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Fatina o lupo cattivo?

di Angela Bisceglia - 15.11.2010 - Scrivici

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La vicenda di cronaca dell’asilo nido di Pistoia ci lascia indignati e pieni di rabbia, ma soprattutto fa emergere quella che è una paura inconfessata di molti genitori: quando portiamo all’asilo o dalla baby-sitter i nostri figli saranno in buone mani? Possiamo fidarci a lasciarli a estranei? E come facciamo ad accorgerci se qualcosa non va?

“Dopo una vicenda di tale gravità (vedi box sotto) la paura e lo spavento dei genitori sono sentimenti comprensibili” premette Paola Scalari, psicologa e psicoterapeuta a Venezia: “incontrare il ‘male’, rendersi conto che può essere più vicino di quel che potremmo pensare ci lascia sbigottiti. Ma quel che ci indigna maggiormente è che in questo caso il ‘male’ proviene proprio dalle persone che più dovrebbero proteggere i nostri piccoli, nelle quali noi riponiamo tutta la nostra fiducia. E che viene perpetrato ai danni dei bambini, che, come tutti i cuccioli, dovrebbero ispirare sentimenti di tenerezza e protezione. È insomma la scoperta sconvolgente che quella che credevamo la fatina delle fiabe in realtà si è rivelato l’orco o il lupo cattivo”.

COME SUPERARE UNA PAURA DEL GENERE? “Con la consapevolezza che il male esiste (e che purtroppo non sempre è facile riconoscerlo!), ma che per fortuna certe vicende orribili sono l’eccezione, non certo la regola” risponde Scalari. “La stragrande maggioranza delle educatrici sono affettuose, comprensive e protettive, la stragrande maggioranza delle baby-sitter si prendono cura dei bambini che vengono affidati loro con amore e dedizione. Sono tali pensieri positivi a restituirci la fiducia verso un mondo che non è così cattivo come certe notizie potrebbero farci credere”.

NOI GENITORI COME DOBBIAMO COMPORTARCI? “Come abbiamo sempre fatto e senza farci paranoie inutili” sottolinea la psicologa. “Non per questo episodio dobbiamo cominciare a vedere orchi dietro ogni angolo, altrimenti perderemmo fiducia in nonni, zie, mamme di amichetti, baby-sitter, maestre, ossia verso tutte le figure con le quali condividiamo la vita di ogni giorno e verso le quali dovremmo invece sviluppare un senso di solidarietà. Se in noi comincia ad insinuarsi il sospetto, non viviamo più e certamente rischiamo di fare ai nostri figli più male che bene.

È giusto arrabbiarsi, far sentire la propria voce e pretendere che chi si macchia di reati così orribili venga punito severamente, ma a questo punto si tratta di un problema delle istituzioni, che dovranno fare in modo che giustizia sia fatta”.

E' CONSIGLIABILE OGNI TANTO UN BLITZ DEI GENITORI ALL'ASILO O DALLA BABYSITTER? “No” risponde la psicologa. “È un comportamento controproducente per nostro figlio innanzitutto, che genera il sospetto che la mamma non sia tranquilla e fa venire meno anche in lui la fiducia verso chi lo accudisce. Piuttosto scegliamo attentamente la baby-sitter (così come l’asilo nido), prendendone una che è già stata ‘testata’ da altre mamme. Nei primi tempi, facciamo un adeguato inserimento, rimanendo insieme al bambino fino a quando non vediamo che sta bene e possiamo lasciarlo tranquillamente. Se lo affidiamo ad un asilo, chiediamo ai responsabili di tale struttura di vigilare sul personale ed essere rigorosi nei controlli. Fatto questo, bisogna avere fiducia”.

COME ACCORGERSI SE QUALCOSA NON VA? “Quello che è successo a Pistoia è un caso limite e i segni delle violenze subite erano purtroppo ben evidenti. Non ha senso fare alcuna azione ‘poliziesca’, e soprattutto nessun ‘interrogatorio’ ai figli, che potrebbe sì essere dannoso per loro!” conclude l’esperta.

La vicenda dell'asilo nido di Pistoia

Bambini picchiati, chiusi nel bagno al buio per ore, fuori dalle aule al freddo, costretti a stare immobili e in silenzio e addirittura a mangiare il cibo vomitato. E' quello che, secondo la procura di Pistoia, accadeva da tempo all'asilo nido privato "Cip -Ciop" gestito dalla società "Il Giardino dell’Infanzia" a Pistoia. Mercoledì 2 dicembre la titolare dell'asilo, Anna Laura Scuderi, 41 anni, e una giovane maestra, Elena Pesce, 28 anni, sono state arrestate dagli agenti della squadra mobile per presunti maltrattamenti sui bambini dell'asilo. A far scattare gli arresti, l'ultimo episodio registrato dalle telecamere installate dalla polizia una decina di giorni fa: un bambino di otto mesi vomita, la titolare della struttura, Anna Laura Scuderi, lo colpisce con due schiaffi alla nuca che fanno cadere il piccolo sul vomito, poi la donna lo solleva prendendolo per un braccio in malo modo. Da lì è scattato il blitz degli agenti.

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