La Commissione europea ha chiesto ai 28 Stati membri di ridurre la quantità di cadmio, un metallo pesante, negli alimenti destinati ai bambini. A cominciare da cioccolato e latte in polvere.
Questa richiesta è stata avviata in seguito a un parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (efsa) secondo cui l'esposizione attuale a cui è esposta la popolazione deve essere ridotta.
Ma che cos'è il cadmio?
E' un metallo che si trova in natura ma proviene anche da fonti industriali e agricole. E si trova soprattutto nel cibo, che è la principale fonte di esposizione (dopo il fumo per i fumatori).
E l'autorità sanitaria ha stabilito che il suo accumulo nel corpo può portare a effetti nocivi, come l'insufficienza renale.
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I nuovi limiti partiranno nel 2015 e nel 2019 per il cioccolato
L'Ue aveva già stabilito nel 2001 quali devono essere i limiti massimi di cadmio in una serie di prodotti alimentari, ma sulla base delle recenti conclusioni dell'Efsa ha deciso di adottare nuovi tenori massimi, per gli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini piccoli e per prodotti a base di cioccolato e di cacao.
Le nuove soglie stabilite da Bruxelles dovranno essere applicate dal primo gennaio 2015.
Discorso a parte per il cioccolato. I nuovi limiti del cacao entreranno in vigore da gennaio 2019, dopo un periodo di transizione per consentire ai Paesi produttori di cacao e all'industria dolciaria di adattarsi ai nuovi livelli.
L'Unione Europea richiama anche l'attenzione di agricoltori e operatori del settore alimentare per attenuare i livelli massimi di cadmio in cereali, ortaggi e patate.
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