Sempre più bambini iniziano ad usare lo smartphone fin da piccolissimi. Infatti, da una ricerca realizzata dal Centro per la Salute del Bambino onlus e dall’Associazione Culturale Pediatri è emerso che in Italia 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni usano il cellulare dei genitori.
In più, il 30% dei bimbi gioca con lo smartphone già dal primo anno di vita ed il 70% inizia al secondo anno. Per questa ragione occorre educare i piccoli al corretto utilizzo degli strumenti digitali.
Così è nato il libro Parole appuntite, parole piumate, scritto da Anna Sarfatti e illustrato da Nicoletta Costa, ideatrice del personaggio Giulio Coniglio. Il testo contiene 5 filastrocche ispirate ai 10 concetti del Manifesto della comunicazione non ostile per bambini dai 3 ai 7 anni (ideato in collaborazione con l'associazione no profit "Parole O_Stili") intende con questo modo sensibilizzare i genitori, affinché possano insegnare ai più piccoli un corretto modo di usare i dispositivi digitali.
1. Virtuale è reale
La rete non è un gioco. È un posto diverso, ma è tutto vero. E anche in rete ci sono i buoni e i cattivi: bisogna stare attenti!
2. Si è ciò che si comunica
In rete bisogna essere gentili. Dietro le foto ci sono persone come noi. Se dici cose cattive, saranno tristi. O penseranno che sei cattivo.
3. Le parole danno forma al pensiero
Prima di parlare bisogna pensarci: puoi contare fino a 10! Così riesci a trovare proprio le parole giuste per dire quello che vuoi.
4. Prima di parlare bisogna ascoltare
Nessuno ha ragione tutte le volte. Imparare ad ascoltare è molto bello, perché si capiscono i pensieri degli altri e si diventa amici.
5. Le parole sono un ponte
Ci sono delle parole che fanno ridere e stare bene, come una coccola o un abbraccio. E abbracciarsi con le parole è bellissimo!
6. Le parole hanno conseguenze
Le parole cattive graffiano e fanno male. Se tu fai male a qualcuno con le parole, poi non è più tuo amico. Tante parole belle, tanti amici!
7. Condividere è una responsabilità
La rete è come un bosco: meglio farsi accompagnare da un grande. E non dire mai a nessuno il tuo nome, quanti anni hai, dove abiti.
8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare
Qualche volta non si va d’accordo: è normale. Ma non è normale dire parole cattive a un amico se lui non la pensa come te.
9. Gli insulti non sono argomenti
Offendere non è divertente. Gli altri diventano tristi e arrabbiati. Adesso sei grande e sai parlare: non hai più bisogno di urlare.
10. Anche il silenzio comunica
Qualche volta è bello stare zitti. Quando non sai cosa dire, non dire niente! Troverai il momento giusto per dire la cosa giusta.
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