I sogni dei bambini
Non sempre i sogni sono felici per i bimbi: i pianti nella notte sono un chiaro segnale che possono essere brutti anche per i piccoli. Perché sì, anche i neonati sognano.
Ma cosa sognano i bambini? E da dove nasce l'incubo in un'età in cui ci dovrebbe essere solo gioco e spensieratezza?
Abbiamo chiesto alla psicoterapeuta infantile Viola Rinelli e a Nicoletta Massone, psicoterapeuta e docente presso la Scuola di Psicoterapia Comparata di Genova, alcune delucidazioni in merito.
Indice:
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Come sognano i bambini
Nei sogni c'è una spiegazione simbolica
«I sogni dei bambini possono essere considerati chiari, semplici, ma con emozioni forti - ha spiegato Viola Rinelli. Il bambino ruba dalla realtà di tutti i giorni ogni immagine ma, a differenza degli adulti, che hanno già una personalità strutturata e un livello cognitivo ormai evoluto, non ha tutti gli strumenti per elaborare l'esperienza del reale».
Nello specifico, i sogni dei piccoli sono spesso legati a bisogni primari, «hanno quindi a che fare con la cura, con il cibo: fino circa ai tre anni, sono immagini collegate alla corporeità. Nonostante questa semplicità e trasparenza, quello che sogna il bambino può essere interpretato a livello simbolico collettivo. Si può cioè collegare a ogni elemento sognato dal bambino una spiegazione simbolica».
Quando poi cresce, dai sei anni in avanti, «il sogno si evolve e diviene un modo per rielaborare qualcosa che si è vissuto in un passato recente inserendolo all'interno delle conoscenze e della storia della persona che sogna - aggiunge Nicoletta Massone, psicoterapeuta a Genova presso il Consultorio CSTCS e docente presso la Scuola di Psicoterapia Comparata.
In altre parole, si riscrive ciò che accade ogni giorno usando un linguaggio più comprensibile e familiare».
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I sogni ricorrenti
Perché li facciamo e cosa significano?
«A livello generale, si possono fare alcune riflessioni riguardanti i sogni che i bambini fanno più spesso - riprende Massone - anche se per un'analisi più approfondita è necessario considerare la situazione di vita del sognatore e le sue associazioni al sogno».
- Sognare di volare
«Questo tipo di sogno è legato al desiderio di andare oltre i limiti della condizione umana, rappresenta la liberazione da ogni vincolo senza sentire alcuna fatica». - Rimanere paralizzati
«Rappresenta, in realtà, una condizione fisica propria dei muscoli durante la fase REM del sonno: viene a mancare la stimolazione di alcune fasce muscolari, e ciò ci fa avere la sensazione di non poterci muovere al risveglio dell'incubo». - Mostri e delle streghe
«Sono la rappresentazione simbolica delle persone che si comportano in modo duro o inaspettato con i bambini: come una maestra o dei genitori che li sgridano. Il bambino reagisce a questi simboli segnalando che sta vivendo un momento di stress». Aggiunge la dottoressa Massone, «In questi casi sarà sufficiente spiegargli il motivo per cui lo si è sgridato per rassicurarlo». - Essere nudi
«Associato all'incubo di andare in bagno di fronte a tutti, sono simboli di un senso di esposizione e di inadeguatezza. Questa sensazione può presentarsi quando avviene una trasformazione o un cambiamento, ad esempio l'inizio della scuola. Anche in questo caso, è bene rassicurare i piccoli per spiegargli che i cambiamenti richiedono tempo e pazienza per essere assimilati».
Perché si fanno gli incubi
Come si arriva ad avere paura nei sogni?
La distinzione tra sogni felici e incubi è netta: spesso ci si ricorda meglio i secondi per quanto spaventano, soprattutto quando l'incubo è ricorrente.
Nei bambini, spiega la dottoressa Rinelli, accade questo: «assorbono tutti gli stimoli, soprattutto visivi con molta più facilità dell'adulto che sa fare una scelta tra i contenuti: "questo mi piace", "questo non mi interessa", "questo è vero", "quest'altro è falso". Per il bambino è tutto vero e buono ciò che gli viene proposto sia a livello visivo, sia a livello uditivo».
Il piccolo non riesce a gestire completamente tutte queste informazioni: vengono quindi ingigantite durante il sonno. Ciò che accade si può paragonare a una valanga di informazioni che possono sopraffare la mente dei bambini, creando paure.
«La televisione, e gli altri media in generale, giocano qui un ruolo fondamentale: il bambino attinge più immagini di quanto riesca effettivamente a elaborarne. Registra tutto ciò che giunge ai suoi occhi e interiorizza questo come esperienza del reale, senza avere nessun tipo di filtro». Ecco perché è importante che «Il genitore eviti stimoli che possano procurare un'esperienza di paura che si può riproporre nel sogno».
Cosa fare se il bimbo fa un brutto sogno
Ascoltiamo i bambini e rassicuriamoli
«Quando il bambino fa un incubo, si deve cercare di capire che cosa sia successo, chiedendogli di raccontare o di disegnare cosa ha sognato». Per estrapolare i contenuti simbolici del sogno, può aiutare molto anche il gioco: «Inseguimenti, scontri tra mostri feroci, battaglie con personaggi che si scontrano, ma che non trovano mai risoluzione: sono tutti segnali di come il bambino può vivere un determinato periodo o una situazione».
L'importante, comunque, è non spaventarsi. «Un brutto sogno non è la realtà – conclude la dottoressa Massone – ma bisogna interpretarlo come una specie di favola attraverso cui i bambini cercano di rendere meno spaventose le cose brutte che gli accadono nelle loro giornate.
I sogni, infatti, rendono più familiare ciò che ci succede nella vita, anche se negativo».
Ecco perché non bisogna spaventarsi quando i piccoli fanno degli incubi: nella maggior parte dei casi, basterà ascoltarli per rassicurarli.
Domande e risposte
Quando iniziano a sognare i bambini?
I bambini sognano sin da piccolissimi. Il modo in cui reagiscono, al risveglio, ai propri sogni, dipende dall'atteggiamento dei genitori, e influenza il loro futuro rapporto col sonno.
A cosa servono i sogni?
I sogni svolgono la funzione di rafforzare la memoria delle esperienze, e delle associazioni tra di esse, che il bambino fa quando è sveglio.
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