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Smartphone, 10 suggerimenti per educare all'uso i bimbi già da piccolissimi

di Sara De Giorgi - 03.12.2018 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Sempre più bambini adoperano gli smartphone già dal primo anno di vita. Sono spesso i genitori a fornire loro il telefono per intrattenerli con video e musica. Per questo motivo, è importante educare i piccoli agli strumenti digitali: è questo l'obiettivo del libro "Parole appuntite, parole piumate", edito da Franco Panini Editore. 

Sempre più bambini iniziano ad usare lo smartphone fin da piccolissimi. Infatti, da una ricerca realizzata dal Centro per la Salute del Bambino onlus e dall’Associazione Culturale Pediatri è emerso che in Italia 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni usano il cellulare dei genitori.

In più, il 30% dei bimbi gioca con lo smartphone già dal primo anno di vita ed il 70% inizia al secondo anno. Per questa ragione occorre educare i piccoli al corretto utilizzo degli strumenti digitali.

Così è nato il libro Parole appuntite, parole piumate, scritto da Anna Sarfatti e illustrato da Nicoletta Costa, ideatrice del personaggio Giulio Coniglio. Il testo contiene 5 filastrocche ispirate ai 10 concetti del Manifesto della comunicazione non ostile per bambini dai 3 ai 7 anni (ideato in collaborazione con l'associazione no profit "Parole O_Stili") intende con questo modo sensibilizzare i genitori, affinché possano insegnare ai più piccoli un corretto modo di usare i dispositivi digitali.

Ecco, di seguito, i 10 punti fondamentali del "Manifesto della comunicazione non ostile" per i più piccoli:

1. Virtuale è reale

La rete non è un gioco. È un posto diverso, ma è tutto vero. E anche in rete ci sono i buoni e i cattivi: bisogna stare attenti!

2. Si è ciò che si comunica


In rete bisogna essere gentili. Dietro le foto ci sono persone come noi. Se dici cose cattive, saranno tristi. O penseranno che sei cattivo.

3. Le parole danno forma al pensiero


Prima di parlare bisogna pensarci: puoi contare fino a 10! Così riesci a trovare proprio le parole giuste per dire quello che vuoi.

4. Prima di parlare bisogna ascoltare


Nessuno ha ragione tutte le volte. Imparare ad ascoltare è molto bello, perché si capiscono i pensieri degli altri e si diventa amici.

5. Le parole sono un ponte


Ci sono delle parole che fanno ridere e stare bene, come una coccola o un abbraccio. E abbracciarsi con le parole è bellissimo!

6. Le parole hanno conseguenze


Le parole cattive graffiano e fanno male. Se tu fai male a qualcuno con le parole, poi non è più tuo amico. Tante parole belle, tanti amici!

7. Condividere è una responsabilità


La rete è come un bosco: meglio farsi accompagnare da un grande. E non dire mai a nessuno il tuo nome, quanti anni hai, dove abiti.

8. Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare


Qualche volta non si va d’accordo: è normale. Ma non è normale dire parole cattive a un amico se lui non la pensa come te.

9. Gli insulti non sono argomenti


Offendere non è divertente. Gli altri diventano tristi e arrabbiati. Adesso sei grande e sai parlare: non hai più bisogno di urlare.

10. Anche il silenzio comunica


Qualche volta è bello stare zitti. Quando non sai cosa dire, non dire niente! Troverai il momento giusto per dire la cosa giusta.

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