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Punture di insetto e bambini: come riconoscerle e quali rimedi usare

di Francesca Capriati - 17.04.2024 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Punture insetto: come riconoscere le diverse punture di insetto e intervenire nel modo più corretto

In questo articolo

Punture di insetti e bambini

La bella stagione e le giornate che si allungano ci portano non solo a godere maggiormente di gite all'aria aperta, lunghe giornate soleggiate, ma anche di correre il rischio di essere morsi o punti da fastidiosi insetti che ci ronzano intorno. Un rischio che corriamo noi, ma soprattutto i nostri bambini, tra una corsa su un prato fiorito e un nuovo sassolino da spostare e scoprire. In questa guida proveremo ad illustrarvi tutte le punture di insetto più comuni e i rimedi per il dopo puntura (aggiungendo anche alla lista gli aracnidi, come ragni e scorpioni).

L'insetto più comune, e per qualcuno il più fastidioso, è uno dei nemici giurati delle mamme in estate. I rimedi per prevenire le punture di zanzara nei bambini sono a base di sostanze naturali, come la citronella, e possono essere utilizzati anche sui vestiti.

  • Come riconoscere la puntura di zanzara: è un piccolo pomfo dalla forma tondeggiante di colore rossastro.
  • I rimedi: per lenire il prurito si può applicare una pomata a base di calendula o altri unguenti naturali specifici per bambini. In casi più seri il pediatra potrà prescrivere una pomata antistaminica e, in presenza di infezione, una crema antibiotica.

Zanzare e gravidanza: quali precauzioni prendere?

I repellenti da applicare sulla pelle

Partiamo dai prodotti da applicare sulla pelle, nelle varie formulazioni possibili: spray, salviettine, gel, lozione. Tra i principi attivi che si possono trovare più comunemente in questi prodotti troviamo

  • il Deet (dietiltoluamide),
  • l'icaridina (o picaridina),
  • il PMD (paramatandiolo o Citrodiol, derivato da un estratto dell'eucalipto).
  • l'IR3535 (etil butilacetilaminopropionato)

Altri prodotti, generalmente presentati come "naturali", contengono oli essenziali con presunta attività repellente, per esempio

  • oli di geranio,
  • citronella,
  • eucalipto,
  • limone,
  • tea tree,
  • lavanda.

Molti di questi prodotti si possono utilizzare con tranquillità anche in gravidanza.

Per icaridina, PMD e soprattutto Deet – consigliato anche dai Centri il controllo delle malattie (CDC) di Atlanta e dall'associazione dei ginecologi ostetrici americani – è semaforo verde all'utilizzo in gravidanza.

Per quanto riguarda i prodotti naturali, studi non ce ne sono, né su animali né sull'uomo.

Non sempre riusciamo ad accorgerci del morso della zecca perché questo insetto può anche restare per giorni attaccata sul corpo. Per questa ragione, dopo una passeggiata nel bosco o nel verde è bene osservare con attenzione tutto il corpo.

  • Come riconoscere la puntura di zecca: in genere la puntura di zecca non provoca né dolore né prurito.
  • I rimedi: se ci accorgiamo della presenza di una zecca dobbiamo rimuoverla utilizzando una pinza per staccarla senza schiacciarla. Dopodiché bisogna disinfettare la zona. Il morso passa spesso inosservato, perché non causa né dolore né prurito: una zecca può rimanere per giorni attaccata a succhiare il sangue del suo malcapitato ospite. Se scopriamo la presenza di una zecca sul corpo, dobbiamo assicurarci di essere coperti con la vaccinazione antitetanica e tenere sotto osservazione la zona colpita: se c'è stata la trasmissione della malattia di Lyme, comparirà un eritema a forma di anello che si allarga sempre di più e in questo caso bisogna rivolgersi subito al medico.

Cos'è la Malattia di Lyme

La malattia di Lyme (borreliosi) è una malattia infettiva causata da un batterio che viene trasmesso attraverso il morso di zecche infette. Il primo sintomo è il cosiddetto eritema migrante, un'eruzione cutanea di colore rosso che si espande sempre di più. E' necessario intervenire tempestivamente per evitare che vengano coinvolti anche pelle, cuore, sistema nervoso, cervello, occhi ed articolazioni. La malattia di Lyme si cura efficacemente con gli antibiotici.

Puntura delle pulci

Le pulci sono parassiti comuni che colpiscono gli animali domestici, ma non solo, e che possono pungere anche l'uomo.

  • Come riconoscere la puntura di pulce: si presenta come un piccolo pomfo rossastro e generalmente se ne trovano diverse in punti vicini. Non sono pericolose però se ci si gratta troppo possono causare infezioni sulla pelle.
  • I rimedi: il modo migliore per intervenire è prevenire la presenza delle pulci in casa utilizzando appositi prodotti per cani e gatti.

La puntura di questi insetti di per sé non è pericolosa - anche se può essere molto dolorosa - ma può causare reazioni allergiche nei soggetti predisposti e in questi casi si deve intervenire subito.

