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I giochi e le attività di movimento sono fondamentali per la mente del bambino

di Federica Baroni - 19.02.2018 - Scrivici

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Fonte: Ipa
Agire, giocare, fare dei giochi di mo­vimento, è fondamentale per lo sviluppo cognitivo dei nostri figli. Ce lo spiega il neurobiologo Alberto Oliverio che ne parlerà anche al prossimo incontro della Scuola Genitori di Milano insieme a Daniele Novara.   

In questo articolo

I bambini si sa, non stanno mai fermi. Ma questo comportamento, che può dar fastidio agli adulti, in realtà fa parte del loro essere bambini. Non solo, il movimento ha una valenza fondamentale per la loro crescita mentale.

Infatti, stimolando l'attività motoria si favorisce lo sviluppo cognitivo.

Di questo parlerà il neurobiologo Alberto Oliverio, insieme al pedagogista Daniele Novara alla prossimo incontro della Scuola Genitori di Milano, dal titolo "Il cervello dei bambini e il cervello degli adolescenti”.

Abbiamo chiesto un'anticipazione dell'argomento ad Alberto Oliverio.

Quanto è importante per un bambino muoversi?

E' molto importante.

Ad esempio, imparare a memoria i movimenti come quelli richiesti per andare in bicicletta o in monopattino, è utile a sviluppare la memoria stessa, quella che poi servirà per l'apprendimento scolastico.


Quindi si può dire che il movimento stimoli la mente dei piccoli?

Sì. Tanto che in alcuni Paesi come Francia e Germania da alcuni anni si insegnano le lingue proprio attraverso il movimento: a lezione i piccoli ripetono i vocaboli da imparare muovendosi, facendo delle azioni concrete, delle scene quasi teatrali.

Nella scuola italiana, invece, la motricità è stata molto ridotta.

Spesso i bambini passano l'intervallo in classe, in alcuni casi addirittura seduti al banco. Ma in questo modo non si ossigena il cervello e si farà più fatica a seguire una lezione.

Perché nelle nostre scuole non si incentiva il movimento?

Dietro questa scelta di tenere i bambini fermi c'è spesso la paura di insegnanti e genitori che i piccoli si possano far male correndo. Ma in questo modo non si favorisce l'infanzia, dove le sbucciature dovrebbero essere considerate fisiologiche.

E non si tiene in considerazione della cosa più importante: che il cervello per attivare i propri circuiti nervosi ha bisogno che il corpo si muova, solo così riceve quei principi nutritivi di cui ha bisogno. E questo è molto importante fino ai 18 anni.

Addirittura è stato dimostrato che fare attività fisica prima di andare a scuola è di grande aiuto per l'apprendimento proprio perché si ossigena bene il cervello.

Sempre prendendo l'esempio francese: lì si fa ginnastica prima dell'inizio delle lezioni.

Cosa può consigliare ai genitori italiani?

Quello che i genitori potrebbero fare è almeno cercare di portare i bambini a scuola a piedi o in bicicletta, se il percorso ovviamente lo permette.

Un altro consiglio è favorire il più possibile il gioco libero, ancor meglio all'aperto. E' l'attività che costruisce davvero la mente del bambino, medica da traumi e stress. E soprattutto il gioco con i coetanei. Correre e saltare insieme agli amici al parchetto è la cosa migliore per lo sviluppo dei nostri figli.

Anche qui, i genitori non devono essere timorosi, vigilare sì, ma non bloccare la spontaneità dell'infanzia con continui avvertimenti di pericolo.

Un'altra paura da sfatare è che i piccoli non possano uscire d'inverno, basta coprirli bene, come succede nei Paesi del Nord Europa dove escono a giocare tutti i giorni.

E le attività sportive?

Anche fare sport può essere utile, ma meglio che sia qualcosa di gruppo: i bambini apprendono molto di più stando tra pari, le informazioni che arrivano dai coetanei vengono recepite molto di più che quelle che arrivano dagli adulti.

Cos'altro si può fare per la mente dei nostri figli?

Un'altra attività davvero molto importante per il cervello dei piccoli è la lettura: leggere ai bambini non solo li fa sentire coccolati, ma sviluppa capacità fondamentali per la crescita quali l'immaginazione e il linguaggio.

Quando e dove:
Lunedì 26 febbraio, alle ore 20.45, presso l’Auditorium Don Bosco, in via Melchiorre Gioia 48, si terrà l'incontro "Il cervello dei bambini e il cervello degli adolescenti”, condotto dal neurobiologo Alberto Oliverio, insieme al pedagogista Daniele Novara, direttore del CCP, Centro PsicoPedagogico.

Partecipazione libera e gratuita.

Per info:

www.cppp.it;

email: info@cppp.it

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