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Autismo, tra le cause anche i fattori ambientali

di Concetta Desando - 08.05.2014 - Scrivici

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Complicazioni durante il parto, situazione socio-economica, salute dei genitori e stile di vita: sono questi gli elementi che contribuiscono all’insorgere del disturbo e giocano un ruolo importante tanto quanto i geni.

I fattori ambientali sono più importanti di quanto si pensasse nello sviluppo dell’autismo, e giocano un ruolo importante tanto quanto i geni. A stabilirlo è stata una ricerca (la più estesa mai compiuta finora) dello svedese Karolinska Institute e del britannico King's College London: pubblicata sul Journal of the American Medical Association, sostiene che l’ereditarietà influisca solo nel 50% dei casi nello sviluppo del disturbo (mentre precedenti ricerche indicavano la responsabilità dell’influenza ereditaria nell’80-90% dei casi), mentre per la restante metà la spiegazione va ricercata in fattori ambientali quali complicazioni durante il parto, situazione socio-economica, salute dei genitori e stile di vita. (Leggi anche 10 cose da sapere sull'autismo)

Secondo lo studio, inoltre, un bambino con un fratello o una sorella autistici ha un rischio 10 volte maggiore di sviluppare il disturbo, mentre il rischio è di 3 volte maggiore se il parente autistico è un fratellastro o una sorellastra e di due volte se è un cugino. (Potrebbe interessarti Vaccini e autismo: non c'è correlazione)

I risultati hanno sorpreso gli stessi ricercatori, che hanno analizzato i dati di 2 milioni di bambini nati in Svezia tra il 1982 e il 2006, 14.516 dei quali affetti da autismo: gli studiosi hanno raccontato che si aspettavano che i fattori ambientali avessero un influsso maggiore di quanto finora si ritenesse, ma non credevano che il loro ruolo fosse così importante nello sviluppo del disturbo.

LEGGI ANCHE: Giornata mondiale sull'autismo

Le cause precise che determinano l’insorgere dell’autismo restano comunque ancora in larga parte un mistero. Anche se uno studio dell’Università di San Diego, pubblicato a marzo sul New England Journal of Medicine, ha messo in luce come il disturbo (quando ha cause genetiche) “inizia nel grembo materno” durante le prime fasi dello sviluppo della corteccia cerebrale, cioè quando i neuroni si organizzano creando le interconnessioni e formando sei strati di cellule ciascuno dei quali si differenzia dagli altri assumendo una propria “identità genetica” e restando immutato fin dopo la nascita.

I ricercatori, confrontando le cellule del cervello di bambini sani e di bambini autistici morti, hanno scoperto che vi sono differenze localizzate in regioni del cervello già note per avere un ruolo nell'autismo, e hanno creato per la prima volta un modello tridimensionale del cervello autistico dimostrando che vi sono frammenti di corteccia non sviluppati secondo il normale schema di organizzazione.

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