Il Cile è il primo paese sudamericano (e il sesto nel mondo) nella triste classifica che riguarda l'obesità della popolazione: dalle ultime cifre del 2010, i soggetti affetti da gravi problemi di peso erano 8,9 milioni (quasi metà della popolazione totale!), dato ancora più preoccupante se si considera che nel 2003 gli obesi erano "solo" 6,8 milioni. Un'impennata rapida e inquietante.
Ciò è dovuto ad un largo e diffuso consumo di bibite zuccherate e alimenti iper-proteici che, soprattutto grazie al basso costo, trovano ampio mercato in tutte le stratificazioni sociali (sebbene i ceti più poveri e meno istruiti, come al solito, siano i più colpiti).
Il Governo cileno è corse dunque ai ripari, avvallando una serie di interventi drastici, riunito nella cosiddetta "Ley de Etiquetados" "(legge delle etichette"), che dal 27 giugno 2016 opereranno per rimettere in salute un Paese sempre più grasso:
L'attenzione verso i più giovani è un punto cruciale della nuova normativa, ritenuta necessaria proprio a causa delle pessime abitudini che ormai appartengono all'intera nazione (in molte scuole, una volta a settimana, si tiene il "giorno del cibo spazzatura").
Tra gli alimenti più famosi caduti sotto la mannaia riformatrice ci sono anche i celeberrimi ovetti Kinder, i quali, così come l'Happy Meal, sono stati considerati prodotti dai valori nutrizionali fuori norma, che utilizzano lo stratagemma della sorpresina per "adescare" i giovani clienti.
Come riporta "Il Fatto Quotidiano" a Ferrero ha subito fatto sapere che si muoverà per raggiungere una soluzione giuridica rapida, poiché considera la sorpresa una un elemento inscindibile del prodotto, ma intanto le istituzioni proseguono per la loro strada.
Fonte: eldeber.com e ilfattoquotidiano.com