  • Come riconoscere la puntura: innanzitutto provoca un dolore intenso, seguito da prurito, arrossamento e gonfiore. Se l'ape ha lasciato il pungiglione conficcato nella pelle questo appare come un puntino nero. Vespe e calabroni, invece, non lasciano il pungiglione ma lo trattengono.
  • I rimedi: se c'è ancora il pungiglione bisogna estrarlo con un ago sterile o una pinzetta. Per lenire il fastidio della puntura si può usare un impacco con ghiaccio e si può applicare una crema antistaminica, associata al paracetamolo in caso di dolore più forte. Andare subito al pronto soccorso in caso di difficoltà respiratorie, pallore, intensa sudorazione.

Puntura di tafano

Famoso come "mosca dei cavalli" il tafano colpisce ed infastidisce soprattutto nei mesi caldi.

  • Come riconoscere la puntura di tafano: provoca bruciore immediato, con un prurito intenso, e la comparsa di un piccolo pomfo rossastro, con gonfiore e arrossamento e in qualche caso anche anche la produzione di pus.
  • I rimedi: è importante provare ad alleviare il prurito perché grattandosi si può aprire la strada ad infezioni. Si possono, quindi, usare pomate antistaminiche e lenitive e impacchi con il ghiaccio.

Puntura di pappataci

Questi insetti sembrano zanzare biancastre ricoperte di peluria e pungono soprattutto di notte.

  • I rimedi: la puntura provoca fastidio e prurito e possono essere veicolo di virus che provocano una forma non grave di febbre accompagnata da mal di testa e dolori muscolari, in questo caso è bene rivolgersi al pediatra.

Puntura di scorpione

Difficile incontrare nel nostro Paese il classico scorpione super velenoso che vediamo nei film. Tuttavia esistono anche se, come spiega l'entomologo Moreno Dutto,

hanno un veleno blando, non paragonabile come tossicità a quello di scorpioni africani o americani

  • Come riconoscere la puntura di scorpione: la puntura provoca dolore, gonfiore e arrossamento.
  • I rimedi: innanzitutto, per ridurre il rischio di puntura, evitiamo di camminare a piedi nudi in luoghi a rischio e non infiliamo le mani sotto le pietre o nelle buche. Dopo la puntura possiamo applicare un po' di ghiaccio avvolto in un panno, oppure assumere antidolorifici se prescritti dal medico. Se compaiono sintomi più gravi che possono far pensare ad una reazione allergica andare subito al pronto soccorso.

Puntura della cimice dei letti

Questi piccoli insetti possono colonizzare materassi, cuscini, tende, tappezzeria, ma anche muri e battiscopa.

  • Come riconoscere la puntura di cimice dei letti: in genere colpiscono di notte e al risveglio possiamo trovare una fila di piccoli pomfi rossi che causano un intenso prurito.
  • I rimedi: il medico probabilmente prescriverà cortisonici, antistaminici o disinfettanti per la pelle.

Punture di ragni

E' vero, i ragni come gli scorpioni non sono insetti ma aracnidi. La loro puntura non è simpatica e abbiamo deciso di inserirli in questa lista. Possono mordere e rilasciare sostanze digestive che causano un'infiammazione a livello locale.

  • Come riconoscere la puntura di ragno: solitamente il ragno causa delle piccole ulcere con dolore e gonfiore.
  • I rimedi: è importante tenere sotto osservazione l'evoluzione della puntura e contattare il medico laddove si presentino sintomi più seri.

Morso dello scarafaggio

Gli scarafaggi mordono?

La domanda se le blatte possano mordere gli esseri umani è un interrogativo frequente. Gli studi hanno dimostrato che gli scarafaggi non hanno l'apparato boccale necessario per infliggere morsi ma è adatto solo alla triturazione di cibo e non al prelievo di liquidi corporei attraverso la pelle, a differenza degli insetti parassiti.

Gli scarafaggi sono insetti principalmente solitari che si muovono di notte per evitare gli umani e gli animali più grandi di loro, quindi tendono ad avere un comportamento schivo in presenza dell'uomo. Inoltre non possiedono alcun pungiglione, quindi non sono in grado di pungere l'uomo. Vi sono sei differenti famiglie e più di 4000 specie di scarafaggi, ma sembrerebbe che solo poche specie, una trentina, potrebbero creare problemi all'uomo. 

Gli scarafaggi possono essere rischiosi per l'uomo?

Gli scarafaggi possono portare rischi per la salute umana e ambientale perché possono essere fonte di trasmissione di agenti patogeni come virus, batteri, funghi che possono dare origine a malattie infettive nell'uomo. Inoltre possono indurre a manifestazioni allergiche nei soggetti sensibili. 

Comportandosi come vettori meccanici di agenti patogeni, possono trasmettere alcune malattie quali salmonellosi, tubercolosi, epatite, tifo e colera. Per quanto riguarda invece il discorso sulle allergie, studi recenti hanno dimostrato che il contatto continuo dei bambini con elevate concentrazioni di allergeni delle blatte, può aumentare il rischio di insorgenza di asma, ma questo dipende da vari fattori, quali la predisposizione genetica, la specie di scarafaggio, la concentrazione di allergeni, la durata dell'esposizione etc. 

Per evitare un'infestazione da scarafaggi è opportuno sempre avere dei comportamenti preventivi riguardo ad una buona igiene e conservazione dei cibi.

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Revisionato da Nicoletta Vuodi

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