Home Bambino I consigli della tata

"Mamma, basta sensi di colpa!"

di Nostrofiglio Redazione - 16.04.2010 - Scrivici

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Oggi tata Adriana offre i suoi preziosi consigli a una mamma di un bimbo di due anni che fa qualche capriccio e vorrebbe che la mamma giocasse sempre con lui. Come fare?

Cara Adriana, sono mamma di un bimbo di 2 anni e tre mesi (e con ogni probabilità fra 8 mesi arriverà un fratellino) e mille volte al giorno mi chiedo se sto adottando un comportamento corretto per lui. Francesco è un bambino piuttosto vivace, che non sta mai fermo, allegro e che si esprime piuttosto bene per la sua età. Non frequenta il nido ma una ludoteca dove è accompagnato dai nonni e dal babbo (turni permettendo). Premetto che io sono tendenzialmente una mamma un po' "chioccia" ma da quando lui aveva 6 mesi sono tornata a lavoro. Questo - anche se mi piace lavorare - scatena in me continui sensi di colpa perché mi sembra che il tempo passato con mio figlio sia sempre troppo poco. In effetti quando torno (anche se rispetto a tante mamme non faccio degli orari troppo tremendi) lui ha tanta voglia di giocare con me, e io mi dedico molto volentieri a questa attività. Il problema è che poi si arriva alle 7 della sera e c'è ancora da preparare la cena, magari fare la lavatrice, e il mio piccolo Francesco non accetta che io possa occuparmi di altro. Quando cucino cerco di coinvolgerlo facendogli infarinare la carne, oppure mettere le verdure nella pentola ma lui poi vorrebbe venire anche ai fornelli. Quando poi siamo da soli io e lui, non riesce mai a giocare per conto suo, così io devo fare l'equilibrista tra i "no", i "mamma adesso deve preparare da mangiare, dopo giochiamo ancora", le cose da fare che sono sempre mille, e i "ma come dovrei comportarmi?". A me sembra che tutti gli altri bambini riescano ad organizzarsi un po' da soli senza troppi problemi né traumi, invece il mio piccolo Francesco da solo non sa proprio cosa fare e poi, diciamocelo, quando mi dice "mamma, giochi con me" io non so proprio come fare a dirgli di no. Oltretutto mi chiedo come potrà reagire, così attaccato come è a me, all'arrivo di un fratellino e come io possa aiutarlo ad affrontare questa nuova situazione. Un grande abbraccio e un grande grazie! Angela

Cara Angela,

come dici anche tu, a volte è il senso di colpa a farti dire sempre sì, più che la voglia di giocare insieme.

Chi è Adriana Cantisani

Purtroppo quando arriva l'ora di smettere di giocare, arriva l'ora di smettere. Al bambino potrà anche dispiacere, ma fa anche parte delle prime regoline che inizia ad imparare: non si può fare tutto ciò che si vuole. Se dovesse reagire anche molto arrabbiato, è normale.

Ricordati che sei entrata nel periodo dei “terrible twos”, di cui ho già tanto parlato. In questi casi è importante ignorare gli atteggiamenti negativi e premiare quelli positivi. Deve solo imparare a gestire il suo disappunto.

Per quanto riguarda il fatto di coinvolgerlo in cucina…brava, cerca di renderlo partecipe il più possibile. Purtroppo, quando si è ai fornelli può essere anche pericoloso avere il bimbo "attaccato alla gonna".

Prova a tenere il bambino vicino a te, ma “limitato” in uno spazio sicuro: visto che il box forse ormai è fuori gioco, esistono delle specie di recinti espandibili, che non hanno un fondo e si possono usare per delimitare dei piccoli spazi oppure si possono espandere fino a diventare grandi quasi come una stanza, riuscendo a tenere anche più di un bambino. Certo, più lo allarghi, più si abbassano le pareti, ma è comodissimo, perché chiuso non ingombra più di un lettino pieghevole, ma te lo puoi portare ovunque, anche sulla sabbia o sull'erba, perché non ha un fondo!

In cucina potrete così parlare, intanto può giocare con cucchiai di legno, coperchi, ecc. Non per lunghi tempi, ovviamente - è giusto che scodinzoli anche per casa!- ma solo per il tempo in cui veramente averlo d'intralcio potrebbe costituire un rischio per lui.

Mi sembra che stai già facendo le cose nel modo giusto (come dover dire "adesso non posso, dopo giochiamo" ecc.

). Ti suggerirei di metterlo a letto abbastanza presto, così potresti dedicargli più tempo possibile durante il giorno e lasciare le faccende di casa per quando è già a letto, tanto, se appunto non è ancora tardi, tu non dovresti essere troppo stanca ;-)……sicuro!!

Molte cose della cena del giorno dopo si possono fare anche la sera prima, come ovviamente le altre cose (e ricordati di farti aiutare da tuo marito! ;-).

Non guardare troppo l’erba del vicino, perché hai detto bene, che a te "sembra" che gli altri bambini giochino più da soli, invece quasi tutte le mamme, con bimbi dell’ età del tuo, sono nella stessa barca.

Hai detto male invece parlando di "traumi." Fidati, anche se strilla come un pazzo perché è arrabbiato, non lo traumatizzi! I genitori non devono essere presenti per il figlio allo schioccare delle dita!

Lascia da parte i sensi di colpa, rischi di "tinteggiare di ombre" il tempo effettivamente passato insieme. Goditelo e basta.

Per quanto riguarda l’arrivo del fratellino, poniti il problema quando e se accadrà, non prima, in particolare ricordati di non anticipare le reazioni del tuo bambino… se ti preoccupi tu, passerai l'ansia anche a lui! Sicuramente e giustamente si presenteranno delle reazioni, che affronterai man mano che si presenteranno. A volte si attribuiscono atteggiamenti che riflettono le nostre paure e le nostre ansie. Cerca di non farlo: non farebbe bene a nessuno.

Vivi questi mesi di attesa con serenità e soprattutto goditi più che puoi tuo figlio e i momenti insieme: dopo la nascita non sarai più solo tutta per lui e dovrai imparare a dividerti un po'! Continua come sempre hai fatto in modo coerente, questo per dire che non è che adesso deve averle tutte vinte! Se ti senti stanca, concediti delle pause senza sensi di colpa.

Goditi questo momento!

Un abbraccio,

adri

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