo corpo . Il concetto che deve passare è che se, non vogliono essere baciati o toccati, fanno bene a dire di no e il loro
no vale, anche se sono piccoli e deboli. Una volta cresciuti ed arrivati all'adolescenza, avranno già interiorizzato due messaggi importanti: che non possono pretendere di baciare o toccare qualcuno senza il suo consenso e che non devono sentirsi costretti ad accettare un'effusione solo nel timore che l'altro si possa offendere. Se non vogliamo, è no e basta".

Baci o morsi?

Come abbiamo visto, più il bambino è piccolo, più il bacio in bocca ha un significato di scoperta: ti voglio conoscere e la bocca è il veicolo più veloce. E con la bocca un bambino può baciare, leccare, ciucciare o anche mordere. Se un bambino dà un morso ad un compagno, non lo fa per fargli del male, perché anche il morso è un modo per conoscere e comunicare. Peccato che chi lo riceve non ha la stessa sensazione!

Baciarsi o no davanti ai figli?

E' un'altra vexata quaestio: i genitori possono baciarsi davanti ai figli o è meglio evitare? "Se i genitori se la sentono, non c'è nulla di male se si scambiano un bacio in presenza del bambino" risponde la Cortinovis.
"Un bacio è espressione di amore ed è bello che i bambini percepiscano che mamma e papà sono innamorati. È anche vero che il bambino potrebbe tentare di opporsi, reclamando che il genitore è solo suo.
Sono le prime sperimentazioni dell'emozione della gelosia ed è importante che il bambino impari a tollerare anche la piccola frustrazione che ne consegue: ovvio che non passeremo tutto il giorno a baciarci davanti a lui, ma se desideriamo scambiarci un bacio in sua presenza, anche questa potrà essere un'occasione di insegnamento.

Se lo vediamo contrariato potremo dirgli ad esempio che quando due persone si amano è normale che si diano un bacio, che capiamo che lui possa sentirsi geloso o arrabbiato, ma il genitore non è di sua proprietà, anche se gli vuole tantissimo bene.
Non dimentichiamo che il compito del genitore non è evitare che il bambino viva frustrazioni, ma guidare l'accoglienza di questa frustrazione".

I migliori contenuti sul tema "Bacio"

TI POTREBBE INTERESSARE

ultimi articoli