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Sos fratelli, non giocano insieme!

di Nostrofiglio Redazione - 23.09.2010 - Scrivici

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Il primogenito ha 12 anni, la secondogenita sei anni: è come avere due figli unici! Come posso fare perché giochino insieme, chiede mamma Ilaria? Ecco la risposta di Adriana, la nota tata del programma tv Sos tata.

Buongiorno tata Adriana, sono una mamma di 36 anni sposata felicemente da quasi otto anni, abbiamo tre figli (12 anni, nato da una precedente unione, sei anni e sei mesi). Il problema che stiamo vivendo riguarda i primi due figli. Non riescono a giocare, a interagire, a dialogare ... Cercano sempre una figura adulta nel gioco, da soli si annoiano e poi finiscono sempre per litigare. La secondogenita è molto sveglia e tosta, il grande invece è molto sensibile e spesso cede davanti alle richieste della sorella, facendo le cose per forza. E' ancora un bambinone.

Il primogenito è nato da una relazione finita male, non ha mai conosciuto il padre naturale e non ha mai chiesto nulla su di lui. Con mio marito però ha un bellissimo rapporto. Noi vorremmo aiutarlo a stare di più con i suoi coetanei !!! (se vuoi leggere tutto il quesito, clicca qui)

Tornando al rapporto con la sorella, praticamente è come avere due figli unici. Dobbiamo essere noi genitori a consigliargli i giochi. Spesso quando c'è la bella stagione li porto fuori il pomeriggio,per stare un po' al parco, ma il grande chiaramente del parco se ne fa poco. Spero tanto in una sua risposta, noi guardiamo sempre il programma SOS tata e qualche spunto lo abbiamo preso, ma non sappiamo come gestirli, perché hanno due età diverse e non riusciamo a capire perché non riescano a giocare assieme.

La ringrazio tanto per il suo tempo mamma Ilaria

Cara Ilaria,

è del tutto normale che non riescano a giocare insieme: c'è molta differenza di età. E' difficile riuscire a trovare un bambino di prima media che voglia passare del tempo con una bimba di prima elementare.

Chi è Adriana Cantisani

Hanno ragione nel ricercare una figura adulta nel gioco. La figura adulta infatti ha due funzioni:

  • la prima è per il bambino più grande: l'adulto gli può dare degli stimoli. E' una persona con cui confrontarsi.

  • Per la bambina più piccola, invece, l'adulto funge più da "guida" nel gioco.

Questo si può vedere anche nel fatto che tu stessa ti relazioni in modo diverso con i bambini, a seconda della loro età appunto. Leggendo la tua lettera mi rendo conto che rischi di cadere nell’abitudine di dare “etichette” premature ai propri figli: la bimba è "tosta", il figlio invece è "un bambinone".

Ricordati comunque che, per quanto la piccola possa essere sveglia, ha pur sempre sei anni! Forse sei tu che li vedi così, o che li vorresti così, in modo che possano stare di più insieme, ma non è giusto. E' vero: a 12 anni si è ancora bambini, ma ci sono diversi "gradi" di bambino!

E' normale che il grande preferisca la compagnia di un adulto (rispetto a quello di un bambino piccolo). Quando si gioca, si parla anche ed è improbabile che abbiano gli stessi interessi e gli stessi pensieri. Alla sua età, parlando sinceramente, volevi giocare con i piccolini o non vedevi l'ora di crescere e di mettere il rossetto (diventare grande insomma)?

Per quanto riguarda la “ricerca” degli amici, forse il fatto che lo vedi "bambinone" o comunque che ti aspetti da lui che giochi con la sorella, potrebbe indurlo a sentirsi ancora piccolo, e, di conseguenza, lo porta a volere ancora i genitori.

E’ giusto non voler fargli pensare che lo vorreste fuori di casa. Prova casomai a invitare i suoi coetanei a casa vostra. Non importa che sia proprio lui ad uscire.

Non è certo da biasimare se un ragazzino non risponde sempre con entusiasmo alle richieste di gioco della sorellina!

Tu stessa capisci che sembrano più due figli unici ed è proprio così. Sei anni sono tanti e lo saranno finché i ragazzi non diventeranno adulti.

Anche tra 16 e 22 c'è una grossa differenza e difficilmente ci sarà della complicità. Se però le basi sono giuste e l'amore c'è, non temete. La complicità potrà esserci, ma da adulti. Crescendo le differenze diminuiscono: tra 22 e 28 non c'è più così tanta differenza infatti!

Tenere presente comunque che è altrettanto importante che anche la bambina coltivi delle amicizie proprie. Ricordati anche di dedicare del tempo esclusivo a ciascuno dei tuoi figli, a seconda delle loro diverse esigenze, alternandoti anche con tuo marito (per non “dividersi” i figli).

Lo stesso "problema" che hai tra il primo e la seconda, lo riscontrerai comunque anche tra la seconda e la terza …. ma nel frattempo avrai fatto pratica!! Forza e coraggio!

Un abbraccio,

Adri

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