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È l’ora della merenda!

di Federica Baroni - 17.05.2022 - Scrivici

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Fonte: Shutterstock
Uno spuntino spezzafame tra i due pasti principali è una buona abitudine alimentare. L’importante è non eccedere nelle calorie. Ecco i consigli del pediatra.

In questo articolo

1. Uno spezza-digiuno

"La merenda deve essere uno spuntino tra i due pasti principali, utile per non far arrivare il bambino affamato a tavola", spiega Giuseppe Banderali, direttore del Day Hospital pediatrico dell'Ospedale San Paolo di Milano.

2. Al momento giusto

 Per non alterare l'appetito è consigliabile dare la merenda almeno due ore e mezza prima di cena.

3. La quantità

 La merenda deve corrispondere al 10% delle calorie giornaliere, all'incirca metà della colazione (che deve essere il 20%).

4. Quali alimenti

Variate spesso, in modo da assicurare tutti i nutrienti. Ad esempio: un vasetto di yogurt, un piccolo panino, quattro biscotti, una porzione di frutta. Ogni tanto può andare bene anche una merendina confezionata. Ma fate attenzione ai valori nutrizionali sull'etichetta: non vanno superate le 200 calorie.

5. Caso per caso

Se il bambino fa attività sportiva ha bisogno di un apporto calorico maggiore

6. No allo spilucco

Mangiucchiare tutto il giorno, magari soltanto per noia, è un comportamento errato, che può portare a obesità e problemi alimentari.

7. Non di corsa

Evitate che si ingozzi davanti alla tv o mentre fa altro. Pretendete che si concentri su quello che mangia. Questo vale ancora di più per gli altri pasti.

8. Se fa i capricci

Date voi l'esempio. Il vostro comportamento alimentare influenzerà il suo modo di agire ben più delle prediche.

Copyright: Focus Pico

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Revisionato da Sara Sirtori - Aggiornato il 10.02.2009

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