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Settimana mondiale per la riduzione del sale, 15-21 maggio 2023

di Luisa Perego - 16.05.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
15-21 maggio 2023, settimana mondiale per la riduzione del sale: iniziative e convegni per sensibilizzare riguardo un consumo responsabile del sale

In questo articolo

Settimana mondiale per la riduzione del sale

Il suo utilizzo dà sapore al cibo, ma abusarne può essere molto deleterio per la nostra salute.

Tutta la comunità scientifica è ormai unanime nell'affermare le implicazioni negative di un eccessivo uso del sale, anche se ridurne il consumo, un po' per abitudini alimentari, un po' perché il 75% del sale che consumiamo è "nascosto" nel cibo che compriamo, risulta essere un'operazione più difficile del previsto.

Un consumo eccessivo di sale determina non solo un aumento della pressione arteriosa, con conseguente aumento del rischio di insorgenza di gravi patologie dell’apparato cardiovascolare correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale, ma è associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali i tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco, l’osteoporosi e la malattia renale cronica (FONTE: Ministero della Salute)

Rispetto al limite di 5 grammi giornalieri raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) a livello globale il consumo giornaliero di sale è in media circa il doppio della quantità raccomandata (sono stati stimati 10.78 g/die nel 2019).

In Italia nel periodo 2018-2019 è stato riscontrato, attraverso la raccolta delle urine delle 24 ore in campioni di popolazione di età 35-74 anni residenti in 10 Regioni, un consumo medio giornaliero di sale pari a 9,5 grammi negli uomini e 7,2 grammi nelle donne, risultando inferiore a 5 grammi al giorno soltanto nel 9% degli uomini e nel 23% delle donne.

Tali valori risultano in miglioramento rispetto a quelli riscontrati nel periodo 2008-2012 (10,8 g negli uomini e 8,3 g nelle donne, con un consumo inferiore a 5 grammi al dì nel 4% degli uomini e nel 15% delle donne), sebbene restino ancora ben al di sopra di quello raccomandato dall'OMS.

Una settimana mondiale per informare e prevenire i danni del sale

La Settimana Mondiale per la riduzione del sale è stata dunque indetta per la prima volta nel 2005 dalla World Action on Salt & Health (WASSH) proprio per sensibilizzare i 100 Paesi aderenti ad una conoscenza più approfondita del tema.

Secondo gli esperti basterebbe infatti ridurre il consumo di sale nel mondo da 10 a 5 grammi al giorno per ottenere un calo del 23% del rischio di ictus, equivalente a 1,2 milioni di morti, e del 17% per le malattie cardiovascolari, pari a 3 milioni di morti ogni anno.

WASSH dedica la settimana 2023 al tema "Ditch the salt" ("Abbandona il sale") per sensibilizzare l'industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti e ricordare a tutti di utilizzare meno sale in cucina e a tavola.

In particolare si possono affinare le ricette preferite o crearne di nuove, ugualmente saporite grazie a spezie ed erbe aromatiche e si può ridurre il consumo di prodotti alimentari che possono contenere molto sale (salse di soia, ketchup, condimenti per insalata, salumi, sughi pronti, cibi in scatola o precotti, ecc.). WASSH ricorda, infatti, che con solo un "pizzico" in meno di sale al giorno si potrebbero prevenire oltre 4.000 infarti e ictus ogni anno nel solo Regno Unito.

Come ridurre il sale sulla nostra tavola?

  • Prestando sempre attenzione all'etichetta nutrizionale per scegliere in ciascuna categoria i prodotti a minore contenuto di sale e cerca i prodotti a basso contenuto di sale, cioè inferiore a 0.3 grammi per 100 g (corrispondenti a 0.12 g di sodio)
  • Riducendo l'uso di sale aggiunto sia a tavola che in cucina, preferendo il sale iodato, e utilizzando in alternativa spezie, erbe aromatiche, succo di limone o aceto per insaporire ed esaltare il sapore dei cibi
  • Limitando l'uso di altri condimenti contenenti sodio (dadi da brodo, salse, maionese ecc.)
  • Riducendo il consumo di alimenti trasformati ricchi di sale (snack salati, patatine in sacchetto, alcuni salumi e formaggi, cibi in scatola)
  • Evitando l'aggiunta di sale nelle pappe dei bambini, almeno per il primo anno di vita.
  • Scolando e risciacquando verdure e legumi e in scatola e mangiando più frutta e verdura fresca.
  • Controllando le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati.
  • Non mettendo a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.

FONTE: Ministero della salute, WASH, Settimana mondiale per la riduzione del consumo di sale

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