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All’asilo nido con allegria

di Francesca Paola Rampinelli - 01.09.2008 - Scrivici

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Per il bambino l’ingresso all’asilo nido diventa la prima vera separazione dalla mamma. Dunque, è un evento molto importante per la sua vita ed è fondamentale affrontarlo bene. Leggi i consigli.

Asilo nido sì ma solo se i genitori sono convinti della scelta e riescono a trasmettere al bambino la loro sicurezza. E' questo uno dei consigli che arriva da Michelle Scarani, titolare e supervisore pedagogico dell’asilo DoReMiBaby di via Casati, a Milano. Scarani, che vanta un master in terapia dell’arte con i bambini, spiega quali attenzioni è bene usare perché l'esperienza dell'asilo nido sia positiva per i bambini ma anche per i genitori.

  • L’età giusta

L’età consigliata per cominciare il nido è 12 mesi. Dai sette ai nove mesi il bambino diventa consapevole di essere altro dalla mamma ma è comunque molto legato alla figura di riferimento, dai 10-12 mesi comincia a essere pronto per imparare ad accettare la presenza dei compagni. Dodici mesi inoltre è anche la classica età in cui si comincia a camminare e cambia quindi il rapporto con il mondo che diventa più raggiungibile, dando al bambino la sensazione di essere maggiormente autonomo. E così si attenua anche la la sensazione di abbandono.

  • Mamma tranquilla

Molto importante è anche la convinzione e la tranquillità del genitore sia nella scelta della struttura che dell’idea stessa di mandare il bambino al nido. Un genitore non può fingere e il bambino percepisce l’incertezza; se l’adulto trasmette il messaggio che il bambino è pronto, lui si sente effettivamente tale. E’ fondamentale insomma credere nei propri figli e nelle loro capacità di affrontare un cambiamento così importante.

  • Una persona per l’ambientamento

Si parla di “ambientamento” e non di “inserimento” perché non si inserisce di forza un bambino ma gli si chiede di ambientarsi. L’ambientamento comincia già prima di scegliere la struttura con una visita all’asilo e un colloquio con educatrici e direttrice da parte dei genitori. Di solito a giugno si svolgono i colloqui pre-ambientamento singoli con la preparazione di scheda di informazione sui bambini.

A settembre invece gruppi di cinque o sei bambini per volta cominciano a frequentare la struttura con la mamma o la persona di riferimento per una settimana dalle 9.30 alle 11. Le prime due mattine la mamma entra dentro lo spazio con le educatrici e i bambini in attesa dei tempi necessari per abituarsi al nuovo ambiente. Tre giornate prima del distacco, la mamma lascia il bambino restando però all’interno dell’asilo. Le settimane successive variano invece in base alle esigenze dei singoli bambini.

  • Bando alle gelosie

I genitori devono sapere accettare i nuovi sentimenti, le nuove emozioni che l’asilo fa crescere nel bambino. Con l’entrata al nido i genitori devono accettare che altre persone al di fuori della famiglia conoscano aspetti della loro vita che fino a quel momento erano privati e che per i bambini le educatrici diventeranno una figura di riferimento. Non sempre è facile per i genitori superare la sensazione di gelosia che questa scoperta genera. I “grandi” devono però trasmettere al loro piccolo che tutto ciò va bene, accettando la sensazione di essere in minima parte spodestati da un estraneo, per la prima volta, dal ruolo di centralità assoluta nel panorama del bambino.

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