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Crema solare e bambini, come scegliere quella giusta

di Angela Bisceglia - 30.05.2023 - Scrivici

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Fonte: shutterstock
Che cosa leggere nell’etichetta prima di acquistare una crema solare per bambini? Meglio filtri fisici o chimici? E se un bambino soffre di dermatite atopica? Ecco tutte le risposte di Andrea Diociaiuti, dermatologo presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

In questo articolo

Crema solare e bambini

Ormai tutte le mamme lo sanno: quando si parte per le vacanze in valigia non deve mai mancare la crema solare per bambini. Sembra un promemoria facile, ma sono così tanti i prodotti in commercio che scegliere la protezione giusta non è semplice.

Abbiamo chiesto ad Andrea Diociaiuti, dermatologo presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, come orientarsi nell'acquisto.

Cosa deve contenere una crema solare per bambini?

Sulle creme solari è riportato l''INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), cioè l'elenco degli ingredienti contenuti in un cosmetico riportati in ordine decrescente di concentrazione. Questo significa che l'ingrediente che compare per primo è quello maggiormente presente, mentre gli ultimi sono presenti in minor quantità.

Non c'è un INCI migliore in assoluto per una crema solare, ma quel che si raccomanda in età pediatrica è di evitare la presenza di profumi e parabeni.

Come leggere l'etichetta?

Deve proteggere sia dagli UVA che dagli UVB


Controllare che il solare sia ad ampio spettro, cioè che protegga sia dai raggi UVA che dagli UVB, con test specifici per entrambi. Per quanto riguarda gli UVB, sono da preferire prodotti con SPF 50+ (che sta ad indicare che impiegheremo un tempo 50 volte superiore per arrivare all'eritema solare rispetto a quel che succederebbe senza protezione).

Per gli UVA, pur non essendo presente in etichetta un numero che indichi l'indice di protezione, la normativa europea richiede che la crema contenga un fattore di protezione di almeno 1/3 del SPF per poter esporre sulla confezione il simbolo che attesta lo schermo anti-UVA.

Water resistant e dermatologicamente testato

E' bene scegliere inoltre i prodotti water resistant, meglio ancora se è specificato il tempo di resistenza all'acqua. Un'indicazione in più della qualità di un prodotto è la dicitura "dermatologicamente testato".

Schermi fisici e schermi chimici


Come consiglio generale, per i bambini è preferibile scegliere una crema contenente schermi fisici rispetto a quelli chimici:

  • gli schermi fisici infatti, come il biossido di Titanio e l'ossido di Zinco, sono polveri naturali che si comportano semplicemente come un "ombrello" che scherma e riflette i raggi del sole, proteggendo la pelle dall'effetto nocivo dei raggi UV, senza essere assorbiti dalla pelle;
  • gli schermi chimici, invece, hanno un'interazione biologica con i tessuti della pelle che, oltre a consentire la neutralizzazione dei raggi UV, potrebbe provocare altri effetti indesiderati, come ad esempio interferenze ormonali.

C’è differenza tra la crema per un neonato e quella per un bambino?

Premesso che prima dei 6-8 mesi di vita bisogna evitare l'esposizione diretta ai raggi solari, per i bambini in età prepuberale è consigliabile acquistare una crema con protezione 50+ formulata esclusivamente con filtri fisici.

Dall'età puberale in poi

Dall'età puberale, si possono utilizzare prodotti con caratteristiche diverse, quindi anche con un mix tra filtri fisici e chimici, e protezioni inferiori, da scegliere soprattutto in base al fototipo.

Crema per bambini con pelle atopica

Sebbene il sole sia curativo per la dermatite atomica, si consiglia comunque di proteggere i bambini con schermi solari. In caso di pelle atopica, gli schermi fisici sono da preferire a maggior ragione a quelli chimici.

Crema solare bio: una scelta migliore?


I solari bio sono prodotti con componenti naturali organici che non inquinano l'ambiente e generalmente sono più sicuri per i bambini perché escludono i conservanti e le sostanze sintetiche. Questi prodotti avrebbero inoltre il vantaggio di non inquinare i nostri mari dal momento che recentemente è stato attribuito ai solari un ruolo nel danneggiamento e nella riduzione delle barriere coralline.

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