I bambini amano la natura, si sa. Purtroppo anche le piante che sembrano più belle e innocue a volte nascondono insidie, in casa, in balcone, in giardino o nei campi e nei boschi. I frutti e i fiori invitano i bambini, soprattutto i più piccoli, a conoscerle meglio mettendole in bocca o strofinandosele addosso per gioco.
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Per questo è importante conoscere il nome e le caratteristiche delle piante che si hanno in casa e in giardino. Ecco un elenco, realizzato dalla Sipps (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) per il testo "Da 0 a 6 anni. Una Guida per la famiglia", a cura di Guido Brusoni, Rosanna Moretto, Leo Venturelli, delle piante più pericolose:
PIANTE MORTALI
Sono potenzialmente mortali se ingerite anche in piccola quantità:
PIANTE IRRITANTI
Alcune piante sono irritanti se ingerite e provocano dolore, edema delle mucose, eritema e scialorrea. Tra quelle in appartamento sono da segnalare:
In giardino o nei boschi:
IN PARTICOLARE:
Maggio ciondolo. Si tratta di una pianta spesso presente nei boschi e nei giardini, che fa grappoli di fiori gialli. Tutte le parti di cui è costituita sono tossiche, e in particolare i semi, che sono contenuti in un baccello simile a quello dei fagioli. In genere 2 o 3 semi possono già avere effetti tossici, ma molto dipende anche dalla maggiore o minore struttura corporea del bambino.
Datura. La si trova di frequente nei giardini e fa bellissimi fiori a campana, rosa o bianchi. L’ingestione anche solo di poche foglie o semi può avere effetti tossici.
Oleandro. È davvero molto comune trovarla nei giardini, nei parchi o lungo le strade, anche quelle di città. Sono irritanti sia i fiori che le foglie, sia per la cute, sia soprattutto per gli occhi. Basta toccare la pianta o i fiori e poi toccare gli occhi con le mani per provocare bruciore e irritazione intensi.
Ricino. L'olio che si ottiene dalla spremitura dei semi non è tossico (anche se è un drastico purgante), ma lo è invece la membranella perlacea aderente al rivestimento rigido del seme. Se ingerita, può causare una sindrome gastroenterica anche emorragica e danni a vari organi, cervello compreso. La sintomatologia può comparire anche dopo 2/5 giorni dall’ingestione.
Tasso. Si tratta di una conifera assai frequente nei giardini, che può raggiungere anche i 15 metri di altezza. Produce piccoli frutti, parzialmente coperti da una polpa molle e dolce se matura, rossa o gialla. Tutto l’albero, semi compresi (tranne la polpa non tossica) contiene un pericoloso veleno che ha azione narcotica e paralizzante del cuore. Nel sospetto di ingestione, occorre andare subito al Pronto Soccorso.
Vischio. Tutte le parti della pianta, che è molto usata per le decorazioni di Natale, sono tossiche, soprattutto le bacche: bastano 3 bacche o 2 foglie per determinare un'azione tossica. Nel sospetto di ingestione, andare subito al Pronto Soccorso.
Albicocco, mandorlo amaro, pesco, pruno, trifoglio, melo, sambuco. Nelle foglie, nei rami e nei semi di queste piante ci sono piccole quantità di sostanze tossiche, per cui è opportuno non masticarle.
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In casa è consigliabile evitare di tenere una quantità eccessiva di fiori (anche recisi) o di piante nella stanza in cui il bambino dorme o passa molto tempo della sua giornata. Infatti i fiori possono sprigionare profumi troppo intensi e non sempre innocui (come la mimosa), mentre l’anidride carbonica prodotta dalle piante, in stanze poco aerate e piccole, potrebbe essere dannosa.
Se vi accorgete che il piccolo ha ingerito parti di foglie, rami, fiori o frutti di piante tossiche o irritanti, rimuovete i pezzetti che sono rimasti in bocca e alleviate il dolore con bevande fredde, ghiaccio o gelato. Se temete che vostro figlio possa aver ingerito una certa quantità di piante nocive, non è opportuno far bere latte, far vomitare o far assumere carbone attivo senza consultare il medico perché potreste rischiare di peggiorare la situazione. Conviene invece portare subito il bambino al Pronto Soccorso.
Se il dolore è dovuto a strusciamento sulla cute, lavate bene con acqua fredda e fate impacchi freddi con ghiaccio.
Se si tratta degli occhi, lavate con acqua fredda per almeno 20 minuti, poi fate impacchi freddi con ghiaccio e consultate subito un oculista.
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